francesco roberti elvira gasbarro

“IO DI CHE MI OCCUPO IN QUELLA SOCIETÀ? COSA FACCIO?” – IL CASO DEL LAVORO A SUA INSAPUTA DELLA MOGLIE DEL GOVERNATORE FORZISTA DEL MOLISE FRANCESCO ROBERTI INDAGATO PER CORRUZIONE – LA DONNA E’ STATA ASSUNTA DA UNA SOCIETÀ DEI RIFIUTI PER OTTENERE FAVORI DAL MARITO - “UNA MAZZETTA SMATERIALIZZATA”, LA DEFINISCE LA GUARDIA DI FINANZA. L’INCHIESTA DESCRIVE UN TRAFFICO DI RIFIUTI TRA VARIE REGIONI, CON IMPRENDITORI VICINI ALLA MAFIA - TUTTE LE TELEFONATE CHE ACCUSANO ROBERTI E I DEM CHE NE CHIEDONO LE DIMISSIONI

1 - MOLISE IL LAVORO A SUA INSAPUTA DELLA MOGLIE DEL GOVERNATORE

Giuliano Foschini per “la Repubblica” - Estratti

 

francesco roberti

Ma io di cosa mi occupo all’interno della società? Cosa faccio?». C’è un’intercettazione, nell’inchiesta per corruzione a carico del presidente della regione Molise, Francesco Roberti, esponente del centrodestra, che fotografa nel dettaglio questa storia: a parlare la moglie di Roberti, Elvira Gasbarro, assunta da una società dei rifiuti per ottenere favori dal marito. A sua insaputa, evidentemente, visto che nemmeno lei era in grado di definire davanti ai carabinieri il suo ruolo.

 

«Una mazzetta smaterializzata» la definisce la Guardia di Finanza nelle migliaia di pagine che la procura antimafia di Campobasso ha depositato a chiusura delle indagini. Un’inchiesta che descrive un traffico di rifiuti tra varie regioni, con imprenditori vicini alla mafia. Oltre a «ricorso sistematico alla corruzione», considerata necessaria, proprio da quegli imprenditori in contatto con i clan, per creare una corsia preferenziale idonea ad accelerare l’emissione di provvedimenti».

 

(...)

Come detto «l’asservimento di Roberti», sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, non era gratis. I «prezzi della corruzione» sarebbero stati diversi: «Mazzette smaterializzate sotto forma di prestazioni professionali, assunzioni.

O regalie varie». C’è la storia dell’assunzione della signora Gasbarro che, prima viene impiegata per il tramite di alcuni consulenti, e poi finisce direttamente da Energia pulita. Senza sapere effettivamente cosa fare, come lei ammette nell’intercettazione. Non solo.

francesco roberti Elvira Gasbarro

«La riprova del fatto di trovarsi di fronte a un rapporto di lavoro sui generis — scrive la Finanza — si ricava da un dialogo del marzo del 2021».

 

(…)

 

2 - MOLISE, TUTTE LE TELEFONATE

Giuliano Foschini per “la Repubblica”  - Estratti

 

Sceglieva i subappaltatori: «Prendi a Rocco, che tiene lo stomaco di ferro!». Si preparava ai grandi affari del futuro, visto che in cantiere c’era la scalata alla politica, poi effettivamente accaduta. «Scenderanno, scenderanno un sacco di aziende» vaticinava la signora Roberti, in pieno Covid.

 

«Perché, comunque, hanno preso contatti con Francesco… quindi (...) dobbiamo essere solo pronti».

 

Indicava lo studio professionale di cui era socio per affidare pratica nel comune di cui era sindaco. Ed era «stabilmente asservito», almeno questo sostiene la Guardia di finanza, a un gruppo di imprenditori che avevano messo in piedi, secondo la procura, un’associazione per il «traffico illecito dei rifiuti».

francesco roberti

 

In Molise e con altre regioni, la Puglia soprattutto, dove lavoravano imprese in odore di mafia.

 

C’è tutto questo nelle migliaia di pagine depositate nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Campobasso sul governatore del centrodestra, Francesco Roberti, indagato per corruzione insieme con sua moglie Elivra Gasbarro in un’indagine che vede coinvolte altre 41 persone. Dopo che Repubblica ieri ha rivelato gli atti alla base delle accuse, il Molise è stato travolto dalle polemiche politiche. Nel silenzio della maggioranza, il caso è diventato nazionale con la parlamentare di Avs, Elisabetta Piccolotti, membra della commissione antimafia, che ha chiesto e ottenuto la trasmissione degli atti a Roma e le opposizioni tutte, con il Partito democratico in testa, che hanno chiesto un passo indietro di Roberti. «Siamo garantisti ma c’è un serio problema di credibilità politica: Roberti deve valutare se sta arrecando un danno all’istituzione che rappresenta».

 

(...)

francesco roberti

Per esempio: emblematica è una conversazione tra Roberti e l’imprenditore Michele Di Geronimo, il vertice della Energia Pulita, la società accusata di aver pagato le «mazzette immateriali» (assunzioni e consulenze) alla famiglia Roberti. L’azienda doveva affidare un appalto importante a una ditta di costruzioni. Aveva un fornitore solito e lo fanno presente a Roberti chiedendo se andasse bene. «O lo dobbiamo prendere da qualcun altro? C’è qualcun altro in zona che...». «Roberti rispondeva – scrive la Finanza – suggerendo di fare lavorare R.Z.: “Tiene lo stomaco di fare, è una persona seria, te lo garantisco” ». «Di Geronimo – si legge negli atti ancora – lo assecondava.

 

“Per questo ti dico, se ci sta qualche azienda che dobbiamo fare lavorare, la facciamo lavorare. Facciamo lavorare a questo”». Ed effettivamente la promessa è mantenuta: Energia Pulita affida i lavori alla società degli amici di Roberti.

 

francesco roberti Elvira Gasbarro

Il governatore era perfettamente consapevole, sempre secondo la Finanza, che il gruppo imprenditoriale commetteva illeciti. Anche per questo era molto attento a cancellare le prove. «Non vuole parlare al telefono» dicevano gli altri indagati. E questo si capisce a maggio del 2001. La solita società è interessata a una pratica di cui si sta occupando Roberti. La Gasbarro manda un messaggio a Di Gernonimo: «Tutto apposto», per dire che la pratica stava procedendo come doveva. Poco dopo lo cancella. «Ma che è successo? Ti sei sbagliata» le chiede il giorno dopo l’imprenditore. Non aveva sbagliato. Si era arrabbiato il marito. «Francesco mi ha detto: “Ma cosa scrivi per messaggio? E allora, ho cancellato».

Francesco Roberti Francesco Roberti Francesco Roberti

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”