sesso in ufficio amanti lavoro tradimento

PRIMA DI FARE SESSO IN FRANCIA È NECESSARIO FAR COMPILARE UN MODULO AL PROPRIO PARTNER - A PARIGI È STATA APPROVATA UNA LEGGE SECONDO CUI IL SESSO SENZA CONSENSO È CONSIDERATO UNO STUPRO: CIÒ SIGNIFICA CHE, PRIMA DELL'AMPLESSO, SI DEVE CHIEDERE IL PERMESSO ESPLICITO ALL'ALTRA PERSONA, DATO CHE, SECONDO LA NORMA, L’ASSENZA DI UN "NO" NON È AUTOMATICAMENTE UN "SÌ" - PER LA LEGGE, IL CONSENSO DEVE ESSERE "LIBERO E INFORMATO, SPECIFICO, PREVENTIVO E REVOCABILE" (MA CHE E', UN CONTRATTO TELEFONICO?)

Estratto dell’articolo di Francesca Spasiano per www.ildubbio.news

 

sesso e consenso 6

È molto più che una riforma. La nuova legge francese sullo stupro ha il sapore di una piccola rivoluzione, perché rovescia un paradigma culturale e penale consolidato per includere il concetto di consenso nella definizione legale di violenza sessuale.

 

Il primo sì al testo è arrivato il 23 ottobre: l’Assemblea nazionale, camera bassa del Parlamento francese, ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge firmata dalle deputate Marie-Charlotte Garin (Verdi) e Véronique Riotton (Renaissance) con 155 voti a favore e 31 contrari.

 

I no per ora si contano solo a destra, tra le fila del Rassemblement National di Marine Le Pen. E il via libera definitivo, in programma per il 29 ottobre al Senato, ormai è una pura formalità. Anche se il percorso, fin qui, non è stato esattamente lineare.

sesso e consenso 5

 

Nato nel 2023, il progetto di riforma è stato reclamato a gran voce dal mondo femminista in risposta al caso di Gisèle Pelicot, drogata e stuprata a sua insaputa per anni da decine di uomini reclutati sul web dal marito. Il processo scaturito dalla sua denuncia è diventato un affare nazionale, e di più: un catalizzatore dell’indignazione internazionale.

 

Che ha posto in primo piano il principio del consenso e quello di “sottomissione chimica”, per la vittima che si trovi nell’impossibilità di esprimere il proprio dissenso e di opporre resistenza fisica. Per l’effetto di sostanze somministrate con l’inganno o per lo choc, che può “paralizzare” chi subisce un’aggressione sessuale per il timore di subire ulteriori violenze.

 

sesso e consenso 4

Il concetto è semplice: l’assenza di un “no” non è automaticamente un “sì”. Ma la sua applicazione, e prima ancora la sua definizione penale, pone diverse difficoltà. Tali da rendere necessaria, in Francia, la revisione del testo approvato in prima battuta lo scorso aprile attraverso il lavoro di una commissione bicamerale costituita appositamente.

 

Due le posizioni: i deputati insistevano per includere nella definizione di consenso la nozione di “circostanze esterne” (circonstances environnantes), mentre i senatori propendevano per una formula generica di “contesto”. Alla fine, si è optato per la sola parola “circostanze”, al plurale.

 

E la soluzione, adottata nella stesura definitiva del testo base, ha permesso al Parlamento di raggiungere un ampio accordo. Che è anche un «piccolo miracolo», sottolinea Liberation, in tempi di grandi divisioni e polarizzazioni.

sesso e consenso 3

 

«Speriamo che le vittime possano ritrovare la fiducia nel sistema giudiziario e che questa legge conduca l’intera società verso una cultura del consenso», ha esordito in aula la relatrice dei Verdi Marie-Charlotte Garin. «Quando non è no, non vuol dire che sia sì», e «quando è sì, deve essere un vero sì, (...) cedere non sarà mai più acconsentire», ha sottolineato la deputata. […]

 

Per la ministra delle pari opportunità Aurore Bergé, con questo testo si passerà dalla «cultura dello stupro» alla «cultura del consenso». Un cambio di prospettiva che ricorda una frase pronunciata dalla stessa Gisèle Pelicot e diventato subito uno slogan internazionale: «la vergogna deve cambiare lato», aveva detto la donna alludendo al timore diffuso che una denuncia possa condurre la vittima sul banco degli imputati, sotto coltri di stereotipi e pregiudizi che serpeggiano anche nelle aule di tribunale.

 

sesso e consenso 2

Il processo sugli stupri di Mazan ha spezzato quel assioma, ma soprattutto ha aperto una riflessione sul concetto di violenza insito nella legge. Nell’ordinamento francese, come in quello italiano, la definizione di stupro si fonda infatti sulla violenza intesa come forza “invincibile” o abuso di autorità, senza mai menzionare il consenso. Nonostante la Convenzione di Istanbul, che è il primo strumento internazionale e giuridicamente vincolante in tema di violenza di genere, imponga ai Paesi che l’hanno ratificata di tipizzare una fattispecie di reato fondata proprio sul consenso. Che va inteso “quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto”.

 

sesso e consenso

La Spagna, la Germania e il Regno Unito, con diverse sfumature, si muovono già in questo solco. E ora tocca alla Francia, che riscrive l’articolo 222-22 del codice penale, senza stravolgerlo, ma integrandolo. Il nuovo testo, infatti, definisce come aggressione sessuale ogni atto non consensuale, ma restano valide le quattro condizioni già previste, in caso di «violenza, coercizione, minaccia o sorpresa».

 

Il consenso deve essere «libero e informato, specifico, preventivo e revocabile», deve essere valutato in base alle circostanze, come si è detto, e «non può essere dedotto unicamente dal silenzio o dalla mancanza di reazione della vittima».

 

altalena del sesso 1

Con il rischio, secondo i più critici, di burocratizzare le dinamiche sessuali, che saranno ridotte a un mero contratto scritto. […]

sesso anale 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?