pina picierno elly schlein

MA IL PD STA CON CONTE O CON L’EUROPA SUL PIANO DI RIARMO? LA RIFORMISTA PINA PICIERNO EVIDENZIA LE SPACCATURE DEM ATTACCANDO LA MANIFESTAZIONE M5S CONTRO IL PIANO DI RIARMO A CUI HA PARTECIPATO UNA DELEGAZIONE DEL NAZARENO -  “RIFERITO AI LEADER EUROPEI, SUL MANIFESTO DELLA MOBILITAZIONE, HANNO SCRITTO ‘FERMIAMOLI’. PECCATO NON LO DICANO A PUTIN E ALTRI AUTOCRATI” – OGGI A BOLOGNA E FIRENZE DALLE 15 IL NUOVO RADUNO PRO-UE DOPO QUELLO DI ROMA CONVOCATO DA SERRA…

pina picierno elly schlein

Roma, 5 apr. (Adnkronos) - "La crisi che stiamo vivendo è senza dubbio una delle più complesse degli ultimi decenni, ed è per questo che è necessario un nuovo incontrarsi, come stiamo facendo questa mattina e come abbiamo fatto nelle precedenti settimane, per creare in modo comune una mobilitazione permanente e trasversale intorno all’Europa federale, a quella prospettiva di unione politica del nostro Continente". È quanto afferma la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, intervenendo all’iniziativa “La forza degli Stati Uniti d’Europa” organizzata da +Europa, a Verona.

 

"Dovremmo moltiplicare queste iniziative, per forzare le porte chiuse degli egoismi nazionali, di chi per ottenere qualche punticino in più nei sondaggi asseconda spirali di radicalizzazione, alimentando un grottesco racconto pubblico sul desiderio di elmetti e sulla chiusura di asili nido e ospedali".

 

"Ogni riferimento alla piazza di oggi è assolutamente voluto. Sul manifesto della mobilitazione c’è scritto, riferito ai leader europei, 'Fermiamoli'. Peccato non aver mai visto un loro manifesto simile in tre anni contro Putin, Khamenei o contro i tanti autocrati e dittatori che minacciano le nostre democrazia liberali. Ci tocca il compito di essere un po’ degli scassinatori della storia, come lo è stato Altiero Spinelli”.

 

pina picierno (2)

OGGI LA PIAZZA DI BOLOGNA E FIRENZE “DIFENDIAMO IL SOGNO DI VENTOTENE”

Estratti da la Repubblica 

Le note della tromba di Paolo Fresu, le parole di Michele Serra, la fascia tricolore di 60 sindaci, il benvenuto in video di Romano Prodi, il contributo di giornalisti, scrittori, intellettuali, artisti, da Gad Lerner a Francesca Mannocchi, da Paolo Hendel a Alessandro Bergonzoni, da Marco Malvaldi a Giorgio Diritti, da Alessandra Sarchi a Nicoletta Verna: oggi è il giorno della nuova piazza per l’Europa, voluta dai sindaci di Bologna e Firenze, Matteo Lepore e Sara Funaro. Dalle 15 sotto la fontana del Nettuno, simbolo di Bologna, ci si ritroverà nella piazza “per la pace, per la libertà, per i diritti”.

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

(...) Bologna e Firenze sono abituate a scendere in piazza «ogni volta che vengono violati i diritti», ogni volta che c’è bisogno, come dirà Prodi nel video di apertura, di «difendere la democrazia, di cui noi europei abbiamo il senso difficile ma forte, nello spirito di Ventotene». In piazza ci saranno docenti universitari e studenti, le associazioni da Libera all’Anpi, la Cgil con la bandiera della pace, gli attivisti per il clima e per i diritti umani, anche un circolo Arci “disobbediente”, che ha deciso l’adesione.

 

Non ci saranno bandiere di partito, anche se molti esponenti del centrosinistra saranno presenti, ma solo quella blu dell’Europa, tra le note dell’inno alla gioia, intonate in apertura della manifestazione da un quintetto di ottoni degli studenti del Conservatorio. Sul palco il giornalista Federico Taddia presenterà gli interventi e leggerà un brano di Margherita Hack, in questa «festa consapevole » per cui sono stati organizzati pullman e biciclettate di partecipanti. Nei giorni scorsi Fresu ha detto: «Il nostro continente è scheggiato ma non frantumato». La piazza di oggi è pensata come collante per rimettere insieme i pezzi.

 

pina picierno

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…