mara carfagna

PE’ FA LA VITA MENO AMARA I MODERATI DI LUPI SCELGONO MARA CARFAGNA – L’EX FORZISTA, MINISTRO NEI GOVERNI DRAGHI E BERLUSCONI, E’ STATA NOMINATA SEGRETARIA DI NOI MODERATI, LA STAMPELLA ANTI-TAJANI DELLA MELONI - “CON NOI SI PLACANO QUELLE SPINTE ESTREMISTE IDEOLOGICHE CHE POSSONO METTERE IN FIBRILLAZIONE LA COALIZIONE” – TRUMP? SPERIAMO CHE NON DURI COSÌ PER I PROSSIMI 4 ANNI” - LUPI RESTA PRESIDENTE, LA DELEGAZIONE AL SENATO SARÀ GUIDATA DA MARIASTELLA GELMINI…

mara carfagna lupi

(ANSA) "Ringrazio Maurizio Lupi e ringrazio il coordinatore del partito, Saverio Romano, per la fiducia accordatami conferendomi l'incarico di Segretario di Noi Moderati.

 

Un ruolo che mi onora e che svolgerò con il massimo impegno e con la massima determinazione".

 

Lo ha detto Mara Carfagna in una conferenza stampa in cui è stata annunciata la composizione del nuovo Ufficio di Presidenza di Noi Moderati, con la sua nomina a Segretario del partito. "Stiamo facendo un grande lavoro, anche sui territori, come dimostra il successo della campagna di tesseramento. Oggi possiamo dire di essere un partito vero e proprio, non un'alleanza di movimenti politici legati da una visione comune.

 

gelmini carfagna

Diventiamo oggi un movimento politico unitario, coeso, solido e con grandi ambizioni. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare un valore aggiunto del centrodestra italiano e lo perseguiremo con tutta la determinazione di cui siamo capaci. Ci siamo messi in cammino verso nuovi obiettivi, con l'approccio moderato e con la capacità di dialogo che da sempre sono elementi fondanti del nostro dna, ma anche con quella determinazione, con quella tenacia e con quel coraggio - ha concluso - che richiedono questi complessi tempi nuovi".

 

Noi moderati lancia così il proprio organigramma con un nuovo ufficio di presidenza che sarà guidato da Maurizio Lupi, che resta presidente, e Saverio Romano confermato coordinatore politico. La novità riguarda Mara Carfagna diventata segretaria del partito, assieme alla nascita della delegazione di Noi moderati al Senato, che sarà guidata da Mariastella Gelmini (nella delegazione anche Giusy Versace e Mario Borghese del Maie).

 

MARA CARFAGNA SILVIO BERLUSCONI

L'organigramma, che è stato illustrato in una conferenza stampa a Roma, comprende Alessandro Colucci, responsabile nazionale dell'organizzazione; Marco di Stefano, responsabile dei Dipartimenti; Pino Bicchielli, responsabile nazionale enti locali; Renzo Tondo nel ruolo di tesoriere; Pino Galati come vicepresidente vicario e Ignazio Messina nel ruolo di portavoce.

  

 

 

Carfagna, con moderati forti si placano spinte estremiste

(ANSA) - "Il nostro obiettivo è rafforzare l'area moderata e farne la casa dei popolari italiani, dei riformisti, degli europeisti. Ci siamo messi in mente questa strana idea perché siamo convinti che il centrodestra funzioni meglio quando è realmente e autenticamente plurale, come ai tempi di Berlusconi cioè con diverse anime e diverse identita' che trovano un equilibrio, senza che nessuna prevalga in maniera preopotente sull'altra.

 

SILVIO BERLUSCONI MARA CARFAGNA

E noi siamo convinti che più si rafforza la voce moderata del centrodestra, meno peso hanno quelle spinte estremiste ideologiche che possono mettere in fibrillazione la coalizione. Il nostro obiettivo è preservare la stabilità del governo". L'ha detto Mara Carfagna che è ora segretaria di Noi moderati, in una conferenza stampa promossa a Roma dal partito per illustrare il nuovo organigramma nell'ufficio di presidenza.

 

Carfagna, spero che Trump non sia così per 4 anni

(ANSA) - "Ora il dovere che abbiamo non è quello di guardare ai primi quattro mesi dell'amministrazione Trump - speriamo che non duri così per i prossimi quattro anni perché oggettivamente le cose che ascoltiamo ci sorprendono e ci amareggiano anche, e lo dico da convinta atlantista - ma abbiamo il dovere di guardare i prossimi 40 anni e l'interesse italiano si difende non recidendo un legame che procura benefici a entrambe le parti in gioco e allo stesso tempo spingendo però per integrare sempre di più l'Unione europea".

 

toti gelmini carfagna lupi tajani assemblea noi moderati foto lapresse

L'ha detto Mara Carfagna, neosegretaria di Noi moderati parlando dei rapporti con Europa e Usa, in una conferenza stampa del partito. E ha aggiunto: "Soltanto coesa e unita, l'Unione europea rappresenta un blocco di 450 milioni di abitanti, una potenza commerciale ed economica capace di competere con Russia, Stati Uniti e Cina". E sulla difesa, ha chiarito: "I nuovi investimenti in difesa non sono certo una delle tante opzioni sul tavolo, ma sono un obbligo. Non è una scelta guerrafondaia investire in difesa, ma è un dovere per chi ha davvero a cuore la difesa dei confini nazionali, ma anche la difesa della propria identità, della propria civiltà e del proprio modello di benessere".

 

Restyling Noi moderati, novità Carfagna e delegazione Senato

gelmini carfagna lupi tajani assemblea noi moderati foto lapresse

(ANSA) - Noi moderati lancia il proprio organigramma con un nuovo ufficio di presidenza che sarà guidato da Maurizio Lupi, che resta presidente, e Saverio Romano confermato coordinatore politico. La novità riguarda Mara Carfagna diventata segretaria del partito, assieme alla nascita della delegazione di Noi moderati al Senato, che sarà guidata da Mariastella Gelmini (nella delegazione anche Giusy Versace e Mario Borghese del Maie).

 

L'organigramma, che è stato illustrato in una conferenza stampa a Roma, comprende Alessandro Colucci, responsabile nazionale dell'organizzazione; Marco di Stefano, responsabile dei Dipartimenti; Pino Bicchielli, responsabile nazionale enti locali; Renzo Tondo nel ruolo di tesoriere; Pino Galati come vicepresidente vicario e Ignazio Messina nel ruolo di portavoce.

mara carfagna maurizio lupi ignazio la russa assemblea noi moderati foto lapresse

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”