
UNA PACE, MOLTE INCOGNITE - LA STRATEGIA “PRAGMATICA” DI TRUMP PREVEDE CHE HAMAS, "PER UN PERIODO DI TEMPO", POSSA SCHIERARE LE SUE FORZE IN ALCUNE AREE DELLA STRISCIA DI GAZA PER IMPEDIRE VUOTI DI POTERE (AFFIDARE AI TERRORISTI I COMPITI DI POLIZIA E’ COME METTERE DRACULA A CAPO DELL’AVIS) - RESTANO INCERTI I DETTAGLI DELLA SECONDA FASE DEGLI ACCORDI DI PACE COME IL DISARMO DI HAMAS, L'ESILIO DEI SUOI LEADER E IL COMPLETAMENTO DEL RITIRO ISRAELIANO - PER NON PARLARE DELLA RICOSTRUZIONE E DELLA NASCITA DI UNO STATO PALESTINESE - ABU MAZEN, CAPO DELL'ANP, ERA PRESENTE MA CONTA POCO: LE DECISIONI LE PRENDERANNO NETANYAHU E HAMAS, ASSENTI AL VERTICE...
Horrific: in western Gaza City, Hamas militias stormed the tent of a displaced man, dragged him into the street in front of people, shot him in the legs. pic.twitter.com/nKO7VbhxEh
— Ihab Hassan (@IhabHassane) October 10, 2025
Paolo Mastrolilli per "la Repubblica" – Estratti
miliziani di hamas riappaiono per le strade di gaza
La pace bisogna farla con i nemici. Se questo adagio è vero, dalle assenze alla cerimonia di ieri a Sharm el Sheikh si capisce quanto sarà complicato trasformare il successo ottenuto dal presidente Trump con la prima fase dell'accordo su Gaza, e la struggente liberazione degli ostaggi, nel nuovo paradigma su cui punta per il futuro dell'intero Medio Oriente come «centro geografico del mondo e crocevia di culture e commerci».
C'era mezzo mondo nella sala, e questo è un evidente tributo non solo al risultato pratico già ottenuto dal presidente americano, ma anche alle promesse che potrebbe serbare per il futuro: «La Terza guerra mondiale non comincerà qui. Spero non cominci proprio, se saremo intelligenti, ma di sicuro non qui». Putin e Xi sono avvisati, perché gli altri due fronti potenziali sono la Russia con l'Ucraina e la Cina con Taiwan.
miliziani di hamas sparano a un uomo per strada a gaza
Per varie ragioni, però, mancavano il premier israeliano Netanyahu e i rappresentanti di Hamas, le chiavi per realizzare la fase due a Gaza, e l'Iran, da cui invece passa la possibilità di costruire una pace complessiva e duratura nell'intera regione, anche se tutti i Paesi arabi sunniti decidessero di entrare negli Accordi di Abramo, come ha auspicato il capo della Casa Bianca.
Trump ha scelto una strategia irrituale e pragmatica, come dimostra il via libera all'incontro di persona fra i suoi inviati Steve Witkoff e Jared Kushner con la delegazione di Hamas, per dare garanzie sul fatto che avrebbe impedito a Netanyahu di riprendere la guerra dopo il rilascio degli ostaggi e chiudere l'intesa.
BENJAMIN NETANYAHU REGALA UNA COLOMBA DORO A DONALD TRUMP
Stesso discorso quando, mentre l'Air Force One lo portava da Israele a Sharm, ha detto che il gruppo responsabile per l'attacco del 7 ottobre ora vuole «fermare i problemi», quindi «abbiamo dato l'approvazione per un periodo di tempo» di schierare le sue forze di sicurezza in alcune aree della Striscia per impedire vuoti di potere.
I dettagli della seconda fase però restano incerti, come il disarmo di Hamas, l'esilio dei suoi leader, il completamento del ritiro israeliano. Per non parlare delle modalità della ricostruzione e le prospettive per la nascita di uno Stato palestinese. Il capo dell'Autorità Abu Mazen era presente a Sharm ed è pronto a svolgere un ruolo, ma le decisioni vere spettano a Netanyahu e al gruppo terroristico, che non c'erano.
Lo stesso Trump non ha nascosto le insidie: «Ora inizia la fase della ricostruzione, e non sarà la più facile».
miliziani di hamas riappaiono per le strade 3
HAMAS RILASCIA GLI OSTAGGI ISRAELIANI
NETANYAHU - DONALD TRUMP - isaac herzog
benjamin netanyahu e donald trump in israele foto lapresse 1
miliziani di hamas a gaza
miliziani di hamas riappaiono per le strade 4
miliziani di hamas riappaiono per le strade a gaza 1
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