domenico arcuri

NON ESSENDO RIUSCITO A FORNIRE MASCHERINE O BANCHI SCOLASTICI IN TEMPO, ORA ARCURI SI BUTTA ADDIRITTURA SU CURE E VACCINI ITALIANI. ''TRA DUE SETTIMANE ANNUNCEREMO I PRIMI DUE INVESTIMENTI''. QUINDI LO STATO ITALIANO HA SPESO MILIONI IN SEGRETO PER SVILUPPARE UN FARMACO DE' NOANTRI? - ECCO CHI SONO, QUANTI SOLDI HANNO E COSA STANNO PRODUCENDO LE AZIENDE IN CUI ''INVESTIAMO'' (NEL SENSO DI NOI CONTRIBUENTI)

Filippo Facci per Libero Quotidiano

 

Buongiorno notte, buongiorno dottor Domenico Arcuri, che si è dèstato e con serafica calma - ieri, addì 14 settembre 2020 - ha detto così: «Investiamo su una cura e un vaccino prodotti in Italia». È il titolo della sua intervista a Repubblica (una pagina) e non si capisce se l'espressione «investiamo» sia un'esortazione oppure una comunicazione, nel senso di «stiamo investendo». Neppure il testo aiuta a capire, perché è tutto un segreto, un mistero: «Da tempo e in silenzio stiamo lavorando ad alcuni importanti investimenti italiani». Se sia da tempo non sappiamo, in silenzio è di sicuro: infatti se ne sa pochissimo, ma forse è colpa nostra. Però Arcuri chiarisce: «Tra poche settimane annunceremo i primi due investimenti».

francesco boccia domenico arcuri

 

Tra poche settimane. Investimenti. Quali? «In Reithera, che sta sperimentando un vaccino promettente, e in Tls, leader nello sviluppo degli anticorpi monoclonali. Ne sosterremo gli sviluppi successivi». E ancora: «Vogliamo essere i primi ad usare le loro dosi e soprattutto lasciare all'Italia una piattaforma di ricerca e sviluppo piu competitiva».

 

Nostra libera traduzione: Reithera e Tls forse stanno facendo dei vaccini, non sappiamo bene, ma ci piacerebbe che li facessero e addirittura ci piacerebbe farne uso: nel caso, in Italia ci saranno dei vaccini che prima non c'erano. soporifero Questo disse il soporifero Domenico Arcuri da Melito di Porto Salvo (il comune più a sud dell'Italia continentale) mentre nel resto del mondo galoppano 11 vaccini con sperimentazione alla fase uno, 2 alla fase due e 4 alla fase quattro, senza contare le sperimentazioni non ufficializzate - tipo il vaccino russo - o colossi come la Pfizer (quella del Viagra) che ieri ha annunciato che il vaccino anti-Covid (il suo) potrebbe essere pronto entro fine ottobre.

 

DOMENICO ARCURI

Noi, però, stiamo investendo. Da tempo. Forse. E in silenzio. Parola dell'uomo che a marzo divenne commissario per l'emergenza Coronavirus e affiancò Angelo Borrelli dando addirittura l'impressione di rallentarlo, parola dell'uomo che potrebbe ospitare l'espressione «ritardo» inserita ad honorem nel cognome (Domenico Ritardo Arcuri) per via di notissimi ritardi su tutto (soprattutto sui Dpi: (guanti, mascherine, occhiali, visiere, camici eccetera) sempre però attribuiti a colpe precedenti. Non è colpa di Arcuri se a metà marzo servivano 135 milioni di mascherine e però la Protezione civile ne aveva consegnate solo 5 milioni: scippata da India, Turchia, Russia, Romania e Germania proprio per il ritardo con cui il nostro Paese si era mosso.

 

Non è colpa di Arcuri se si pensò di ricorrere ad antidiluviane «gare Consip» con perdita di tempo e aste andate deserte, e non ha colpa neppure dei famosi «stracci per pulire» (quelli coi due buchi per le orecchie) o dei camici senza idrorepellenza che non tutelavano da niente. Non fu il commissario all'emergenza Domenico Arcuri - anzì sì, fu proprio lui - ad annunciare che era stata consegnata una «quantità sufficiente di mascherine all'ordine dei medici» che poi si rivelarono inadeguate. non era lui...

 

 Non era Domenico Arcuri che a maggio acquistò cinque milioni di tamponi (questo annunciò) quando già a marzo 290 ricercatori italiani avevano scritto al presidente Giuseppe Conte chiedendo di «fare più tamponi per individuare chi è asintomatico o ha sintomi lievi». Non c'entra Arcuri col fatto che sempre e solo a maggio, con calma, fu aggiudicata una gara per 150mila test sierologici (buoni per testare lo 0,0025 per cento della popolazione italiana) quando la Germania, per dire, ne aveva già acquistati otto milioni.

 

Domenico Arcuri Smascherato Foto Mezzelani GMT003

Arcuri non c'entra, e comunque non c'è fretta, lui non fa affidamenti diretti (come pure potrebbe) perché lui indìce gare: lo ha fatto con tutto, anche coi banchi di scuola, col risultato che due contratti sono saltati e però adesso non ci comunica, Arcuri, neppure i nomi delle altre aziende che hanno vinto le gare: «Lo farò entro 30 giorni», e si parla di 2 milioni e mezzo di banchi. Non c'è fretta. Arcuri, di fronte al misero 2,6 per cento di dipendenti scolastici che si è sottoposto a tampone (su un totale di 600mila), ha detto che «sinora il risultato è assai positivo».

 

Arcuri è un personaggio complesso, non dobbiamo giudicare dalle apparenze, dai dati parziali o da un eloquio, il suo, che vale una boccia di Valium: se per esempio dice che il primo giorno di scuola «è un giorno di festa» (notoriamente) in quanto «significa che il lockdown è finito», e poche righe dopo dice «il virus è ancora tra noi qualche contagio arriverà anche nelle scuole», non c'è nessuna contraddizione. È come per le mascherine: se mancavano quando più servivano (quando cioè la gente si contagiava a branchi) mentre oggi abbondano e ne abbiamo dieci a testa, beh, è normale anche questo. Lui ha fatto le cose bene. Tardi e bene, secondo lui. Tardi e male, secondo altri. Su una cosa, tutti d'accordo: tardi.

 

 

REITHERA E FONDAZIONE TLS, ECCO CHI IL GOVERNO FINANZIERÀ PER COMBATTERE IL CORONAVIRUS

Michele Arnese e Giusy Caretto per www.startmag.it

 

Chi sono e cosa fanno Reithera e Tls su cui investe il governo per contrastare Covid-19

 

Anche il governo italiano prova a fare la sua parte nella lotta contro il coronavirus ed investe, tra le altre cose, nella ricerca, come annunciato dal commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri.

Il governo – ha annunciato Arcuri – investirà sulla società Reithera e sulla fondazione Tls.

La prima ha già dato vita ad un vaccino ed avviato la sperimentazione del farmaco in Italia, la seconda è a lavoro sullo sviluppo di anticorpi monoclonali (per questo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha visitato la sede di Tls il 9 settembre). Tutti i dettagli.

 

DOMENICO ARCURI MASCHERINA

LA PAROLE DI ARCURI

Partiamo dalle intenzioni del governo. “L’Italia partecipa allo sviluppo di alcuni vaccini europei. Inoltre, stiamo da tempo ed in silenzio lavorando ad alcuni importanti investimenti italiani. Tra poche settimane annunceremo i primi due”, ha detto Arcuri al quotidiano Repubblica, precisando che gli investimenti sul fronte italiano sono per “Reithera, che sta sperimentando un vaccino promettente” e per “Tls, leader nello sviluppo degli anticorpi monoclonali”.

“Ne sosterremo gli sviluppi successivi. Vogliamo essere i primi ad usare le loro dosi e soprattutto lasciare all’Italia una piattaforma di ricerca e sviluppo più competitiva di quella che abbiamo trovato”, ha aggiunto Arcuri.

 

IL LAVORO DI REITHERA

La società Reithera ha messo a punto un vaccino anti Covid che in queste settimane è in fase di sperimentazione sull’uomo. L’azienda ha arruolato in Italia oltre 500 volontari, tra adulti tra 18 e 55 anni. Se il vaccino supererà il test senza alcuni complicazioni verranno arruolati anche 500 anziani di 65-85 anni.

 

REITHERA: AZIENDA SVIZZERA CHE OPERA IN ITALIA

Ma chi è l’azienda che lo ha sviluppato? Reithera Srl è al 100% di proprietà svizzera Keires, ma opera in Italia con personale italiano (con sede a Castel Romano in provincia di Roma).

L’azienda, presieduta da Antonella Folgori, capo di immunologia e fondatrice di Okairos.

 

LA NASCITA

Reithera ha una storia complessa. L’azienda, come si legge sul sito, è nata nel 2007 con un team fondato e guidato dal professore Riccardo Cortese. Inizialmente la società era integrata in Okairos, una società biotech con laboratori al Ceinge di Napoli, che insieme ad Irbm (l’azienda che lavora ad un candidato vaccino anti Covid con lo Jenner Institute di Oxford e Astrazeneca) ha dato vita alla joint venture Advent, dedicata alla produzione di vaccini basati su adenovirus.

 

Okairos è stata acquisita nel maggio 2013 dalla società britannica Glaxo, per poi diventare, nel 2014, Reithera.

Tra i vaccini a cui la società lavora ci sono quelli contro l’ebola, l’epatite C, la malaria e l’Hiv.

vaccino covid 4

I NUMERI DELL’AZIENDA

Buoni i numeri di bilancio, Reithera ha chiuso il 2019 con ricavi pari 19.565.923 euro, in crescita rispetto ai 14.223.015 euro del 2018. Più che triplicato l’utile 2019: 2.244.495 euro, contro i 664.858 dell’anno precedente. I costi della produzione totali sono stati pari a 16.680.460.

 

UNICREDIT TRA I FINANZIATORI DI REITHERA

Oltre al governo, a credere nelle potenzialità del vaccino di Reithera è la banca Unicredit, da cui è arrivato un finanziamento di 5 milioni di euro per accelerare nella ricerca dell’antidoto.

L’IMPEGNO DI TLS CONTRO IL COVID

Cuore italiano anche per Tls, che in questi mesi ha concentrato i suoi sforzi di ricerca per lo sviluppo di anticorpi monoclonali umani in risposta all’infezione da Covid. Tls spera di sviluppare un farmaco e un eventuale futuro vaccino.

 

CHE COSA FA LA TLS

Tls è il nome, in breve, della Fondazione Toscana Life Sciences, un ente no-profit che opera dal 2005 nel panorama regionale toscano “con l’obiettivo di supportare le attività di ricerca nel campo delle scienze della vita”, si legge sul sito.

I SOCI DELLA FONDAZIONE TLS

vaccino covid 5

soci fondatori dell’italiana di bioetcnologie sono la Regione Toscana, la Fondazione e la Banca Monte dei Paschi di Siena; la Provincia di Siena; le Università di Siena, Pisa e Firenze; le Scuole di alta formazione Sant’Anna e Normale di Pisa e l’Istituto di alti studi Imt di Lucca; l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, il Comune e la Camera di Commercio di Siena.

 

A guidare la fondazione è Fabrizio Landi, presidente di Tls (già nel cda di Leonardo su indicazione di Matteo Renzi e finanziatore della fondazione renziana Open), coadiuvato dal vicepresidente Carlo Rossi (presidente della fondazione Mps). Andrea Paolini è direttore generale mentre Paola Ricciardi Castagnoli è direttore scientifico.

 

I CONTI DELLA FONDAZIONE

La fondazione no-profit, nel 2019 ha generato e attratto risorse per oltre 38 milioni di euro, “lavorando per riuscire ad intercettare e ad aggregare la domanda di innovazione in ambito life sciences”, si legge sul sito.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...