BANANA RETARD - COSA SUCCEDERÀ CON LA RICHIESTA DEI SERVIZI SOCIALI? NIENTE! SOLO PER LA FISSAZIONE DELL’UDIENZA SI ARRIVERÀ ALLA PRIMAVERA 2014. E NEL FRATTEMPO RESTA LIBERO

Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"

E adesso che cosa succederà appena Silvio Berlusconi la settimana prossima chiederà, come anticipato ieri dall'avvocato Franco Coppi, l'affidamento in prova ai servizi sociali? Succederà niente subito. E niente per molto tempo: perché, prima che sia fissata l'udienza di vaglio della richiesta e prima dunque che l'ex premier inizi a scontare con questo percorso alternativo la sua pena residua di 1 anno , passeranno ancora molti mesi.

Non prima del 2014 inoltrato, ragionevolmente in primavera. Fino al prossimo 15 ottobre Berlusconi, in base alle stesse norme sulle misure alternative al carcere che al 30 settembre scorso valevano per 10.755 condannati a scontare pene inferiori in concreto ai 3 anni, ha tempo per scegliere come desidera che sia data esecuzione alla porzione di pena (1 anno) sopravvissuta alla cancellazione (in forza dell'indulto del 2006) di 3 dei 4 anni inflittigli dalla Cassazione in agosto per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset.

Se nulla chiederà, l'ex premier, in base a un'altra legge valida per tutti, fatta prima dal ministro della Giustizia Alfano e poi ampliata dal ministro Severino per le pene fino a 18 mesi, non andrà comunque in carcere, ma rimarrà i suoi 12 mesi in detenzione domiciliare, impossibilitato a gestire il proprio ruolo politico e qualunque altra attività.

Ecco perché è molto più probabile che prima del 15 ottobre chieda davvero l'affidamento in prova ai servizi sociali. L'istituto, da non confondere con i «lavori socialmente utili» che sono invece pene direttamente inflitte dai giudici per alcuni tipi di reati minori, consiste per lo più nel rispetto di blande prescrizioni accompagnate da qualche ora al giorno di impegno lavorativo nell'ente che egli stesso vorrà proporre al Tribunale di sorveglianza.

Il via libera dei giudici appare scontato, ma poi Berlusconi non dovrà sottovalutare (pena la sospensione o addirittura la revoca del beneficio) il rispetto delle prescrizioni-standard: a cominciare dal divieto di frequentare pregiudicati. Non potrà uscire di casa dopo le 11 di sera e prima delle 6 del mattino, né viaggiare all'estero (gli è stato ritirato il passaporto) o di notte, né uscire dalla regione del luogo dove ha stabilito residenza: qualunque eccezione per gravi necessità dovrà essere documentata e fatta autorizzare dall'Ufficio esecuzione pene (Uepe) con il quale, da condannato, dovrà «mantenere contatti e relazionarsi con l'assistente sociale designato».

L'affidamento in prova, che Berlusconi dovrà chiedere e ottenere a Milano (sede dell'ultima sentenza di merito) ma potrà poi eseguire a Roma dove ha trasferito la residenza, per essere ottenuto non impone al condannato l'obbligo di formali rivisitazioni autocritiche del proprio operato delinquenziale: il cambio di prospettiva sui propri comportamenti è piuttosto il contenuto stesso del percorso alternativo al carcere intrapreso con l'affidamento in prova ai servizi sociali, tanto che appunto alla fine della prova il Tribunale di sorveglianza o dichiara estinta la pena se l'affidamento ha avuto esito positivo, oppure certifica il fallimento del progetto e a quel punto fa rivivere la pena (tutta o in parte) che il condannato dovrà scontare in via ordinaria.

Ma tutto questo orizzonte è destinato a iniziare a profilarsi soltanto verso primavera 2014. Infatti nel Tribunale di sorveglianza di Milano il tempo di fissazione dell'udienza necessaria a valutare le richieste di affidamento in prova dei condannati in libertà sfiora in media un anno. E quand'anche Berlusconi chieda (come gli è consentito) una corsia più celere, l'udienza, per quanto il Tribunale possa cercare di anticiparla, non si terrà prima di alcuni mesi, durante i quali dunque Berlusconi resterà libero in attesa delle decisioni giudiziarie sulla esecuzione della sua pena. Arriverà sicuramente prima l'Appello (19 ottobre) e forse anche la Cassazione del ricalcolo (da 1 a 3 anni, invece di 5) dell'interdizione dai pubblici uffici.

 

Berlusconi in tribunale fan di Berlusconi davanti al tribunale di milanoFRANCO COPPI IN CASSAZIONE FOTO LAPRESSE CASSAZIONE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?