BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - CAPOLAVORO DI IPOCRISIA LE NOMINE DEL “CENSURATORE” GENTILE E DELL’INDAGATA BARRACCIU, SILURATA IN SARDEGNA E RIPAGATA COL POSTO DI VICE ALLA CULTURA - VIDEO: QUANDO RENZI DICEVA “SOLO 10 MINISTRI”

VIDEO - QUANDO RENZI PROMETTEVA 10 MINISTRI E UN NUMERO SUFFICIENTE DI SOTTOSEGRETARI

 


Francesco Bonazzi per Dagospia


"Dieci ministri e un numero sufficiente di sottosegretari", prometteva il Rottam'attore in un faccia a faccia tv con Bersani il 29 novembre del 2012 (http://youtu.be/f8OAhVg70_g). Arrivato finalmente a Palazzo Chigi, i ministri sono 16 e i sottosegretari sono 44 (9 sono viceministri). Sarà un numero "sufficiente"? Di sicuro ci sono un paio di sorprese e alcune scelte assai rivelatrici.

Nel pattuglione dei 44 spunta come nulla fosse il senatore alfanoide Antonio Gentile. Nei giorni scorsi, il quotidiano L'Ora della Calabria lo ha accusato di pressioni pesantissime per non far uscire la notizia che suo figlio è indagato. Temeva che sfumasse la poltrona di sottogoverno già promessa. Ma si preoccupava invano: Renzie ha timbrato la sua nomina alle Infrastrutture senza il minimo scrupolo.

Capolavoro di ipocrisia anche la poltroncina assicurata alla piddina Francesca Barracciu, indagata per i rimborsi del consiglio regionale sardo. La sua candidatura alla presidenza della Sardegna è stata ritirata in fretta e furia, più che altro per il veto irremovibile di Sel e di Nichi Vendola. Ma niente paura: farà il vice di Franceschini alla Cultura.

Per il resto, l'invio del competentissimo Enrico Morando all'Economia rafforza senza dubbio il controllo di Re Giorgio su un dicastero che si candida a diventare una specie di contro-governo, infarcito di lettiani, dalemiani e automi di Bankitalia. La scelta di Minniti ai servizi segreti fa felice Finmeccanica e lascia incredibilmente a casa Emanuele Fiano.

Luca Lotti all'editoria conferma che Renzie sull'informazione non farà prigionieri. Enrico Costa e Cosimo Ferri alla Giustizia, entrambi curiosamente figli di ex ministri, sono l'ennesimo messaggio di pace e serenità mandato da Matteuccio al compagno di riforme Berlusconi Silvio, sempre in attesa che il Tribunale di Milano lo assegni ai servizi sociali.

Dalle poltrone, ai soldi. A Sotto-Marino, con l'invito a non prodursi più in minacce o "piagnistei" nei confronti del signor presidente del Consiglio, viene recapitato a tempo di record un salva-Roma nuovo di zecca. Però Delrio ci ha messo dentro anche l'obbligo di riduzione sistematica del debito. Praticamente gli hanno confezionato un fiscal compact su misura, così impara come si sta al mondo.

Via libera anche alla Tasi, con addizionale comunale che potrà arrivare allo 0,8 per mille e un minimo di margini di manovra ai sindaci.

Intanto la disoccupazione sale ancora e tocca nuovi record: 12,9% quella complessiva e 42,4% quella giovanile. Con cifre del genere, resta assolutamente da evitare qualsiasi annuncio sulla "ripresa in arrivo", del genere di quelli in cui si sono prodotti Gelatina Saccomanni e Lettanipote. Renzie, che deve portare rapidamente a casa il suo "jobs act", parla di dati sulla disoccupazione "allucinanti".

 

 

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