
“NON VOGLIAMO UNA GUERRA COMMERCIALE MA NON NE ABBIAMO PAURA” – LA CINA VA ALLO SCONTRO CON GLI STATI UNITI DOPO LA DECISIONE DI TRUMP DI IMPORRE UN ULTERIORE DAZIO AL 100% SU PECHINO: “LA DICHIARAZIONE DEGLI USA È UN TIPICO ESEMPIO DI 'DOPPIO STANDARD'. QUESTE AZIONI HANNO GRAVEMENTE DANNEGGIATO GLI INTERESSI DELLA CINA E MINATO SERIAMENTE IL CLIMA DEI COLLOQUI ECONOMICI E COMMERCIALI TRA LE DUE PARTI. MINACCIARE TARIFFE ELEVATE A OGNI OCCASIONE NON È L'APPROCCIO GIUSTO PER INTERAGIRE CON NOI”
LA CINA ACCUSA, 'SU DAZI DOPPIO STANDARD DA PARTE DEGLI USA'
La dichiarazione del ministero del Commercio di Pechino
(ANSA-AFP) - PECHINO, 12 OTT - La Cina ha accusato gli Stati Uniti di "doppio standard", dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato un ulteriore dazio del 100% sulla seconda economia mondiale. "La dichiarazione degli Stati Uniti in questione è un tipico esempio di 'doppi standard'", ha affermato un portavoce anonimo del Ministero del Commercio in una nota pubblicata online.
Pechino ha accusato gli Stati Uniti di aver inasprito le misure economiche contro la Cina da settembre. "Queste azioni... hanno gravemente danneggiato gli interessi della Cina e minato seriamente il clima dei colloqui economici e commerciali tra le due parti", ha affermato il Ministero del Commercio. "Minacciare tariffe elevate a ogni occasione non è l'approccio giusto per interagire con la Cina".
CINA A USA, 'NON ABBIAMO PAURA DI UNA GUERRA COMMERCIALE'
'Non la vogliamo ma siamo pronti a far valere le nostre ragioni'
(ANSA) - PECHINO, 12 OTT - La posizione della Cina sulla guerra commerciale "è coerente: non la vogliamo, ma non ne abbiamo paura". E' quanto ha commentato un portavoce del ministero del Commercio, sull'annuncio degli Stati Uniti del 10 ottobre, secondo cui, in risposta al controllo dell'export cinesi di terre rare e prodotti correlati, gli Usa imporranno dazi del 100% alla Cina e il controllo dell'export su tutti i software critici.
meme sulla guerra commerciale cina e usa
E' la prima risposta da parte del governo cinese all'annuncio del presidente americano. "Le minacce intenzionali di dazi elevati non sono il modo giusto per andare d'accordo con la Cina", ha aggiunto il portavoce, invitando Washington ad accantorare pratiche scorrette: "Siamo pronti a far valere le nostre ragioni".