razzi corea nord

FRA COLORO CHE SON SOSPESI – I PARLAMENTARI AL CAPOLINEA DELLA LEGISLATURA: DEPUTATI E SENATORI SENZA PIU’ UN PARTITO (MAGARI DOPO AVERNE CAMBIATO PIU’ D’UNO) – DA RAZZI A SCILIPOTI, DALLA VEZZALI A MINEO – QUALCUNO FINIRA’ DISOCCUPATO, QUALCUN’ALTRO TORNERA’ ALLA VECCHIA PROFESSIONE, QUALCUN ALTRO INIZIERA' FINALMENTE A LAVORARE

 

Giuseppe Alberto Falci e Dino Martirano per il Corriere della Sera

 

SCILIPOTI FA VOLANTINO TRA I PEONES

I gruppi parlamentari del Partito democratico rischiano di uscire più che dimezzati dalle prossime elezioni politiche. E quelli di Alternativa popolare potrebbero addirittura scomparire se ciò che resta del partito di Angelino Alfano non supererà la soglia del 3%. Per non parlare poi di Scelta civica, che nel 2013 portò alla Camera ben 37 deputati poi passati al Pd o dispersi nei cespugli centristi. I verdiniani, usciti da Forza Italia, difficilmente verranno ripresi dalla casa madre.

 

EDOARDO NESI ASSAPORA LA VITTORIA

Così, in mezzo a questo terremoto parlamentare, gli unici che provano a sorridere sono i potenziali candidati di Forza Italia, della Lega e del Movimento Cinque Stelle che i sondaggi stimano in ascesa. Mentre le donne di tutti i partiti rischiano meno ma solo perché ora ci sono le quote di genere.

 

Tra le macerie della XVII legislatura agli sgoccioli, dunque, si aggirano le «anime sospese» del Parlamento. Anime in pena. Perché non hanno più un partito. Perché da troppo tempo sono inquilini dei palazzi della Politica. Perché non sono più nel cerchio magico dei rispettivi leader. Ma c' è anche chi «non vede l' ora che sia tutto finito» per tornare alle professioni e ai mestieri abbandonati 5 anni fa.

 

VEZZALI BERLUSCONI 1

Lo scrittore Edoardo Nesi, premio Strega nel 2011, eletto con la squadra di Mario Monti (Sc): «È stato un onore entrare alla Camera ma sono arrivato con un' idea romantica della vita parlamentare e non sono riuscito a fare tutte le cose che avrei voluto». Valentina Vezzali, la schermitrice olimpionica (portabandiera a Londra 2012) chiamata in Parlamento da Scelta civica, considera «quasi conclusa» l' esperienza: «Non so se si ripeteranno certe condizioni». L' ex direttore di Rainews Corradino Mineo, che ha lasciato i dem in questa legislatura: «Non è per me brigare per un posto nelle liste». Le «anime sospese» Antonio Razzi e Domenico Scilipoti (FI), poi, puntano su fedeltà e popolarità televisiva: «Io sono fedele e fedele resterò. Berlusconi parla con Kim Jong-un grazie a me», azzarda Razzi.

Antonio Razzi e Kim

 

Gabriella Giammanco (FI) spera invece nella valanga rosa: «Berlusconi ha detto che ci ricandiderà tutte». Michela Marzano, ex Pd ora al misto, è felice di tornare a tempo pieno alla sua cattedra a Parigi: «Finalmente sta per finire». Tra i professionisti prestati alla politica c' è anche l' economista Irene Tinagli (ex Sc poi Pd): «Non è stato facile frequentare questo Palazzo». Grazia Rocchi (Pd) tornerà a insegnare in Toscana: «Mi sento più utile dove ero prima». Rientra nella cattedra di Diritto privato il barese Gaetano Piepoli (Sc): «Qui alla Camera ho avuto la possibilità di capire quanto sia profonda la crisi del sistema». L' ex ministra dell' Università Maria Chiara Carrozza, vicina a Enrico Letta: «Sono attratta dal ritorno alla mia professione».

BERLUSCONI AL RISTORANTE ASIATIQUE PER IL COMPLEANNO DI SESTINO GIACOMONI - FRANCESCA PASCALE - MICAELA BIANCOFIORE - GABRIELLA GIAMMANCO - KATIA POLIDORI - ELVIRA SAVINO

 

L' imprenditore Andrea Vecchio (Sc): «No, non mi ricandido... Questa stagione ha dato solo frutti bacati». Tra le «anime sospese» molti sono i «senza partito». Umberto Bossi, ripudiato da Matteo Salvini, ha molto apprezzato l' offerta di Berlusconi di candidarlo con Forza Italia: «Però preferirei correre con la Lega». Giorgio Lainati, oggi Ap e prima ancora con Ala di Verdini dopo 3 legislature con gli azzurri: «No, non credo che mi ricandideranno». I verdiniani Luca D' Alessandro e Ignazio Abrignani sanno che tornare indietro nella squadra di Berlusconi è difficile e lo è ancora di più per il leader di Ala Denis Verdini.

 

Invece l' ultrà delle truppe di Denis, il campano Vincenzo D' Anna, si pavoneggia: «Sono stato eletto presidente dell' ordine dei Biologi. Si chiude una fase della mia vita, se ne apre un' altra e Denis è dispiaciuto». Daniela Santanchè (FI) da qualche settimana si fa vedere accanto a Ignazio La Russa di Fratelli d' Italia: «Quante legislature ho fatto? Dimmelo te Ignazio», risponde prendendo sotto braccio in Transatlantico il suo mentore. Saverio Romano (Ala) ha in tasca un assegno in bianco staccato alle elezioni siciliane dove i suoi voti hanno contribuito a fare vincere Nello Musumeci: «Certo che mi ricandido. Sono un giovanotto di primo pelo».

DANNA 1

 

Lucio Barani (Ala) dissimula: «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere». Manuela Repetti, moglie di Sandro Bondi (una coppia di ex berlusconiani oggi tifosi di Renzi confluiti nel gruppo misto) guarda in faccia la realtà: «Non credo proprio che sarò candidata». Invece Maurizio Bianconi, toscanaccio ex An eletto nel Pdl oggi con Fitto, si sente tradito dal suo partito: «Finora non ho mollato il posto perché il primo dei non eletti è di Alfano e io al nemico non lascio spazio. Però non vivo di politica, non morirò certo di fame». Roberto Formigoni (Ap) attende le mosse di Alfano: «Sto lavorando per evitare l' alleanza con il Pd».

 

Antonio Martino

« Stavolta è finita», dice sorridendo il professor Antonio Martino (tessera numero 2 di Forza Italia) che in Parlamento si è fatto ben 6 legislature. Anche Ugo Sposetti (Pd) spiega di sentirsi appagato dopo 5 legislature. Stesso stato d' animo per Angelo Capodicasa (Mdp) che può vantare tre legislature a Montecitorio e 4 in Sicilia: «Già nel 2013 non mi sarei voluto candidare». Scherza il «barone» Luigi Compagna (Idea): «Ho 70 anni, torno a occuparmi delle biografie di Leone e di Cossiga. Certo, se mi facessero senatore a vita...».

 

Riprenderà gli studi storici sulla Democrazia cristiana e su Mino Martinazzoli il senatore Paolo Corsini (Pd): «Ho fatto tre volte il sindaco a Brescia e tre legislature. La politica mi ha dato molto ma ora mi dedico ai miei libri a tempo pieno». Anche il filosofo Rocco Buttiglione (Udc) sarebbe tentato di fare un passo indietro: «Il primo amore non si scorda mai». E Paola Binetti, sua compagna di partito, è «delusa da questa legislatura» ma determinata a non mollare: «Se arrivano i radicali Bonino e Cappato noi dobbiamo per forza esserci...».

ugo sposetti

 

Vita difficile per gli ex Cinque stelle. Mara Mucci, bolognese: «Non mi sembra che ci siano i presupposti. Mi dispiacerebbe non poter concludere alcune iniziative intraprese». Luis Orellana, che ora guarda a Campo progressista: «Non so cosa succederà, vedremo...». Poi c' è la pattuglia dei grillini palermitani epurati dal M5S dopo la vicenda delle firme contestate: «Siamo autosospesi e non mi sembra che il Movimento abbia intenzione di ricandidarci», dice Riccardo Nuti riferendosi anche alle colleghe Claudia Mannino e Giulia Di Vita. Eleonora Bechis (misto): «Sono combattuta ma ci sarebbero associazioni che credono in me».

Rocco Buttiglione

 

Nel Pd - che impedisce ai suoi di ricandidarsi dopo 15 anni trascorsi in Parlamento - sono a rischio 16 deputati e 11 senatori. La direzione dem dovrebbe concedere la deroga d' ufficio ai membri del governo in carica (Gentiloni, Minniti, Franceschini, Pinotti, Amici, Giacomelli e Bressa) e al capogruppo Rosato. Alla Camera per tutti gli altri - a parte il passo indietro già annunciato da Rosy Bindi - la discussione è aperta: aspettano fiduciosi Andrea Martella, Barbara Pollastrini, Giuseppe Fioroni, Roberto Giachetti, Tino Iannuzzi, Nicodemo Oliverio, Salvatore Piccolo ed Ermete Realacci. Ma quest' ultimo confessa: «Certo, si può fare politica anche da fuori».

 

LABOCCETTA jpeg

Al Senato - con Anna Finocchiaro che pur essendo nel governo ha annunciato di non volersi ricandidare - sono in attesa Vannino Chiti, Giuseppe Lumia, Alessandro Maran, Ugo Sposetti, Walter Tocci, Giorgio Tonini e Sergio Zavoli. Sono in procinto di lasciare il mandato anche tre esponenti storici del Sudtiroler Volkspartei (Svp) che rivestiranno nuovi incarichi in provincia di Bolzano: Karl Zeller, Hans Perger e Daniel Alfreider.

 

Nel Pd e in Forza Italia, con un occhio rivolto alle liste pulite, si valutano le posizioni dei parlamentari lambiti in questi anni da vicende giudiziarie. Tuttavia Marco Di Stefano (Pd) e gli azzurri Amedeo Laboccetta e Francantonio Genovese (ex Pd) non demordono, in nome del garantismo. «Certo ci saranno dei problemi con le candidature ma io sono in campo», confida Di Stefano. Gli fa eco Laboccetta: «La mia candidatura passa dalla decisione del partito».

Ultimi Dagoreport

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?