
COME DAGO-DIXIT, IL MINISTRO DELLA SALUTE ORAZIO SCHILLACI FIRMERÀ IL DECRETO DI REVOCA DEL COMITATO SULLE VACCINAZIONI, DOPO LE POLEMICHE PER LA NOMINA DI DUE NO-VAX, EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE - IL MINISTRO È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI: A INSERIRE QUEI DUE NOMI, ATTRAVERSO LA CAPA DELLA SEGRETERIA POLITICA DEL MINISTERO, RITA DI QUINZIO, SONO STATI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA - SULLA VICENDA SI È MOSSO ANCHE FAZZOLARI, CHE HA PROVATO A FAR CAMBIARE IDEA A SCHILLACI, CHE, IN RISPOSTA, HA PAVENTATO LE SUE DIMISSIONI...
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DAGOREPORT - I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D\'ITALIA...
IL PRESSING DI GARATTINI: SCHILLACI SOSTITUISCA I MEDICI ANTI VACCINI
Estratto dell'articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
«Nessuno mi ha chiesto di dimettermi. Se il ministro vuole depennarmi, meglio. Vorrà dire che andrò in bici in santa pace», si dichiara in apparenza distaccato Paolo Bellavite, nominato assieme a Eugenio Serravalle nel Nitag, il gruppo di consulenza sui vaccini presso il ministero della Salute. Così l’ematologo, che strizza l’occhio all’omeopatia, replica alle voci secondo cui si starebbe cercando di farlo fuori assieme al collega pediatra.
«Perché definirmi no vax? Sono espressione della commissione medico scientifica indipendente, nata ai tempi del Covid. Spinto da nessun partito anche se quelli della maggioranza ci sono più vicini», si presenta Bellavite, professore di patologia clinica all’Università di Verona da cui venne «defenestrato» nel 2021 dopo aver messo in dubbio nella trasmissione di Floris su La7 la validità degli studi sui vaccini anti Covid. Serravalle invece è respingente: «Non sono interessato a parlare con voi».
Ai firmatari dell’appello del Patto Trasversale per la scienza che pretendono la cacciata dei due neoeletti, (la petizione ha raggiunto le 21.500 firme), si è unito il farmacologo Silvio Garattini col Gruppo 2003 per la ricerca: «Il ministro deve sostituirli per rispetto a tutti coloro che sono morti per mancanza di vaccino. Chi fa parte di un comitato così importante non deve avere conflitto o mentalità antiscientifica come chi è favorevole all’omeopatia». Che farà Schillaci, la cui immagine non si gioverebbe del fatto di aver avallato, magari non controllandolo, un elenco di esperti contestato?
I nomi sarebbero il frutto di scelte operate dalla politica (FdI e Lega, il senatore Lucio Malan in testa) però lui rischia una brutta figura, da medico vaccinista convinto. Oltre alla sostituzione dei due componenti contestati, sarebbe possibile revocare l’intero Nitag, facendo uno sgarbo agli altri esperti del gruppo che intanto cominciano a ribollire. Il decreto sarebbe già pronto. Altra ipotesi, andarsene lui dal governo, anche se sembra davvero residuale, visto anche il rapporto con il presidente Mattarella.
orazio schillaci con la moglie nicoletta
La polemica, però, resta accesa. Attacca Davide Faraone, Italia Viva: «Schillaci la smetta di farsi dettare la linea dalla maggioranza no vax». Alberto Bagnai e Claudio Borghi (Lega) tirano la fune dall’altra parte: «La scienza è discussione non imposizione di un pensiero unico». Da FI Letizia Moratti si augura che «la posizione chiara e netta di Schillaci porti a una rapida revisione del Nitag». Alberto Donzelli è il coordinatore della commissione indipendente da cui sono stati pescati i nomi di Bellavite e Serravalle. [...]
Nel Nitag si ascoltano anche voci di accoglienza nei confronti dei colleghi invisi alla comunità scientifica italiana. Giambattista Catalini, chirurgo marchigiano in pensione, impegnato nella campagna elettorale per l’Unione di centro, segnalato dalla Regione: «Credo che la diversità all’interno di qualsiasi gruppo sia un valore aggiunto. Da che parte sono? Le dico che ho fatto tre dosi di anti Covid».
LA SCELTA DI SCHILLACI: BASTA CON I NO VAX SCIOLGO LA COMMISSIONE
Estratto dell'articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”
giovanbattista fazzolari giorgia meloni - foto lapresse
La decisione è presa. Orazio Schillaci firmerà il decreto di revoca del Nitag, il gruppo tecnico consultivo sulle vaccinazioni del ministero alla Salute, che è pronto da mercoledì. Le polemiche da parte del mondo medico e scientifico per la scelta di inserire due membri, su 22, ritenuti contrari ai vaccini, addirittura definiti dai critici "ultrà No-Vax", cioè Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, sono andate avanti per giorni.
C'è stato un tentativo di far dimettere i due "esperti", che non ha dato risultati, e così Schillaci ha scritto un decreto per annullare quello di nomina, che risale al 6 agosto e che lui ha probabilmente firmato con troppa leggerezza, fidandosi dei suoi uffici e senza studiare i profili dei componenti. Erano stati esponenti di Fratelli d'Italia a far inserire, attraverso la capa della segreteria politica del ministero Rita Di Quinzio, quei due nomi.
[...] Mercoledì il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari aveva espresso dubbi riguardo alla sua presa di posizione, chiedendo di rimandare ogni decisione a dopo l'estate. Altri esponenti di FdI erano addirittura dell'idea di non toccare niente, lasciare il Nitag così com'è. Schillaci aveva fatto capire di essere disposto a lasciare l'incarico se non avesse potuto fare subito il nuovo decreto.
La firma sull'atto potrebbe essere messa oggi stesso, ma visto che è Ferragosto non si esclude uno slittamento, a questo punto a lunedì 18. Poi, dopo l'estate, verranno rifatte tutte le nomine. Le parole di Schillaci sul «rigore scientifico» che deve guidare le scelte sulla salute dei cittadini non lasciano comunque dubbi sulle sue intenzioni. A questo punto, se qualcuno dentro Fdi o al governo volesse fermare il decreto costringerebbe il ministro tecnico, da sempre apprezzato dal Quirinale, a dimettersi e farebbe partire la complessa ricerca del sostituto.
C'è anche da valutare la questione di Forza Italia. Oltre alle voci fortemente critiche delle opposizioni, che si sono mosse appena reso noto il primo decreto, ci sono state le rimostranze per la presenza di Serravalle e Bellavite di società scientifiche e della Federazione che raccoglie gli Ordini dei medici. [...]