FISCHI PER FIASCHI: 10.000 EURO DI MULTA AL NAPOLI PER LA VALANGA DI “BUUUU” ALL’INNO DI MAMELI - MENTRE L’ITALIA SOLONEGGIA ECCO CHE SUCCEDE NELLA CIVILISSIMA INGHILTERRA: FINALE FA CUP, I FANS DEL LIVERPOOL SOMMERGONO DI FISCHI “GOD SAVE THE QUEEN” - IL BOOM DI BEPPE GRILLO VA DI TRAVERSO A DE MAGISTRIS - IL SINDACO DI SALERNO DE LUCA PRONTO A SFANCULARE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE SINISTRATA - SE CASINI RITORNA ALL’OVILE PDL CHE FARA’ CALTARICCONE?...

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Diecimila euro di multa e tutti a casa: la solenne fischiata con la quale decine di migliaia di tifosi del Napoli, domenica scorsa all'Olimpico, hanno accompagnato l'inno di Mameli cantato da Arisa è costata una multa alla società da parte del giudice sportivo. La sanzione totale inflitta alla società di Aurelione De Laurentiis è di 20.000 euro, compresa del lancio di "innumerevoli petardi, bengala e fumogeni". Considerato che alla Juve, per la stessa motivazione, sono stati inflitti 10.000 euro di multa, ecco che basta una sottrazione per scoprire quanto è costata la fischiatona.

Sotto ‘o Vesuvio impazza la tarantella: favorevoli e contrari ai fischi tirano in ballo sociologia, storia, filosofia, politica e via così. Una domandina: nessuna multa per coretti amorevoli del tipo "Vesuvio lavali col fuoco"; "Colerosi"; "Terremotati" che si sentono in ogni stadio d'Italia (eccetto Genova sponda rossoblu, Catania e Palermo) rivolti ai napoletani in trasferta da almeno mezzo secolo e canticchiati recentemente anche dal neuroparlamentare legaiolo Matteo Salvini? Ah saperlo...

2- Ancora sui fischi (e i fiaschi): guardate un po' cosa è successo solo due settimane fa nella civilissima Inghilterra. Finale di Fa Cup tra Liverpool e Chelsea a Wembley: Laura Wright canta God Save The Queen e dalla curva dei fans del Liverpool parte una solenne fischiata accompagnata dall'inno del Liverpool, "You'll never walk alone". Anche in questo caso condanna (quasi) unanime dal resto d'Inghilterra, mentre a Liverpool si tira in ballo il "malessere verso le istituzioni" e si ridacchia. Del resto, già dal 1965 la Kop (mitica curva di Anfiel Road) ha storpiato l'inno in un più casalingo "God Save Our Team", definito "cheeky" (sfacciato) dal resto della nazione.

http://www.youtube.com/watch?v=BnRj4rbHtZ8

3- Giggino ‘a Manetta alle prese con il boom di Beppe Grillo. I due si amavano, poi è stata rottura. Ora Luigi De Magistris si ritrova con l'ex amico (al quale deve pure fare le congratulazioni) che ha occupato interamente lo spazio che, nei sogni del narcisindaco, era destinato alla sua "lista civica nazionale". Il partito arancione però non decolla, mentre i grillini sono scatenati e il neosindaco di Parma Federico Pizzarotti grida: "No al termovalorizzatore!".

"Luigi - spifferano dalle parti dei vendoliani e dalla sinistra Pd - è rimasto spiazzato dalla vittoria di Beppe Grillo, e ora non sa che pesci pigliare. Se fonda il suo partito e si presenta alle politiche insieme a Pd, Sel e Idv rischia di finire intorno all'1%. Se resta fuori Grillo lo stritola. Cosa dovrebbe fare? Il sindaco di Napoli!".

4- Il post elezioni in Campania provoca Casini: al di là di chi ha vinto e chi ha perso, ecco gli spifferi dai palazzi che contano. Capitolo sinistrati: l'idea dell'inciucio con Stefano Caldoro scatena livorosissime battutacce nel Pd nei confronti del segretario regionale Enzo Amendola e del capogruppo Peppe Russo, considerati gli alfieri dell'abbraccio con il Governatore (ex?) Pdl e accusati di voler spuntare qualche poltroncina. Pronto alla battaglia il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, atteso venerdì prossimo in direzione regionale: sparerà a zero contro Caldoro e contro le "colombe" sinistrate.

Scartata da tutto il partito l'ipotesi di un allargamento della maggioranza, si annuncia una sorpresa per giovedì prossimo in consiglio: il Pd proporrà un disegno di legge regionale per nominare i dirigenti delle Asl attraverso commissioni d'esame. "Niente inciucio, niente modello Monti - rivela una fonte vicina a Amendola e Russo - e nessun allargamento della maggioranza è previsto. Siamo saldamente all'opposizione. Piuttosto, è Caldoro che cerca in tutti i modi di smarcarsi dalla parte cosentiniana del Pdl ed è in cerca di sponde. Sta a noi far esplodere fino in fondo questa contraddizione".

5- Intanto, occhi puntati sulla coppia Caltariccone - Pierfurby: se andrà in porto il progetto "melassa", con quel che resta del Pdl e dell'Udc riuniti in un unico movimento, a Napoli potrebbero cambiare molte cose. Il Piersuocero, infatti, sotto ‘o Vesuvio conta, ma tanto: dal futuro di Bagnoli alla linea dei media locali Caltagirone ha interessi importanti in ballo. Che succederebbe se Casini dovesse tornare all'ovile? Ah saperlo...

 

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