
IL "SUCCESSO" POLITICO DI NETANYAHU: AVER UNITO I PAESI ARABI (CHE ORA VOGLIONO CREARE UNA LORO "NATO") CONTRO ISRAELE - DOPO IL BOMBARDAMENTO DELLO STATO EBRAICO SU DOHA, I LEADER DEI PRINCIPALI PAESI ARABI E ISLAMICI SI SONO RIUNITI NELLA CAPITALE DEL QATAR - IL PREMIER IRACHENO SUDANI HA PROPOSTO DI FORMARE UN'ALLEANZA IN STILE "NATO" ("UN ATTACCO EQUIVALE A UN'AGGRESSIONE CONTRO TUTTI NOI") PER RISPONDERE ALLE FUTURE AGGRESSIONI - PERO' I PAESI ARABI SONO DIVISI: IL TURCO ERDOGAN PROPONE DI "STRANGOLARE ECONOMICAMENTE" LO STATO EBRAICO...
Estratto dell'articolo di Ga. Col. per "la Repubblica"
BIN SALMAN CONTRO L'ATTACCO DI ISRAELE IN QATAR
Uniti nella condanna, divisi nella risposta. I leader dei principali Paesi arabi e islamici, convocati d'urgenza dal Qatar dopo l'attacco israeliano a Doha e mentre i tank dell'Idf invadono Gaza City con una pioggia di bombe, faticano a trovare una risposta comune a quella che l'emiro del Qatar, ha definito un'aggressione «sfacciata, infida e codarda» che puntava ad assassinare «i negoziati» per il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra.
I raid sulla capitale qatarina arrivano dopo due anni di attacchi israeliani contro Beirut, Damasco, Teheran, Sana'a, Gaza che, gli occhi del Golfo, disegnano un progetto di influenza considerato una minaccia. Netanyahu coltiva la «pericolosa illusione» di voler portare «il mondo arabo sotto l'influenza di Israele», ha detto l'emiro Al Thani. [...]
La suggestione di una Nato araba accarezza i leader della regione, nove anni fa, ci aveva già provato l'egiziano al Sisi, senza successo. A rilanciarla è il premier iracheno, Muhammad Sudani: «Un attacco nemico equivale a un'aggressione contro tutti noi, serve una risposta di sicurezza collettiva alla maniera della Nato».
Nei prossimi giorni a Doha si riunirà il meccanismo di difesa congiunto dei Paesi del Golfo, «che finora però è stato una tigre di carta», spiega l'analista Andreas Krieg, «attivato solo nel 1991 contro l'Iraq, quando invase il Kuwait, e poi nel 2011 durante la primavera araba in Bahrein».
Il turco Erdogan propone di «strangolare Israele economicamente», l'egiziano al Sisi mette in guardia dalla possibilità che saltino vecchi e nuovi accordi di pace ma, oltre le intenzioni, il vertice di Doha non è riuscito a concordare misure collettive concrete, per i troppi interessi divergenti che separano emiratini e turchi, egiziani e iraniani, e per la prudenza del Golfo, ma anche dell'Egitto, nel non voler danneggiare i rapporti con l'America. [...]
Questo è stato uno dei temi discussi ieri anche nel mini-vertice parallelo che il presidente francese Macron ha tenuto in videoconferenza con l'emiro del Qatar, al Sisi e il re giordano Abdullah a margine del summit di Doha. [...]
benjamin netanyahu Bezalel Smotrich
Washington ha dato l'ok all'invasione di terra a Gaza e anche se Trump ha definito al Thani una «persona meravigliosa», un «grande alleato», il segretario di Stato dovrà chiarire al signore di Doha la reale posizione degli americani. Incluso cosa è successo la mattina del 9 settembre se è vero, come scrive Axios, che Netanyahu ha telefonato al presidente americano 50 minuti prima che si alzasse in volo il primo jet, ma nessuno lo ha fermato.
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BENJAMIN NETANYAHU - ATTACCO ALL IRAN
CACCIA F35 ISRAELIANI - BENJAMIN NETANYAHU
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