
IN REPUBBLICA CECA IL POPULISMO CI VEDE BENISSIMO – ALLE ELEZIONI TRIONFA ANDREJ BABIS, L’EX PREMIER TRUMPIANO E ANTI-UCRAINO: IL SUO PARTITO, ANO, HA OTTENUTO IL 35% E PER GOVERNARE POTREBBE ALLEARSI CON L'ULTRADESTRA – ALTISSIMA L’AFFLUENZA, CHE VOLA AL 68%: BABIS NEL 2021 FU SCONFITTO PER LO SCANDALO DEL SUO CONFLITTO D’INTERESSI (È SOPRANNOMINATO “BABISCONI”). FONDATORE DEL COLOSSO DELL’AGRICOLTURA "AGROFERT", È SOTTO PROCESSO PER AVER DIROTTATO ILLEGALMENTE FONDI EUROPEI – LA POSSIBILE ALLEANZA CON L’ULTRADESTRA E L’ASSE CON L’UNGHERESE ORBAN E LO SLOVACCO FICO, CAVALLI DI TROIA DI PUTIN IN UE… - VIDEO: LA FESTA CON "SARÀ PERCHÉ TI AMO" DEI RICCHI E POVERI
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
Andrej Babis straccia i pronostici che lo davano intorno al 30% e stravince le elezioni in Repubblica Ceca. I risultati del voto quasi definitivi per il rinnovo del parlamento danno il partito dell'oligarca populista, trumpiano e filorusso Ano al 35%, seguito dalla coalizione Spolu (Insieme) del governo uscente di Petr Fiala, distaccata di ben dodici punti al 23%. Terzo un ex alleato di Fiala, il partito di centrodestra Stan, che si piazza all'11%.
E l'affluenza sembra aver premiato l'oligarca: è al 68%, la più alta dal 1998.
Babis ha commentato «sono felice» ed è arrivato in serata al quartier generale del partito accompagnato opportunamente da un famoso brano dei Ricchi e poveri, Sara perché ti amo. L'oligarca rischia di tornare al governo - era già stato premier tra il 2017 e il 2021 - e di terremotare i rapporti di Praga con Bruxelles ma anche con i Volenterosi.
Nella selva di sigle che si sono presentate alle urne - oltre due dozzine - spicca il successo dei "Motociclisti" dell'ex premier Vaclav Klaus, che ha superato la soglia di sbarramento del 5% con il 7%. I
l partito ferocemente antiambientalista e anti-woke è uno dei papabili per un'alleanza con Babis. Importante anche il risultato di un'altra forza politica che potrebbe appoggiare il re dei fertilizzanti: l'estrema destra Spd, che incassa l'8%.
Fino a poco tempo fa Babis aveva escluso una convergenza con il partito che chiede l'uscita dalla Ue e dalla Nato, ma di recente si è tenuto più coperto. E molti temono che se si rimangiasse la sua promessa e dovesse allearsi con la Spd, Praga potrebbe ritrovarsi per la prima volta dalla fine del comunismo un partito estremista al governo.
viktor orban herbert kickl andrej babis
[…] Babis, il miliardario soprannominato "Babisconi" dal 2013, quando si comprò i due maggiori quotidiani cechi per rafforzare la sua influenza nella sfera pubblica, ha escluso categoricamente qualsiasi alleanza con i partiti che hanno governato negli ultimi 4 anni, dunque Spolu, Stan e i Pirati.
In un momento di grande tensione sul fianco orientale della Nato, Praga rischia di assumere una postura simile a quella dell'autocrate ungherese Viktor Orban e del premier autoritario slovacco Robert Fico. E i tre potrebbero ricostituire quell'asburgico fronte nero che già in passato aveva creato enormi grattacapi a Bruxelles, un trio antieuropeo che ambirebbe a frenare le iniziative di sostegno all'Ucraina - a cominciare dalla cosiddetta "Iniziativa ceca" di milioni di munizioni per Kiev - o la discussione sul Bilancio europeo e altre iniziative comuni.
KAROL NAWROCKI - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE
Se ai tre si aggiunge la Polonia strattonata a destra dalle pulsioni populiste ed euroscettiche del presidente Karol Nawrocki, il quadro si incupisce ulteriormente. Da lunedì Bruxelles rischia di aver a che fare con una riedizione della Visegrad più reazionaria.
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