
“LA FRANCIA È IN CRISI, L’EUROPA IN PERICOLO?” – I MEDIA TEDESCHI, ISPIRANDOSI AL VECCHIO ADAGIO DI METTERNICH (“QUANDO PARIGI TOSSISCE, L’EUROPA PRENDE IL RAFFREDDORE”) TEMONO L’EFFETTO CONTAGIO – PER MERZ, MACRON E’ "IL MIGLIOR COMPARE": MA UN PRESIDENTE FRANCESE INGABBIATO PUO' INDEBOLIRE UN CANCELLIERE, GIÀ POCO POPOLARE, CHE IN AUTUNNO DOVRÀ AFFRONTARE I TAGLI ALLO STATO SOCIALE? UNA FRANCIA CON PROBLEMI DI BILANCIO POTRÀ CONTRIBUIRE AL RIARMO DELL’UCRAINA? MA QUEL CHE TURBA I SONNI TEDESCHI È IL DEBITO-MONSTRE DI PARIGI DI 3.350 MILIARDI, SALITO AL 114%...
Mara Gergolet per il “Corriere della Sera” - Estratti
SELFIE DI EMMANUEL MACRON CON FRIEDRICH MERZ
La domanda che da giorni tormenta la Germania è sintetizzata bene sulla prima pagina del Tagesspiegel : «La Francia in crisi, l’Europa in pericolo?». Ed è questo il tenore di buona parte delle analisi sui giornali tedeschi: c’è il rischio di una nuova crisi dell’euro, di cui i tedeschi temono le ripercussioni, e di dover essere — stavolta davvero — chiamati in causa come garanti?
Il vecchio adagio di Metternich diceva: «Quando la Francia tossisce, l’Europa prende il raffreddore».
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I motivi di preoccupazione sono vari. Se Friedrich Merz ha trovato un buon amico in Emmanuel Macron, se come è stato scritto è il suo best buddy (miglior compare), un presidente francese ingabbiato quanto finirà per indebolire un cancelliere già poco popolare? Che per giunta, quest’autunno sarà alle prese con una difficile stagione delle riforme e dovrà affrontare i tagli allo stato sociale. In secondo luogo, una Francia con simili problemi di bilancio quanto potrà davvero contribuire al riarmo dell’Ucraina?
FRIEDRICH MERZ ACCOLTO ALL ELISEO DA EMMANUEL MACRON - FOTO LAPRESSE
Ma più delle affinità elettive, più dei limiti alla politica estera, quel che turba i sonni tedeschi — a livello di percezione popolare, almeno — è il debito-monstre di Parigi di 3.350 miliardi, salito al 114%.
Si fanno tabelle in cui si vede che nel 2000 era al 60% (per inciso, gli attuali livelli tedeschi: e questo fa correre qualche brivido, se il programma della spesa e riarmo militare dovesse uscire fuori controllo in Germania nei prossimi anni). Si ripete che oggi perfino la Grecia paga interessi più bassi della Francia, e che l’Italia è ai livelli di Parigi. E ci si chiede, come si potrà dare una sforbiciata ai conti con la situazione politica esplosiva, tra Marine Le Pen e le minacce di Bloquons tout (Blocchiamo tutto), quando invece servirebbe proprio invertire la rotta?
FRIEDRICH MERZ ACCOLTO ALL ELISEO DA EMMANUEL MACRON - FOTO LAPRESSE 2
In realtà, fior di analisti spiegano che non è imminente nessuna crisi del debito francese né rischi di contagio, elencano le virtù e la stabilità del sistema transalpino. Ma non basta per scacciare lo spettro di una seconda crisi dell’euro, o le paure di 10 anni fa, che forse non hanno mai abbandonato i tedeschi.
FRIEDRICH MERZ ACCOLTO ALL ELISEO DA EMMANUEL MACRON - FOTO LAPRESSE