FONSAI, MA ‘NDO VAI? - LIGRESTI ARRESTATI PER POSSIBILE FUGA ALLE CAYMAN - “MEGALOMANIA INCONTROLLABILE”: VAI CON I FALCON A TRE MOTORI! - PAOLO “NON VUOLE TORNARE” DALLA SVIZZERA

1 - FONSAI: GIP, SOSPETTI SU POSSIBILE FUGA LIGRESTI ALLE CAYMAN
(ANSA) - Le Isole Cayman come possibile meta di un'ipotetica trasferimento dei Ligresti: è quanto appare in una intercettazione datata ottobre 2012 e inserita nell'ordinanza del gip Silvia Salvadori. L'intercettazione riguarda una telefonata tra Fausto Marchionni (ad di Fonsai fino al 2011) e un manager della società, A.A.. Paolo Ligresti si era recato da poco in viaggio alle Cayman.

Secondo Marchionni, "senza tanta voglia di tornare" e con la consapevolezza che "lo seguiranno poi anche gli altri". "Me l'aspettavo che questi se ne andassero - dice l'ad di Fonsai rivolgendosi ad A.A. -. Anche Erbetta (direttore generale Fonsai e poi ad dopo Marchionni) mi ha fatto una battuta di quel genere lì". Basandosi su questa intercettazione, il gip scrive: "Che sussista un rischio concreto che i componenti della famiglia Ligresti decidano di allontanarsi dalla giurisdizione nazionale é opinione anche delle persone a loro vicine".

2 - MAGISTRATI, PAOLO LIGRESTI NON VUOLE TORNARE
(ANSA) - Delle sette ordinanze di custodia emanate nell'ambito dell'inchiesta Fonsai, una non ha potuto essere eseguita: quella nei confronti di Gioacchino Paolo Ligresti, che si trova in Svizzera. "Non vuole tornare - ha detto il procuratore aggiunto Vittorio Nessi -. Ma esistono convenzioni internazionali e le possibilità di soluzioni ragionevoli".

3 - PERICOLO FUGA, LIGRESTI HANNO PRELEVATO 14 MLN
(ANSA) - Il pericolo di fuga per Paolo, Giulia e Jonella Ligresti è testimoniato dal recente prelievo di circa 14 milioni da tre società lussemburghesi che fanno loro capo. Lo si legge nell'ordinanza di custodia cautelare spiccata anche nei loro confronti dal gip Silvia Salvadori. Per il giudice il pericolo è "desumibile dal possedere, ciascuno di loro, ingenti patrimoni in grado di fornire loro i mezzi necessari per lasciare il territorio nazionale e spostare il centro delle proprie attività in altri Paesi, al fine di eludere gli esiti delle indagini".

4 - PM, STIAMO VALUTANDO SEQUESTRO PATRIMONIO LIGRESTI
(ANSA) - La procura di Torino sta valutando il sequestro del patrimonio della famiglia Ligresti. Lo ha detto, rispondendo a una domanda dei cronisti, il procuratore aggiunto Vittorio Nessi. "Per la tutela dei piccoli risparmiatori - ha detto - i sequestri civilistici non sono consentiti perché occorre che ci sia almeno il rinvio a giudizio degli indagati. Si stanno valutando, invece, ulteriori possibilità per quanto riguarda il sequestro 'per equivalente' finalizzato alla confisca". Si tratta, tecnicamente, del sequestro del cosiddetto 'profitto del reato', ossia della somma che i magistrati valuteranno come ottenuta indebitamente dagli indagati.

5 - JONELLA LIGRESTI ARRESTATA IN UNA VILLA A COSTA REI
(ANSA) - A Jonella Ligresti l'ordinanza di custodia aureolare in carcere è stata notificata questa mattina in una villa a Costa Rei, sulla costa sud orientale della Sardegna, con lei, a quanto si è appreso, c'era anche una parente. La villa non è di proprietà ma era stata presa in affitto per le vacanze. Quando i militari delle Fiamme gialle del Gruppo di Cagliari e i colleghi del Nucleo di polizia tributaria di Torino sono andati a notificarle il provvedimento restrittivo, la donna è apparsa serena. Attualmente è tenuta in custodia dalla Guardia di finanza nella caserma del capoluogo sardo: sarà trasferita nel carcere di Buoncammino nelle prossime ore.

6 - LIGRESTI AI DOMICILIARI, UN VILLINO IN ZONA IPPODROMO
(ANSA) - Salvatore Ligresti è stato visto uscire questa mattina, intorno alle nove, dalla sua casa milanese in zona porta Venezia, scortato da quattro uomini, verosimilmente agenti in borghese. Lo riferiscono vicini di casa, che avrebbero visto l'ingegnere lasciare il palazzo a piedi, per poi salire sull'auto degli agenti. L'ex patron di Fonsai non è stato più visto rientrare nel palazzo.

Nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Torino i domiciliari sono fissati in via Ippodromo, zona San Siro dall'altra parte della città. Al civico indicato dall'ordinanza si trova un villino color giallo ocra. E' un complesso videosorvegliato e protetto da un muro di cinta anche con filo spinato, non lontano dallo stadio e vicinissimo all'Ippodromo. E' un quartiere di sole abitazioni, poche le persone che percorrono il marciapiede che la costeggia e nessun negozio.

7 - CASO LIGRESTI: ORDINANZA, FRATELLI HANNO RIDOTTO DI 14 MLN CAPITALE HOLDING LUSSEMBURGO
(MF-DJ)--"La concretezza del pericolo di fuga" "testimoniata anche dalla circostanza per cui, recentemente, Gioacchino Paolo Ligresti, Giulia Maria Ligresti e Jonella Ligresti hanno attuato, ciascuno, delle anomale riduzioni di capitali (da intendersi quali plausibili "prelievi" di denaro), per consistenti fondi (circa 14 mln) dalle societa' lussemburghesi (Limbo, Canoe ed Hike) loro rispettivamente riferibili".

E' quanto si legge nell'ordinanza del Gip Silvia Salvadori che ha disposto misure cautelari in capo ai tre fratelli Ligresti, al padre Salvatore oltre agli ex manager Emanuele Erbetta, Fausto Marchionni e Antonio Talarico. "Per quanto riguarda la scelta della misura cautelare da applicare" per i tre fratelli "la custodia in carcere appare l'unica adeguata a salvaguardare le esigenze cautelari" ritenendo "assolutamente necessario che sia impedito loro qualsiasi contatto con i terzi, sia di persona che a mezzo del telefono, al fine di contenere, in particolare, la loro propensione al reato e il predetto rischio di fuga, non essendo ragionevole prevedere che tali esigenze potrebbero essere salvaguardate con semplici misure prescrittive, quali il divieto di ricevere visite e di avere contatti telefonici associati agli arresti domiciliari".

"Gli indagati" prosegue l'ordinanza "seppure consapevoli del presente procedimento e di quanto gli inquirenti stavano via via accertando, non hanno dato alcun segnale collaborativo, ne' rispetto alle indagini (pur se e' un loro diritto), ne' alle proprie cariche funzionali".

"La misura in questione, per altro verso, appare del tutto proporzionata alla gravita' dei fatti in contestazione, se si considera l'entita' del falso (di poco inferiore, allo stato, a 550 mln per la sola FonSai, cui occorre aggiungere altri 280 mln per Milano Ass., falso che, ove fin da subito disvelato, avrebbe incrementato la perdita nel bilancio consolidato (di circa 900 mln) in una percentuale non inferiore al 40%, cosi' imponendo una patrimonializzazione ben superiore".

"Inoltre", si legge ancora nell'ordinanza, "il danno patito dagli azionisti di minoranza (sottoscrittori del primo aumento di capitale di 450 mln), che hanno visto la distruzione del loro investimento, nonche' la altrettanto pesante perdita di valore del titolo, incrementano la obiettiva gravita' dei fatti, in quanto conseguenza di scelte di politica aziendale spregiudicate ed asservite alle esigenze di Premafin Finanziaria".

"Sia sufficiente osservare come, ancora nel 2010 (17 maggio), siano stati distribuiti dividendi relativi all'esercizio 2009 pari a 67,5 mln, di cui 18,7 mln confluiti nelle casse della sola Premafin, e cio' in presenza di utili modesti per Fondiaria (40,2 mln nel 2009) e per Milano Ass. (13 mln nel 2009) ed in presenza di perdite nel bilancio consolidato (391,5 mln nel 2009 per FonSai e 140 mln nel 2009 per Milano Ass.).

In tale complessivo contesto, misure restrittive della liberta' personale di minor rigore appaiono palesemente inidonee ad evitare la reiterazione per il futuro di condotte analoghe, a prescindere dall'attualita' di posizioni apicali, non essendo le stesse in grado di recidere definitivamente il rapporto tra l'esercizio dell'attivita' economica e la violazione dei beni giuridici protetti dalla normativa penale, a fronte, oltretutto, dell'assenza di seri segnali di resipiscenza rispetto alla concreta gravita' del fatto (e si richiamano le considerazioni sulla elevata consistenza degli emolumenti, ininterrottamente perseguita)".

8 - CASO LIGRESTI: ORDINANZA, PERENNE RUOLO APICALE DI SALVATORE
(MF-DJ)--"La callidita' e la pervicacia nel perseguire i propri obiettivi in capo ai componenti della famiglia Ligresti, del resto, emerge dalle parole degli stessi coindagati, laddove Marchionni evidenzia il perenne ruolo apicale di Salvatore Ligresti rispetto ad ogni decisione e gli emolumenti, pure maggiori (di "700 mila euro") rispetto a quelli dello stesso amministratore delegato, che Jonella Ligresti (quale Presidente) perseguiva".

E' quanto si legge in un passaggio dell'ordinanza emessa dal gip Silvia Salvadori nella parte in cui spiega le esigenze e il trattamento cautelare, e piu' nel dettaglio dove spiega come vi fosse il pericolo di reiterazione del reato.

"I fatti sono connotati da un percorso continuativo, prolungato nel tempo, finalizzato a garantire il conseguimento a qualunque costo di risultati economici agli azionisti di riferimento, anche quando scelte di politica aziendale oculate ed ispirate a principi di buona amministrazione avrebbero consigliato opzioni diverse, prima fra tutte quella di soprassedere alla distribuzione di utili in presenza di critici risultati di esercizio, come e' accaduto per l'esercizio 2009" scrive il magistrato ricordando che "nel corso del tempo, le decisioni gestionali non hanno solamente compromesso le risorse del Gruppo fino a rendere necessari due aumenti di capitale, di importi complessivi di 1,5, miliardi di euro nell'arco di due soli esercizi, ma hanno altresi' comportato una alterazione degli strumenti finanziari, tanto da provocare una caduta vertiginosa del titolo azionario di Fondiaria-Sai, di valore superiore ai 38 euro agli inizi del 2008, ad un valore di 1,8 euro al 23 dicembre 2011, giorno del comunicato in cui veniva manifestata la necessita' di un ulteriore aumento di capitale, rispetto a quello da poco concluso (con un deprezzamento del titolo che, in un solo anno, ha superato i tre miliardi di euro)".

"E' accertato - aggiunge - che le societa' a monte della catena partecipativa di FonSai sono nel loro complesso scatole vuote, non in grado di produrre alcuna risorsa patrimoniale, nonostante gli utili perseguiti dagli azionisti di maggioranza grazie, evidentemente, al contributo del gruppo dirigente che, analogamente ben retribuito , si e' reso disponibile a favorire interessi che esulavano anche da quelli propriamente dell'ente, ma con societa' correlate riferibili a Salvatore Ligresti (cfr. operazioni immobiliari in cui i vantaggi economici non erano certo per Fondiaria-Sai spa).

Da qui, una condotta di falso in bilancio relativo all'esercizio 2010, ma e' innegabile che gia' nel bilancio 2008 si iniziano a registrare smontamenti negativi nelle riserve e che alla fine del 2008 si segnalano i primi interventi anomali sul sistema IES, che hanno, quale effetto immediato, quello di ingiustificatamente svalutare intere categorie di sinistri, non accantonate in riserva".

9 - CASO LIGRESTI: ORDINANZA, PER I LIGRESTI MEGALOMANIA INCONTROLLABILE
(MF-DJ)--Per i Ligresti il pericolo di fuga era motivato anche dalla disponibilita' di mezzi atti a farli scappare. In particolare, nelle intercettazioni contenute nell'ordinanza che ha portato alle misure cautelari, si evince come i membri della famiglia facessero un uso eccessivo e smodato dei veicoli.

In una telefonata fra un consulente, che non risulta essere indagato e Fausto Marchionni, si parla di "Manie di megalomania incontrollabili" nella gestione dei voli. "No, io non posso andare con Paolo, io vado da sola", e partiva il Falcon! "No, io con quello non..." Altro Falcon!" ricorda il consulente ricordando che "fortunatamente, e' sempre stato tutto gestito con grandissima capacita' e nulla e' mai... Pero', ora, mi possono anche chiedere: scusi, 6.000 euro l'ora, costa il Falcon! Me lo vieni a raccontare tu per quale motivo, va avanti e indietro come una trottola? Capisci?" chiede a Marchionni. E poi, commentando un passaggio in cui Marchionni ricordava che i Ligresti non prendevano il Falcon se non aveva tre motori per paura, replica "Eh.. si. Fino a ieri andavano a piedi, ora, improvvisamente, se non ha tre motori, non si va.. e quello piccolo mi da fastidio. Perche' non sto in piedi".

 

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