MATTANZARO - DELIRIO ELETTORALE A CATANZARO: IN ALCUNI SEGGI C’ERANO PIÙ SCHEDE DEGLI ELETTORI E ALCUNE PERSONE HANNO VOTATO DUE VOLTE - UNO SPOGLIO INFINITO, CONCLUSO CON L’INTERVENTO DEI VIGILI URBANI E CHE HA DECRETATO LA VITTORIA DEL SINDACO PDL ABRAMO CON UNO SCARTO DI 130 VOTI RISPETTO ALLO SFIDANTE DEL PD, SALVATORE SCALZO - ORA IL CASO FINIRÀ IN PREFETTURA E IL CENTROSINISTRA ANNUNCIA BATTAGLIA…

Mattia Feltri per "la Stampa"

E davanti ai consiglieri comunali, agli uomini di partito e ai curiosi vari che coraggiosamente bivaccavano nonostante il vento freddo, annunciando che il nuovo sindaco di Catanzaro è (per la terza volta in carriera), Sergio Abramo del centrodestra. Vittoria al 50 virgola 22, centotrenta voti in più del campione di sinistra, il ventottenne Salvatore Scalzo. Centotrenta voti su cinquantottomila votanti, s'intende, al netto dei brogli che per tre giorni e sette ore hanno inchiodato la città all'incertezza e alla baruffa.

Perché l'altro miracolo si era avverato nella tarda mattinata quando un trecento militanti del Pd - e delle liste collegate - si erano radunati davanti alla prefettura per chiedere una risposta. O meglio: un annullamento del voto e tutto da rifare, alla Gino Bartali. Il bello stupore dei catanzaresi è stato sentire i cori "voto libero / voto libero" in questo capoluogo sonnacchioso, persino poco 'ndranghetista, incline all'entusiasmo giusto per le prodezze, ultimamente rare, della squadra di calcio (che fra l'altro, proprio domenica, mentre qui si ingegnavano le migliori menti della truffa al seggio, ha ottenuto un'applauditissima promozione nella vecchia serie C1).

E infatti la piazza si riempie di cuori gonfi e occhi sognanti soltanto quando torna per il revival il leggendario Massimo Palanca, che negli anni Settanta e Ottanta divenne famoso perché sapeva fare gol direttamente da calcio d'angolo.

Ora, naturalmente, la questione delle pastette finirà in procura, che già indagava qualche esponente di centrodestra su ipotesi di voto di scambio. E finirà in una polemica che si prevede infinita poiché le truppe di Scalzo non si arrendono e annunciano battaglia per la ripetizione.

Bisogna dunque dire come tutto è cominciato. Nella notte fra lunedì e martedì, intorno alle tre, quando ogni buon cristiano si aspettava la conclusione dello spoglio, nel seggio numero 85 di Catanzaro Lido erano ancora lì a fare somme e sottrazioni. E in un clima vivace, per così dire. Domenico Petrolo, coordinatore del comitato elettorale di Scalzo, racconta oggi di aver ricevuto qualche telefonata dal suddetto seggio in cui i suoi lo avvertivano che i lavori procedevano non soltanto in ritardo (per legge debbono chiudersi in dodici ore, e lì eravamo già a tredici) ma anche secondo criteri piuttosto innovativi.

E infatti, giunto sul posto, Petrolo ha fatto una curiosa scoperta: le schede erano due più degli aventi diritto al voto. Il dibattito successivo raccontano - è stato piuttosto vivace e interrotto solamente dall'arrivo dei vigili urbani che all'alba hanno messo d'accordo tutti riempiendo un sacco di schede per portarlo alla Commissione centrale. La stessa fine l'hanno fatta, per ragioni simili, le schede del seggio 84 e del seggio 86 dove, alle quattro del mattino, sorbivano caffè caldi e picchiettavano freneticamente sulle macchinette calcolatrici.

La casistica del raggiro, per essere completi, annovera una trentina di persone che hanno votato due volte, qualche decina di schede che non sembravano proprio nuove di zecca, e il caso di tal Francesco Leone della Lista per Catanzaro (di destra), fermato dalla Digos fuori da un seggio con una notevole collezione di santini e con troppi contanti in tasca, la qual cosa ha insospettito più di un po' (anche perché l'anno scorso lo stesso Leone era stato rintracciato ancora fuori da un seggio, stavolta sotto forma di scheda elettorale col suo nome sopra e fotografata col telefonino da un elettore).

Tutte queste prodezze dovrebbero essere contenute nel verbale che il presidente della Commissione centrale, che ieri sera confermava non meglio precisate anomalie, invierà al Comune perché il Comune lo giri alla Prefettura. E pertanto pace non c'è. Perché qui l'ultimo sindaco, Michele Traversa, deputato berlusconiano, era durato sette mesi soltanto nonostante avesse vinto col 63 per cento delle preferenze, e con le liste a suo sostegno addirittura su e su, fino al 78 per cento.

Una maggioranza così ampia ma anche così frastagliata e così litigiosa (specialmente sulle solite questioni di mattone) che alla prima occasione Traversa se n'è andato ben volentieri, e cioè non appena si era stabilita l'incompatibilità fra la carica di primo cittadino e quella di parlamentare.

Non è che a destra, che qui è piuttosto forte, si siano buttati di sotto dalla disperazione. La carta l'avevano nella manica: il quarantasettenne Sergio Abramo, sindaco due volte a cavallo fra gli anni Novanta e Duemila, soprannominato "detto/fatto", con la giusta dose di ironia, visto che a anche a sinistra non è che abbiano molto da ridire su di lui. Se non che appartiene a una delle "quattro famiglie" che a Catanzaro contano, con le loro tipografie (stampavano anche le schede di Telepiù) e i loro call center da migliaia di addetti che servono Enel e Telecom, fra gli altri (qui lavorano nei call center in sei o settemila, su poco più di novantamila abitanti...).

Ma per una volta, a sinistra hanno avuto l'idea buona: richiamare da Bruxelles, dove lavorava per la Commissione Europea, il giovane Scalzo. Sconfitto con onore da Traversa lo scorso anno, Scalzo ci ha riprovato a questo giro. E' rimasto a centotrenta voti dal traguardo, dopo quattro giorni di comico delirio. Al netto dei brogli, meglio ripeterlo (e sempre che siano tutti a carico del centrodestra).

 

Salvatore Scalzosergio abramo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)