sergio mattarella meeting rimini comunione e liberazione mario draghi

PRONTI? MEETING! - TORNA (IN PRESENZA) LA KERMESSE DI COMUNIONE E “FATTURAZIONE” A RIMINI - MATTARELLA APRE CON UN COLLEGAMENTO DAL QUIRINALE IN CUI HA FATTO UN NUOVO APPELLO ALLA VACCINAZIONE - NEI PROSSIMI GIORNI SALIRANNO SUL PALCO UNDICI MINISTRI, PAOLO GENTILONI E DAVID SASSOLI, MA L’APPUNTAMENTO PIÙ ATTESO È IL CONFRONTO TRA LETTA, SALVINI, MELONI E CONTE, MARTEDÌ PROSSIMO - VIDEO: IL DISCORSO “PROFETICO” (NEL SENSO CHE PARLAVA GIÀ DA PREMIER) DI DRAGHI DELLO SCORSO ANNO

 

 

 

 

1 - MATTARELLA AL MEETING DI RIMINI: "VACCINARSI CONTRO IL COVID È UN DOVERE"

Da www.ilrestodelcarlino.it

 

SERGIO MATTARELLA IN COLLEGAMENTO AL MEETING DI RIMINI

A causa del Covid "ci siamo scoperti più fragili di quanto credevamo", ma "vaccinarsi è un dovere: la responsabilità comincia da noi. Vaccinarsi - tra i tanti esempi - è un dovere non in obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta": è un appello alla responsabilità e una citazione di papa Francesco quello con cui Sergio Mattarella ha aperto, in collegamento, il Meeting di Rimini, accolto da convinti e affettuosi applauso della platea.

 

Perché - come sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - "abbiamo compreso con maggiore chiarezza di aver bisogno del sostegno degli altri". "Abbiamo fatto esperienza del dolore, della paura, della solitudine. Ma nella comunità abbiamo trovato risorse preziose, decisive per far sì che le nostre speranze, le nostre aspirazioni non venissero sradicate e potessero ancora trovare conferma e sviluppo".

 

SERGIO MATTARELLA IN COLLEGAMENTO AL MEETING DI RIMINI 1

"Si vince insieme, si perde insieme - insiste Mattarella -. La crisi del virus lo conferma. Dovremo ancora combattere la pandemia. Ma nostra responsabilità è immaginare il domani. Sentiamo che cresce la voglia di ripartire: il motore è la fiducia che sapremo migliorarci, che riusciremo a condurre in avanti il nostro Paese".

 

Con la lettura del messaggio di Papa Francesco, Bernard Scholz ha aperto l'edizione 2021 del Meeting dell'Amicizia tra i popoli. "Caro Presidente, le porto il saluto di duemila volontari che hanno preparato questa edizione e che lavoreranno in questi giorni", lo ha saluto Scholz. 

 

SERGIO MATTARELLA IN COLLEGAMENTO AL MEETING DI RIMINI 2

"La storia ci insegna costantemente quante minacce vi siano alla libertà e quanti sacrifici sono richiesti per conquistarla - prosegue Mattarella -. Ci indica anche che si tratta di un bene indivisibile tra le donne e gli uomini di ogni Continente. Ci rendiamo conto di quanto la mancanza di libertà o la perdita di essa in altri luoghi del mondo colpisca la nostra coscienza e incida sulla comune convivenza nella sempre più integrata comunità mondiale".

 

"Avere il coraggio di dire io - sottolinea il Presidente citando il titolo dell'edizione 2021 del Meeting - richiama la necessità di rivolgersi ad altri, a uno o a tanti tu. Si tratta, anche per i credenti, della chiave del rapporto con Dio. L'io ha bisogno di avvertire la propria responsabilità e di riconoscere gli altri per comporre il noi della comunità.

 

mario draghi al meeting di rimini 2

L'io consapevole della propria responsabilità esclude l'egoismo che conduce al conflitto con altri; che illude della propria forza e rischia in realtà di precipitare nell'impotenza, nel rifiuto in definitiva anche di se stessi. Il futuro può essere costruito soltanto insieme. È l'io che riconosce il valore della diversità, del trovarsi e ritrovarsi insieme; l'io che desidera la compagnia - per usare un termine a voi caro - per diventare costruttore, di esperienze, di senso, di vita".

 

Draghi al Meeting di Comunione e liberazione

2 - MEETING DI RIMINI AL VIA CON IL CAPO DELLO STATO POI I LEADER E 11 MINISTRI

Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”

 

Il Meeting si ripresenta nella sua formula tradizionale con oratori e pubblico presenti, dopo l'edizione particolare post lockdown dello scorso anno impreziosita però dall'intervento di Mario Draghi (con un discorso che per taluni fu «profetico»), e si propone come la prima vera occasione di confronto pubblico dopo 18 mesi con quasi tutti i più importanti protagonisti della vita politica, economica, sociale e culturale.

 

mario draghi al meeting di rimini 6

Si parte oggi a mezzogiorno con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (al suo secondo intervento alla manifestazione cara al popolo ciellino) in collegamento esterno e si prosegue a spron battuto fino a mercoledì prossimo con un menù di 75 convegni, 12 mostre, 15 spettacoli.

 

ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO

L'appuntamento più atteso, perché inedito, è quello in programma martedì prossimo quando sullo stesso palco saliranno insieme Giuseppe Conte (M5S), Enrico Letta (Pd), Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (FdI), Antonio Tajani (Forza Italia) ed Ettore Rosato (Italia viva). Il titolo è da tribuna politica («Il ruolo dei partiti nella democrazia di oggi») ma l'incontro mette per la prima volta di fronte in pubblico i leader di centrosinistra e centrodestra (e di maggioranza e opposizione) ed è facile attendersi scintille, anche se il clima della kermesse riminese tende a smussare gli angoli.

maria stella gelmini

 

Ma al Meeting sono attesi anche undici ministri (da Roberto Speranza a Giancarlo Giorgetti, da Vittorio Colao a Maria Stella Gelmini, da Andrea Orlando a Enrico Giovannini), il commissario europeo Paolo Gentiloni e il presidente dell'Europarlamento David Sassoli.

 

Di spicco anche gli ospiti del fronte economico, dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi al segretario della Cisl Luigi Sbarra, a manager, imprenditori ed economisti. Al centro dei lavori ci sarà la sostenibilità, declinata nelle sue diverse forme: ambientale, energetica, tecnologica.

 

 Ma sono in programma anche focus su temi cari da sempre al Meeting quali la formazione, l'educazione, il lavoro. Il titolo della manifestazione («Il coraggio di dire io»), preso in prestito dal filosofo Kierkegaard, per gli organizzatori ha il significato di sottolineare che in un momento di grave crisi sanitaria ed economica è fondamentale che ciascuno si assuma la responsabilità di fare la propria parte per contribuire al bene comune.

 

BERNHARD SCHOLZ

Il presidente del Meeting, Bernhard Scholz, in sede di presentazione ha richiamato l'importanza di mantenere un solido ancoraggio europeo e la necessità di lasciare da parte le battaglie ideologiche per trovare punti di intesa che consentano al Paese di utilizzare i fondi del Next generation Eu per agganciare una ripresa solida e duratura.

Marta cartabia al Meeting di Comunione e liberazione mario draghi al meeting di rimini 5mario draghi al meeting di rimini 4walter ricciardi al meeting di rimini 2

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO