giuseppe conte sergio mattarella

IL MINISTRONE DEL COLLE - MATTARELLA HA CHIESTO A CONTE GARANZIE SU QUATTRO MINISTERI CHIAVE (ECONOMIA, ESTERI, INTERNO E DIFESA). PUR ESSENDO UN GOVERNO POLITICO, CI SARANNO ALCUNI RUOLI, SOPRATTUTTO QUELLO RIVESTITO OGGI DA SALVINI, DA CUI DIPENDERà LA SOPRAVVIVENZA DEL BIS-CONTE

Ugo Magri per ''la Stampa''

 

Che enorme differenza tra lo spaesato Giuseppe Conte di 14 mesi fa, quasi incredulo di trovarsi al Quirinale, e l’uomo politico sicuro di sé che intorno alle 11 si è presentato davanti alle telecamere dopo aver ricevuto l’incarico di governo. L’ex “Avvocato del popolo” si propone oggi come uomo di Stato senza etichette, la cui principale cura consisteva e consisterà nel perseguire il bene comune. Tale è la preoccupazione di mostrarsi ecumenico, che qualcuno potrebbe scambiarlo per un personaggio super partes, per una figura di garanzia diretta emanazione del capo dello Stato. Ma non è affatto così.

 

CONTE E MATTARELLA

 

Sul Colle, interpellati a riguardo, escludono che Conte abbia ricevuto ieri mattina il mandato di mettere su un governo del presidente o qualcosa di vagamente simile. Dovrà formare – confermano – un governo tutto politico, sorretto da M5S e Pd. Lo stesso presidente incaricato è stato scelto su chiara indicazione del suo partito di appartenenza, che sono i Cinque Stelle. Da dove potrebbe nascere allora l’equivoco del Conte “super partes”?

 

Un po’ dalla cura con cui l’Incaricato riecheggia temi cari a Sergio Mattarella, incominciando dal rispetto delle regole e della Costituzione; un altro po’ discende dalla propaganda di Matteo Salvini, il quale rimescola le carte sostenendo che il futuro governo sarà una specie di Monti-bis (quello sì che fu davvero un governo del presidente). «Niente di più sbagliato», assicura chi al Quirinale è di casa: il grado di coinvolgimento presidenziale sarà limitato alla leale collaborazione che sempre deve esistere tra le alte cariche della Repubblica.

giuseppe conte e mattarella all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence

 

 

Se potrà dare una mano al premier nell’interesse generale, Mattarella non si tirerà indietro, come del resto aveva fatto pure con il governo giallo-verde. Ed è chiaro che, quando si tratterà di scegliere i ministri (quattro in particolare: Economia, Esteri, Interno e Difesa), Mattarella non vorrà limitarsi a mettere la firma sotto i decreti di nomina. Corre voce ad esempio che per il Viminale vedrebbe meglio un tecnico della materia rispetto a figure politiche di primo piano. Però eserciterebbe questa sua vigilanza senza elevarsi a “Lord protettore” del governo. Insomma, il paragone col governo Monti viene giudicato del tutto fuori luogo.

 

Il “timing” della crisi

salvini conte

Filtra poco di quanto si sono confidati Mattarella e Conte nell’ora e mezza di colloquio. Si sa che il premier incaricato è consapevole delle difficoltà, ma nutre fiducia in se stesso. E che informerà il Quirinale passo passo. Oggi consulterà tutti i partiti, come richiede il galateo non scritto della Repubblica. Tra martedì e mercoledì potrebbe tornare sul Colle per sciogliere la riserva scaramantica con cui ha accettato l’incarico, e giovedì dovrebbe ripresentarsi con la nuova squadra ministeriale per la cerimonia del giuramento. Seguirebbe dibattito in Parlamento venerdì e sabato, iniziando dalla Camera. Entro la prossima settimana il nuovo governo comincerà a rimboccarsi le maniche, sempre che qualcosa non vada storto. Due le preoccupazioni.

 

 

La prima riguarda i numeri in Parlamento. Sulla carta ce ne sono in abbondanza. Per esempio al Senato la nuova coalizione dovrebbe poter contare su 173 voti comprensivi degli apporti dal gruppo Misto e dalle Autonomie. L’asticella a Palazzo Madama sta a quota 160, dunque no problem. Però corre voce che salvini potrebbe lanciare una campagna acquisti, specie tra i Cinquestelle, dunque c’è qualche apprensione. Per non parlare della votazione sulla piattaforma Rousseau che, nonostante la considerino manovrata dall’alto, potrebbe regalare sorprese.

salvini mattarella

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)