vaccino anziani

PIÙ CHE UN PROGRAMMA SEMBRA IL LIBRO DEI SOGNI - NONOSTANTE SALTAFILA, SCONTRO GOVERNO-REGIONI E CAOS ASTRAZENECA DRAGHI ALZA COMUNQUE L’ASTICELLA: 6 MILIONI DI VACCINI AGLI ANZIANI IN UN MESE - SAREBBE TUTTO PIÙ FACILE SE SI POTESSERO RIMANDARE LE SECONDE DOSI, MA L’AIFA CONTINUA A RACCOMANDARE IL RICHIAMO ENTRO 3-4 SETTIMANE - A RIMANERE FREGATI SONO I DOCENTI: IN 400 MILA ASPETTAVANO LA PRIMA INIEZIONE MA VERRANNO SCAVALCATI...

1 - IL GOVERNO ORA ACCELERA: “SEI MILIONI DI VACCINI AGLI ANZIANI IN UN MESE"

Francesco Grignetti per “La Stampa

 

vaccini

Forse non sarà l'auspicato cambio di passo del piano vaccinale. Di certo, è uno scarto. Il giorno dopo la nuova direttiva del commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è più chiaro l'indirizzo che il governo dà alle Regioni: sospendere le inoculazioni con la scuola, le forze di polizia e le forze armate; concentrare tutti gli sforzi e tutte le dosi disponibili sugli anziani, i malati più fragili e, dove non si sia ancora finito, con i sanitari in prima linea, quelli a contatto con i pazienti, e peraltro a rischio di carriera se non si vaccinassero.

 

vaccino astrazeneca

L'obiettivo è concentrare il fuoco, tanto per restare alle metafore belliche, su queste categorie più a rischio. Come aveva preannunciato due giorni fa il premier Mario Draghi. L'obiettivo di aprile e maggio sarà dunque la vaccinazione, quantomeno con la prima iniezione, di tutti gli over 80, poi i malati vulnerabili con i relativi familiari conviventi o badanti, quindi la fascia 79-70 anni, e infine la fascia 69-60 anni.

 

Lo scopo di quest'ultima modifica effettuata in corsa al piano vaccinale è ovvio: dato che questi gruppi di popolazione sono quelli che pagano di più il rischio del contagio in termini di terapie intensive e di decessi, il prossimo mese di vaccinazioni dovrà essere dedicato tutto a loro.

 

I VACCINI SARANNO FATTI ANCHE IN FARMACIA

E va da sé che se in una regione diminuiranno i morti e i ricoverati in terapia intensiva, sarà molto più semplice anche programmare le riaperture. Le prossime forniture, 3 milioni di dosi, saranno per chi rischia di più.

 

L'obiettivo di mettere in sicurezza le fasce più a rischio sarebbe ancor più facile, se le squadre di vaccinatori e le dosi - di tutti i vaccini fin qui autorizzati, compreso AstraZeneca che ormai è considerato un vaccino per anziani - fossero dedicati esclusivamente ai gruppi considerati prioritari.

 

vaccinazioni all'hotspot dell'allianz stadium di torino

C'è però il problema dei richiami: la seconda iniezione riguarderà ben 8,7 milioni di persone, epperò le forze e le dosi sono quel che sono.

 

Di qui, un certo pressing sull'Aifa perché autorizzi un lasso di tempo più lungo tra la prima e la seconda vaccinazione per chi ha avuto il Pfizer o il Moderna (non AstraZeneca, perché è già previsto il richiamo dopo 12 settimane). Se così fosse, tutte le prossime iniezioni sarebbero dedicate esclusivamente alla prima inoculazione di chi è rimasto ancora fuori.

 

vaccino astrazeneca 1

L'Aifa è possibilista, ma senza prendersi troppe responsabilità. I suoi scienziati hanno ribadito anche ieri che sarebbe meglio rispettare le indicazioni fissate dall'Oms e fatte proprie dalle case farmaceutiche: «L'intervallo ottimale tra le dosi - scrivono, in risposta a un quesito del commissario straordinario - è, rispettivamente, di 21 giorni per il vaccino Pfizer e di 28 giorni per il Moderna».

 

Si potrà comunque effettuare il richiamo in ritardo in caso di problemi organizzativi, ma «non è possibile superare in ogni caso l'intervallo di 42 giorni per entrambi».

 

VACCINI GIOVANI E ANZIANI

Il sentiero, insomma, resta strettissimo. Considerando che è prevista la consegna di 8 milioni di dosi entro la fine di aprile, secondo il ministero della Salute sarebbero 6,2 milioni le persone vaccinabili in questo mese. E se la seconda dose di Pfizer passasse a 42 giorni, allora i vaccinabili diventerebbero 2 milioni in più, cioè 8,2 milioni.

 

vaccino inoculato

Tra gli over 80 ne restano da immunizzare un milione e mezzo. Peggio di tutti hanno fatto finora Sardegna e Toscana dove gli ultraottantenni vaccinati con due dosi sono rispettivamente il 23,14% e il 27,06%. Sotto la media anche la Sicilia con il 30,99%, la Calabria con il 31,97%, l' Umbria con il 31,99%.

 

Ci sono poi cinque milioni di ultrasettantenni ancora da vaccinare. Si consideri che questa fascia d'età, molto colpita da casi mortali, allineata agli ultraottantenni che hanno beneficiato delle vaccinazioni, è stata vaccinata finora al 16% con una dose e appena al 2,3% con due dosi. Per la prima iniezione, si va dal 3,5% della Calabria al 35,8% del Veneto.

 

2 - LO STOP AI DOCENTI. SARÀ VACCINATO SOLO CHI ASPETTA LA SECONDA DOSE

Gianna Fregonara per il “Corriere della Sera

 

Stop ai vaccini agli insegnanti e al personale della scuola che ancora non hanno ricevuto la prima dose, anche se già prenotati. Prima tocca agli over 80 e alle persone fragili, poi riprenderà la programmazione anche per le categorie che erano state considerate fin qui più a rischio.

 

coronavirus - vaccinazioni all ospedale militare di baggio

Non si ferma invece la vaccinazione di chi ha già avuto una dose ed è prenotato per la seconda. È quanto prevede la circolare del generale Francesco Figliuolo che punta ad accelerare le somministrazioni di vaccino anti-Covid alle persone più vulnerabili.

 

Secondo la struttura commissariale si tratta per il mondo della scuola di un rinvio di qualche settimana - dipenderà da regione a regione - che arriva proprio nei giorni in cui ritornano in presenza 8 studenti su 10.

 

Ma qualche settimana di ritardo, visto che l'anno scolastico si chiude tra meno di due mesi, potrebbe decretare nei fatti, in alcune zone, la fine del piano vaccinale per i docenti.

 

coronavirus vaccino

Per questo le Regioni, insieme al ministero della Salute, stanno ridistribuendo le dosi - AstraZeneca non potrà più essere usato per gli under 60 - e chi ne ha a sufficienza potrebbe provare, come è intenzione, per esempio, nel Lazio, a rispettare comunque le prenotazioni già fatte.

 

Domani mattina i sindacati incontreranno il capo di gabinetto del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e lo staff del commissario Figliuolo: l'incontro era previsto per fare un po' di chiarezza sulle disposizioni di queste ultime ore.

 

vaccinazione anti covid

Infatti oltre allo stop previsto dalla circolare di venerdì, per gli insegnanti che hanno già avuto la prima dose di AstraZeneca e per i quali il piano non si ferma c'è da chiarire quali sono i potenziali rischi, visto che si tratta per lo più di donne sotto i 60 anni.

 

Per loro il nuovo piano vaccini prevede comunque la seconda dose nei tempi stabiliti e con lo stesso vaccino della prima. In questi giorni ci sono state molte disdette in tutta Italia anche tra gli insegnanti.

 

CORONAVIRUS - VACCINI AL PALAZZETTO DELLO SPORT DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO

«Speriamo che ci sia una indicazione nazionale con una specifica individuazione del personale scolastico, a partire da tutti i docenti che lavorano a stretto contatto con i bambini come nelle scuola dell'infanzia e gli adolescenti in vista di ulteriori dosi e tipologie di vaccini», chiede la segretaria della Cisl scuola Maddalena Gissi. E questa sarà la richiesta di tutti i sindacati: priorità agli anziani ma tutela anche per chi opera in condizioni di rischio.

 

coronavirus - vaccinazioni all ospedale militare di baggio 1

Su 1.493.334 persone che rientrano nella categoria del personale scolastico sono state somministrate a ieri un milione e centomila dosi secondo il contatore del ministero della Salute: si tratta per lo più di prime dosi, perché ad aver avuto la doppia puntura erano (l'ultimo dato è del 26 marzo) soltanto 5.590 prof.

 

Sono dunque ancora quasi 400 mila le persone non vaccinate. Ci sono regioni in cui quasi tutto il personale ha ricevuto almeno una dose: in Friuli Venezia Giulia sono l’88 per cento dei prenotati; in Piemonte 75 mila su 93 mila; in Emilia Romagna il 50 per cento. Ha fatto 109 mila vaccini il Lazio e 143 mila la Campania.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…