donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

“PUTIN STA GIOCANDO CON IL FUOCO” – TRUMP ALZA I TONI CON IL CREMLINO COLPEVOLE DI NON ACCETTARE LE SUE OFFERTE PER CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA E PREPARA NUOVE SANZIONI CONTRO MOSCA - IL "WALL STREET JOURNAL" DEFINISCE IL TYCOON “FRUSTRATO” DAGLI ATTACCHI LANCIATI DALLA RUSSIA CONTRO L’UCRAINA – IL CREMLINO MINACCIA BERLINO - ("FINIRA' NELLA FOSSA COME KIEV") - “NESSUNO PUÒ USARE I DRONI PER CREARE PROBLEMI QUI IN RUSSIA. SE LO FATE, SARETE PUNITI” - L’EX LEADER MEDVEDEV EVOCA “LA TERZA GUERRA MONDIALE” - LA FLOTTA RUSSA NEL MAR BALTICO STA CONDUCENDO ESERCITAZIONI CON OLTRE 20 NAVI, 25 AEREI E 3.000 SOLDATI – LE CONDIZIONI DI KIEV PER LA PACE E IL RIFIUTO DI MOSCA DI TRATTARE IN VATICANO…

Paolo Mastrolilli per la Repubblica - Estratti

 

Putin Trump

«Putin sta giocando col fuoco! ». Il presidente Trump alza i toni con l’ex amico del Cremlino, colpevole di non accettare le sue offerte per chiudere la guerra in Ucraina, mentre secondo il Wall Street Journal sta considerando nuove sanzioni secondarie contro Mosca, che potrebbero arrivare nel giro di una settimana.

 

È successo altre volte in passato che il capo della Casa Bianca abbia sfogato la sua frustrazione contro il collega russo, senza poi far seguire i fatti alle parole, ma continuando così metterebbe a rischio la sua stessa credibilità.

 

Lo scontro è cominciato ieri mattina con un avvertimento sul social Truth: «Ciò che Vladimir Putin non capisce è che se non fosse stato per me, alla Russia sarebbero già successe un sacco di cose brutte, e intendo davvero brutte. Sta giocando col fuoco! ». La Casa Bianca non ha commentato oltre, ma il Wall Street Journal ha scritto che il presidente sarebbe «frustrato» dagli attacchi lanciati dalla Russia contro l’Ucraina, come ha detto apertamente nei giorni scorsi, e dalla lentezza dei colloqui di pace. 

 

putin trump

 

(...)

Il Cremlino ha risposto con il portavoce Peskov, avvertendo che la Russia garantirà la propria sicurezza indipendentemente dalle dichiarazioni di Trump, e dal fatto che sia in corso il tentativo di avviare un processo di pace in Ucraina: «Il nostro presidente ha chiarito che nessuno può usare i droni per creare problemi qui in Russia. Se lo fate, sarete puniti». Ancora più duro è stato l’ex leader Medvedev: «Conosco una sola cosa davvero brutta: la Terza guerra mondiale».

 

LA TELEFONATA TRUMP-PUTIN VISTA DA GIANNELLI

Nello stesso tempo però Mosca ha cercato di non rompere con il capo della Casa Bianca: «Trump - ha detto il ministro degli Esteri Lavrov - è interessato alla prosecuzione dei colloqui tra Russia e Ucraina. È stata un’iniziativa sua e del presidente Putin». Quindi ha proseguito: «I più isterici nelle loro posizioni russofobe vogliono costringere gli Usa e l’attuale amministrazione ad adottare la linea conflittuale di Joe Biden, ma il presidente Trump ha già dichiarato che questa non è la sua guerra».

 

Più duro il tono usato contro il cancelliere tedesco Merz, che ha criticato il rifiuto di Mosca di negoziare in Vaticano, aggiungendo che «Putin non vuole la pace e perciò è necessario difenderci dalla minacce ».

 

Il leader tedesco intende togliere le limitazioni imposte a Kiev sull’uso delle sue armi contro il territorio russo, per difendersi meglio dalle aggressioni in corso, ma Mosca ha risposto così: «Se la Germania fornirà i missili Taurus all’Ucraina, brucerà come i fiammiferi e Berlino finirà nella fossa come Kiev». Quindi il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyansky, ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza sulle presunte «minacce alla pace e alla sicurezza internazionale» dell’Europa, ossia contro i «volenterosi» che sostengono Zelensky.

 

Non si tratta solo di parole infuocate: la flotta russa nel Mar Baltico sta conducendo esercitazioni con oltre 20 navi, 25 aerei e 3.000 soldati, mentre la Nato sta facendo altrettanto nell’isola svedese di Gotland, per rafforzare il fronte nord in caso di scontro diretto con Mosca.

MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUS

 

NEGOZIATO, VERSO IL NUOVO ROUND KIEV: ECCO LE NOSTRE CONDIZIONI

Rosalba Castelletti per la Repubblica - Estratti

 

A distanza di due settimane dai primi negoziati diretti tra Russia e Ucraina in tre anni, non c’è ancora consenso sulla sede del prossimo round di colloqui. E mancano anche i documenti di cui discutere. Kiev ha fatto la sua parte, consegnando le sue condizioni per un possibile accordo di pace, come concordato il 16 maggio a Istanbul e ribadito tre giorni dopo in una girandola di telefonate tra Donald Trump e le rispettive parti.

 

Mosca invece latita. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova si è limitata a spiegare che la Russia sta «elaborando una bozza di memorandum relativa al futuro trattato di pace » che definirà «i principi» e «i tempi » di eventuali intesa e tregue. Mentre il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha sostenuto che il processo è «complesso e, naturalmente, c’è bisogno di tempo». Una «tipica tattica dilatoria volta a evitare la responsabilità delle uccisioni e a cercare di sfuggire a sanzioni più severe », secondo il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak.

 

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

L’unico punto su cui si è sbilanciata Mosca è il sostegno alla mediazione turca. Come già il presidente russo Vladimir Putin lunedì, ieri è stato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov a ribadire «l’apprezzamento» della Russia per la disponibilità turca a ospitare un altro round di colloqui durante la conferenza stampa congiunta a Mosca con l’omologo turco Hakan Fidan che, in settimana, visiterà anche Kiev.

 

L’Ucraina avrebbe invece voluto che i prossimi colloqui si tenessero in Vaticano e ieri il cardinale Pietro Parolin, il segretario di Stato vaticano, intervistato da Vatican News, ha precisato che Papa Leone XIV «ha dato la piena disponibilità della Santa Sede a ospitare eventuali negoziati » ma per offrire «un luogo neutrale, protetto», non una «mediazione, perché una mediazione deve essere richiesta dalle parti».

TERRE DI MEZZO - MEME BY EMILIANO CARLI

 

«In ogni caso — ha concluso Parolin — non è importante dove si terrà il negoziato. Ciò che veramente importa è che questo negoziato possa finalmente iniziare, perché è urgente fermare la guerra. È urgente innanzitutto una tregua, per mettere fine alle devastazioni, alle città distrutte, ai civili che perdono la loro vita. E poi è urgente arrivare a una pace stabile, giusta e duratura, pertanto accettata e concordata da entrambe le parti».

PUTIN ZELENSKY

 

Nonostante le rassicurazioni di Parolin, l’ostilità russa resta. Venerdì scorso Lavrov aveva definito «irrealistico » e «inelegante» che due Paesi ortodossi negoziassero su suolo cattolico. 

 

(...)

Ma neppure la città svizzera rientra tra le opzioni russe. Stando ai media, le uniche alternative a Istanbul che Mosca potrebbe prendere in considerazione sarebbero Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Oman.

 

VOLODYMYR ZELENSKY - FRIEDRICH MERZ

Intanto la Russia prosegue la sua offensiva sul campo. Ieri ha preso il controllo di quattro villaggi nella regione nord-orientale ucraina di Sumy pochi giorni dopo che Putin ha ordinato di istituire una “zona cuscinetto” lungo il confine e ha rivendicato la cattura del villaggio Stara Mykolajvka nella regione orientale ucraina di Donetsk. 

 

DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN DANZANO AL CHIARO DI LUNA - FOTO CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROKdonald trump vladimir putinFRIEDRICH MERZ VOLODYMYR ZELENSKY - FRIEDRICH MERZ VLADIMIR PUTIN - DONALD TRUMP - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)