ignazio la russa sergio mattarella

LA RUSSA E' LA SECONDA CARICA DELLO STATO O IL PRIMO NEMICO DEL CAPO DELLO STATO? - "SE DOVESSI DECIDERE SOLO IO FAREI L'ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” – IGNAZIO PROVA A FAR INCAZZARE MATTARELLA: "LA COSTITUZIONE? NELLA SECONDA PARTE E’ EMENDABILE" – LA RISPOSTA ALLE SENATRICI CHE NON VOGLIONO FARSI CHIAMARE SENATORI: "IO LE HO SEMPRE CHIAMATE COSI'. CHI SONO IO PER DIRE A STEFANIA CRAXI COME DEVE PARLARE? CHE SONO LA SUA MAESTRINA? ALLORA I GIORNALISTI MASCHI MI POTREBBERO CHIEDERE DI FARSI CHIAMARE GIORNALISTO” - LE BATTUTE SU MASSIMO GIANNINI E SUL NUCLEARE A MILANO

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-stefania-craxi-non-vuole-chiamarci-39-senatrici-39-sua-378232.htm

 

 

La Russa,se dovessi decidere vorrei presidente Repubblica eletto

IGNAZIO LA RUSSA AD ATREJU

 (ANSA) "Se dovessi decidere solo io e avessi la bacchetta magica farei l'elezione diretta del presidente della Repubblica. Con le dovute cautele e contrappesi, ma lo farei". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa durante la cerimonia degli auguri con la stampa parlamentare.

 

"Poi avrei preferito il semipresidenzialismo", ma alla fine, ha aggiunto "il governo, con la ministra delle Riforme Casellati ha scelto la strada meno invasiva". "Meno di questo c'è solo lo status quo. Il che vuol dire niente elezione diretta.

 

"E gli italiani hanno dato fiducia al governo anche per questo", ha sottolineato. "Quello che a noi non piace, e dico di me prima che diventassi presidente del Senato, quando ho contribuito a fare il programma del centrodestra, è un sistema che anche chi perde le elezioni possa comunque governare". "Abbiamo avuto ottimi presidenti non eletti, ma è una situazione che non può essere presa come modello".

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno

 

La Russa, faccio gli auguri al 'nuovo' direttore de La Stampa

(ANSA) "Ah un giornalista de 'La Stampa', ha anche cambiato direttore... Ecco, fai i complimenti anche al nuovo direttore. Al nuovo però. Il vecchio non lo avevamo invitato neanche ad Atreju...". Il presidente del Senato Ignazio La Russa reagisce così quando, durante la cerimonia per gli auguri di Natale, si alza un giornalista de 'La Stampa' per fargli una domanda. "Emiliano - aggiunge riferendosi al suo portavoce Emiliano Arrigo - sta sudando ma non capisco perché...".

 

 

ignazio la russa foto di bacco

(ANSA) - "Io la chiamo senatrice, ma chi sono io per dire alla Craxi come deve parlare? Che sono la sua maestrina? Allora i giornalisti maschi mi potrebbero chiedere di farsi chiamare 'giornalisto'. Penso solo che si dovrebbe rispettare il modo in cui uno vuole farsi chiamare. Se uno vuole farsi chiamare in un modo lo si deve rispettare. Altrimenti potrei mandare una lettera a tutte le senatrici chiedendo 'come volete farvi chiamare?'".

 

Risponde così, tra il serio e l'ironico, il presidente del Senato Ignazio La Russa a chi gli chiede un commento, durante la cerimonia per gli auguri di Natale, sulla lettera che gli è stata inviata da esponenti delle opposizioni circa il "rifiuto" che sarebbe stato opposto dalla presidente della Commissione Esteri del Senato Stefania Craxi a chiamare "senatrici" alcune parlamentari donne. "Non faccio il maestrino della scuola elementare" osserva.

sergio mattarella e ignazio la russa all altare della patria 25 aprile 2023

 

 

La Russa,niente rischi libertà,II/a parte Carta emendabile

(ANSA) La nostra è una "Costituzione" che è "nata dopo la dittatura e dunque preoccupata giustamente di evitare una ripetizione di privazione della libertà". E' una Carta "bellissima nella prima parte", ma "forse emendabile oggi nella seconda" proprio perché "quel pericolo di allora io non lo vedo e credo che non ci sia".

 

Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa durante la cerimonia di auguri con la stampa parlamentare. La Russa chiarisce che a suo avviso la Carta "debba e possa essere cambiata nella seconda" parte. Interpellato su alcune sue dichiarazioni precedenti sulla riforma del premierato e sulla Carta, La Russa ha chiarito: "Può darsi che io mi sia espresso male, diciamo così. Ho detto che anche se avessimo riscritto la Costituzione uguale a quella russa del Pcus, i filosovietici - che ancora sono in Italia - ci criticherebbero".

 

 

la russa

La Russa,non contrario a nucleare ma a Milano dove la mettiamo?

 (ANSA) "Non so, a Milano dove la mettiamo? A piazza Duomo? O magari un po' più in periferia? Magari a Valle Padana...". Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, risponde ironicamente ai giornalisti, durante la cerimonia degli auguri di Natale, che gli chiedono cosa pensi di una possibile centrale nucleare realizzata a Milano. "Io non sono mai stato un antinuclearista - aggiunge -ma sono contrario all'ipocrisia. Non si può dire sono contrario al nucleare quando poi abbiamo le centrali francesi ai confini, che se succede qualcosa ci andiamo di mezzo anche noi...".

stefania craxi a in ondamassimo giannini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…