terroristi london bridge

1. SCOTLAND YARD HA RIVELATO L'IDENTITÀ DI DUE DEI TRE TERRORISTI. KHURAM BUTT, 27 ANNI PACHISTANO, E DI RACHID REDOUANE, 30 ANNI, MAROCCHINO O LIBICO, TUTTI ABITANTI A LONDRA 2. UNO DEI TRE TERRORISTI DEL LONDON BRIDGE, IL MAROCCHINO, HA VISSUTO IN IRLANDA  3. TRUMP: "QUESTO BAGNO DI SANGUE DEVE FINIRE" E "QUESTO BAGNO DI SANGUE FINIRÀ" - VIDEO

Repubblica.it

 

BUTT IN UN DOCUMENTARIO TERRORISTI LONDRABUTT IN UN DOCUMENTARIO TERRORISTI LONDRA

La polizia londinese ha fatto irruzione questa mattina in altre due abitazioni nei quartieri di Newham e Barking nella zona est della capitale in relazione all'attacco terroristico di sabato sera rivendicato dall'Isis, quando tre uomini a London Bridge hanno travolto con un furgone la folla e poi accoltellato i passanti nel vicino Borough Market, uccidendo 7 persone e ferendone 48.

 

khuram butt e rachid redouanekhuram butt e rachid redouane

Dopo la retata di ieri a Barking (due case perquisite, sei persone ancora in stato di arresto), questa mattina gli uomini dell’antiterrorismo sono intervenuti in due palazzi e alcune persone sono state prelevate per essere interrogate. 

 

Gli attentatori. Dopo giorni di silenzio Scotland Yard ha rivelato l'identità di due dei tre terroristi. Si tratta di Khuram Butt, 27 anni di origini pachistane, sposato con un figlio e residente a Barking, e di Rachid Redouane, 30 anni e anche lui di Barking, che sosteneva di essere marocchino e libico. In passato, specifica Scotland Yard, aveva assunto anche un'altra identità: si faceva chiamare Rachid Elkhdar.

buttbutt

 

L'inchiesta. Almeno uno dei tre terroristi del London Bridge ha vissuto fuori dalla Gran Bretagna. Sul suo cadavere infatti è stato trovato un documento di identità irlandese, sul quale il Garda National Immigration Bureau, l'ufficio immigrazione irlandese, sta conducendo accertamenti. Si tratterebbe del marocchino, di cui ancora non è stato diffuso il nome da Scotland Yard.

 

borough marketborough market

La notizia del passato irlandese del terrorista è stata diffusa da Rte, la rete televisiva pubblica dell'Irlanda. L'uomo dovrebbe essere sposato con una donna scozzese e pare che abbia vissuto per alcuni anni a Dublino. Non è ancora chiaro se il documento rinvenuto dall'antiterrorismo inglese sia una carta di residenza rilasciata dal dipartimento dell'immigrazione oppure una 'Eu Fam Card', il certificato che attesta l'esistenza di legami di matrimonio tra cittadini europei ed extracomunitari.

 

Da questa mattina è in corso a Dublino una riunione dei vertici di polizia nel quartier generale del Garda a Dublino. Secondo alcune indiscrezioni filtrate dal meeting, il marocchino non era nella lista dei soggetti attenzionati dall’antiterrorismo irlandese e non aveva alle spalle precedenti penali o fatti da cui se ne potesse dedurre la pericolosità.

 

attentato a londra westminster  4attentato a londra westminster 4

Il livello di allerta terrorismo in Irlanda rimane settato su 'moderato', il che significa che un attacco è possibile, ma poco probabile. "Non ci sono informazioni riguardo a specifiche minacce in Irlanda su questo tema", sottolinea in una nota il Department of Justice irlandese.

 

Non è la prima traccia che porta all’estero, questa. Ieri Repubblica ha dato conto di una transazione su Money Transfer intestata a un pakistano che potrebbe essere in qualche modo legato all’attentato di sabato sera, anche se non ci sono ulteriori conferme né sviluppi.

attentato a londra westminster  8attentato a londra westminster 8

 

butt 4butt 4

l 'terrorista della porta accanto'. Non solo: l'uomo - "padre di due bambini che aveva ingannato tutto il suo quartiere atteggiandosi a persona tranquilla, uno che giocava a pallone sul campetto vicino casa", una sorta di 'terrorista della porta accanto' - si stava però radicalizzando guardando i video su Youtube; e un suo amico lo aveva segnalato, telefonando  al numero verde dell'antiterrorismo.

TRUMP KHANTRUMP KHAN

 

 

La polizia era stata anche avvertita circa il sospetto che egli stesse radicalizzando addirittura i bambini, in un parco locale, due anni fa. Il 27enne musulmano era apparso in uno documentario televisivo lo scorso anno dedicato ai jihadisti britannici. Il Daily Mail aggiunge che non "divulga il nome" del terrorista "su richiesta della polizia, per non interferire con le indagini".

borough market 14borough market 14

 

Le vittime del massacro. Ha un nome una delle sette vittime del massacro. Si tratta della canadese Christine Archibald, 31 anni, originaria della British Columbia, trasferitasi a Londra per stare con il fidanzato. È stata la famiglia a rivelarne la morte. La sorella ha raccontato alla Cbc che Christine è morta tra le braccia del fidanzato. "È a pezzi. L'ha abbracciata e l'ha vista morire sotto gli occhi" ha detto.

 

Disperso Ignacio Echeverria, spagnolo di 39 anni. Un amico: ha affrontato uno dei terroristi armati di coltello a Borough Market, per difendere una donna che era stata ferita.

 

4114538700000578 4569638 three jihadi terrorists have been shot dead by armed police afte a 1 14965599255284114538700000578 4569638 three jihadi terrorists have been shot dead by armed police afte a 1 1496559925528

"Baricentro interno". I tre attacchi terroristici commessi da militanti islamici negli ultimi tre mesi nel Regno Unito hanno avuto "un baricentro principalmente interno" al Paese. Lo ha dichiarato la commissaria della polizia di Londra, Cressida Dick, parlando alla Bbc. La commissaria ha sottolineato che dal giorno dell'attacco a Westminster il 22 marzo, la polizia britannica ha sventato cinque attacchi terroristici, aggiungendo che dal 2013 sono stati 18 i piani scoperti per provocare "morte e distruzione". L'alto ufficiale ha rivendicato il lavoro svolto dalle forze dell'ordine con un arresto al giorno per fatti di terrorismo.

 

attentato a londra westminster  3attentato a londra westminster 3

Cressida Dick ha sottolineato che sia nei cinque attacchi sventati, sia nei tre commessi, ci sono "senza dubbio dimensioni internazionali" e su questo vengono condotte indagini, ma "la maggioranza della minaccia che affrontiamo al momento non sembra essere diretta da oltremare".

 

IL TERRORISTA DI LONDRAIL TERRORISTA DI LONDRA

"Una priorità molto alta per noi è ovviamente tentare di capire se" i tre attentatori di Londra "stessero lavorando con qualcun altro, se qualcuno fosse coinvolto nella pianificazione di questo attacco, e di scoprire il background", ha aggiunto Cressida Dick. "Stiamo lavorando molto velocemente", ha sottolineato.

 

attentato a londra westminster  5attentato a londra westminster 5

May: "Il mondo è sotto attacco". L'attacco di sabato sera non era solo contro Londra ma contro il mondo libero. Lo ha detto la premier Theresa May sottolineando le diverse nazionalità delle persone coinvolte. Il primo ministro ha ribadito che il livello di allerta anti-terrorismo resta "grave", come aveva già indicato ieri il ministro degli Interni Amber Rudd, e confermato il rafforzamento delle misure di sicurezza sui ponti di Londra con barriere a protezione dei pedoni.

 

SCONTRO TRA SADIQ KHAN E IL FIGLIO DI TRUMPSCONTRO TRA SADIQ KHAN E IL FIGLIO DI TRUMP

Nelle elezioni dell'8 giugno, ha aggiunto la premier, bisogna "scegliere una leadership e una squadra che garantisca la sicurezza" e le capacità necessarie per "negoziare la Brexit". Theresa May ha sottolineato che la nuova leadership del Paese "dovrà fare scelte coraggiose, dovrà essere chiara, forte e dovrà fare quello che va fatto" per il futuro del Regno Unito.

 

attentato a londra westminster  6attentato a londra westminster 6

Il primo ministro conservatore ha anche difeso il suo operato in termini di finanziamenti alle forze dell'ordine contro gli attacchi del leader laburista Jeremy Corbyn. "Dal 2015 in poi abbiamo protetto il complessivo budget della polizia" perché abbia le "risorse necessarie" per il contrasto al terrorismo, ha ricordato. "Il Labour, il partito di Corbyn, voleva tagliare quello stesso budget" ha aggiunto May. Inoltre "noi abbiamo dato più poteri alla polizia, perché possa affrontare sfide come quelle del terrorismo, poteri ai quali Corbyn si è sempre vantato di essere contrario".

 

attentato a londra westminster  1attentato a londra westminster 1

Come Carbyn punta il dito contro i tagli alla sicurezza il sindaco laburista della capitale britannica, Sadic Khan: "La polizia di Londra sta facendo un lavoro fantastico con le risorse che ha disposizione, ma abbiamo perso molti poliziotti a Londra con i tagli voluti dal governo", ha detto, entrando così nella polemica contro May che, da ministro dell'Interno, ha supervisionato i drastici tagli alla sicurezza che hanno tagliato di 20mila unità le forze di polizia in tutto il Paese. "Ora si parla di ulteriori tagli" che farebbero perdere altre forze sul campo in un momento in cui invece le forze di polizia "hanno bisogno di tutto il sostegno possibile, ha aggiunto Khan.

attentato a londra westminster  2attentato a londra westminster 2

 

attentato a londra westminster  7attentato a londra westminster 7

Trump: "Questo bagno di sangue finirà". Donald Trump è tornato a parlare dell'assalto al London Bridge a Londra, definendolo un "orribile attacco terroristico". Per il presidente Usa, "questo bagno di sangue deve finire" e "questo bagno di sangue finirà". E oggi torna ad attaccare su Twittercome già aveva fatto ieri, il primo cittadino di Londra: "Scusa patetica da parte del sindaco di Londra Sadiq Khan, che ha dovuto pensare rapidamente alla sua dichiarazione 'nessun motivo di essere allarmati'. I media stanno lavorando duro per vendere questa versione dei fatti", ha scritto il presidente.

 

attentato a londra westminster  10attentato a londra westminster 10

Il riferimento è alla 'non risposta' di Khan a Trump che lo aveva accusato il di sottovalutare il rischio terrorismo. Il sindaco si era detto tramite un portavoce troppo impegnato per reagire alle accuse del presidente degli Stati Uniti. Posizione ribadita anche oggi: "Nulla - si limita a commentare a suo nome un portavoce - è cambiato da ieri. Il sindaco è impegnato a occuparsi dell'attacco terroristico orribile e vile di sabato e a lavorare con la polizia, i servizi di emergenza e il governo al fine di garantire la sicurezza di Londra".

attentato a londra westminster  11attentato a londra westminster 11

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?