
SE FAMO HACKERA’ PURE DAI KOSOVARI - ARRESTATO UN 24ENNE A PRISTINA: TRUCCAVA IL SITO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI ITALIANO PER I VISTI. INTASCAVA I SOLDI DA ASPIRANTI IMMIGRATI GARANTENDO UN POSTO PER I COLLOQUI, IN TEORIA GRATUITO - LO HANNO BECCATO I CARABINIERI STANZIATI IN KOSOVO
Andrea Galli per www.corriere.it
La falla, «presente» su scala mondiale, è stata scoperta a Pristina dove nella notte tra il 7 e l’8 giugno è stato fermato un 24enne che ha hackerato il sistema informatico della Farnesina. Su segnalazione e personale attivazione dell’ambasciatore in Kosovo, i carabinieri della Msu, l’Unità che in ambito multinazionale si occupa di polizia civile e militare, hanno avviato le indagini e scoperto sia il buco nella «Rete» del ministero degli Esteri sia i traffici illeciti per ottenere un visto per l’ingresso nell’Unione europea.
I cittadini stranieri che aspirano a un visto debbono accedere (gratuitamente) su una pagina online dell’Ambasciata per ottenere il colloquio. Gli incontri hanno un limite massimo settimanale: il 24enne, di origini kosovare, aveva occupato con nomi fittizi tutte le caselle libere salvo poi, dietro il pagamento di somme variabili tra i 100 e i 400 euro, cancellare la prenotazione e «venderla» a chi ne aveva realmente bisogno. L’inchiesta è stata ora girata alla polizia di Pristina.
Non è stato facile stanare il mediatore, che dovrà rispondere sia alla giustizia kosovara sia probabilmente a quella italiana (il server è infatti a Roma): pur non risultando al momento agganci con la forte criminalità locale, aveva costruito un sistema di contatti svincolato da telefonate e semplice messaggistica, così da non essere tracciabile.
Terra ancora inquieta e punto di passaggio e radicalizzazione degli jihadisti, il Kosovo vede un ruolo molto forte della Coalizione internazionale per la garanzia dell’ordine pubblico. Una volta ottenuto il colloquio per il visto, parte una lunga procedura per l’esame delle richieste, a protezione della sicurezza. Pericoli di ingressi indesiderati e pericolosi, non dovrebbero essercene.
Ma il 24enne, forse, non era solo e l’organizzazione sarebbe ben più ramificata (le indagini continuano, si cercherebbero altre persone); una ventina a ora le persone derubate; ma quel che forse più preoccupa, a maggior ragione in questi tempi, è proprio la relativa facilità con la quale l’apparato informatico della Farnesina può essere attaccato e violato.