boris johnson

STAVOLTA LA "FESTA" L'HANNO FATTA A LUI - GIÀ SOTTO PRESSIONE PER IL PARTYGATE E L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA, IL PREMIER BRITANNICO BORIS JOHNSON SI È PRESO PURE LA MAZZATA DEL VOTO AMMINISTRATIVO: I CONSERVATORI HANNO PERSO DECINE DI SEGGI, A FAVORE DI LABURISTI, MA ANCHE LIBERALDEMOCRATICI E VERDI - L’ESITO POTREBBE AVERE RIPERCUSSIONI ANCHE A LIVELLO NAZIONALE…

1 - ELEZIONI LOCALI UK, RISULTATI PARZIALI: TORY PERDONO DECINE DI SEGGI

Da www.tg24.sky.it

 

BORIS JOHNSON 1

Diventa ogni ora più chiaro il risultato delle elezioni locali nel Regno Unito, anche se il quadro finale è ancora frammentato e sarà definitivamente certo solo tra oggi e domani in Galles, Irlanda del Nord e Scozia.

 

I conservatori fanno registrare la perdita finora di circa un terzo delle amministrazioni controllate dal 2018 e in proiezione di 200-300 seggi consiliari su quasi 2000 conquistati alle precedenti elezioni: non pochi, e tuttavia meno delle previsioni peggiori della vigilia.

 

Ne beneficiano però non solo i laburisti, ma anche di liberaldemocratici e verdi. I Lib Dem hanno probabilmente finora più ragioni per esultare: hanno conquistato numerosi seggi e un consiglio, Kingston Upon Hull (dal Labour) e hanno tenuto Richmond infliggendo una pesante sconfitta ai Tory.

 

boris johnson

I laburisti finora hanno conquistato alcune decine di seggi e tre consigli, inclusi i londinesi di Westminster (per la prima volta in assoluto) e Wandsworth (il consiglio preferito di Margaret Thatcher, storicamente conservatore) e dovrebbero aver preso il controllo anche del distretto di Barnet.

 

Elezioni Uk, occhi puntati sull'Irlanda del Nord

Il voto amministrativo a vasto raggio si è svolto ieri nel Regno Unito, dove milioni di aventi diritto, circa la metà della popolazione, sono stati chiamati alle urne per rinnovare parte dei consigli comunali dell'Inghilterra, tutti quelli della Scozia e del Galles, nonché il parlamento locale dell'Irlanda del Nord, dove la tradizionale rivalità fra unionisti protestanti del Dup e repubblicani cattolici dello Sinn Fein potrebbe dar vita a uno storico sorpasso di questi ultimi come formazione di maggioranza relativa nell'assemblea di Stormont, a Belfast.

 

boris johnson

Si è trattato di un test condizionato da molte variabili territoriali - sullo sfondo del dopo Brexit, dei contraccolpi della pandemia da Covid, dei primi effetti della sfida globale a colpi di sanzioni innescata dall'invasione russa dell'Ucraina, oltre che di numerosi problemi interni alle varie aree dell'isola - le cui ricadute rappresentano comunque un fattore di rischio nazionale per il primo ministro conservatore Boris Johnson.

 

In seguito dalle conseguenze dello scandalo Partygate sui ritrovi organizzati a Downing Street in violazione delle restrizioni anti Covid fra il 2020 e il 2021 (per uno dei quali è stato multato dalla polizia), Johnson ha affrontato l'appuntamento con la prospettiva di un risultato negativo per il partito di governo: messo sotto pressione anche dalla ripresa dell'inflazione comune a tutto l'occidente e dal caro bollette provocato dall'impennata dei costi dell'energia.

 

boris johnson

Se dovesse sfociare in una disfatta, l’esito potrebbe tornare a mettere in pericolo la leadership in casa Tory, e quindi la poltrona di premier, malgrado la ritrovata visibilità internazionale in veste di primo alleato europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

BoJo, in ogni caso, si è mostrato ieri sorridente quando è andato a votare in una Londra soleggiata - dove erano in palio tutti e 32 i Municipi circoscrizionali - con al guinzaglio il cagnolino bianco Dilyn. Stando ad alcune previsioni, il partito conservatore rischiava di perdere qualcosa come 550 seggi locali, in particolare nelle zone urbane dove colpisce di più il caro vita.

 

2 - PER BORIS IL VERDETTO DELLE URNE E I SONDAGGI DICONO DISFATTA

Erica Orsini per “il Giornale

 

Si è votato pensando allo stato delle scuole dei figli, ai trasporti pubblici e alla raccolta dei rifiuti, ma sullo sfondo è rimasta la politica nazionale con i suoi piccoli e grandi scandali. È inevitabilmente una cartina di tornasole, la tornata elettorale svoltasi ieri in 194 municipi del Regno Unito, dei quali 22 in Galles e 32 in Scozia.

 

BORIS JOHNSON

In palio, per l'Inghilterra 4.360 seggi, di cui 1.800 soltanto a Londra. Le urne si sono chiuse alle 22 ora locale e i risultati verranno resi noti tra oggi e domani. Essendo elezioni amministrative non hanno un impatto diretto sul governo, ma sul fronte politico nazionale tutti i partiti guardano alle scelte degli elettori come a un giudizio espresso anche sul loro comportamento in questi ultimi anni.

 

E l'impressione degli analisti politici del Paese è che, sia i Conservatori che i Laburisti, temano di venir puniti in egual misura anche se per ragioni diverse. Come se questa volta la gara fosse a chi perde meno, piuttosto che a chi porta a casa la vittoria.

 

Sebbene in questo voto non siano presenti molti consigli importanti e quindi risulti difficile tracciare una comparazione esatta del significato politico dei risultati, rimane evidente che nessuna delle due forze politiche ha brillato dì recente in quanto a comportamenti.

 

BORIS JOHNSON

Il Primo Ministro Boris Johnson si è fatto fotografare sorridente mentre andava a votare a Londra, accompagnato dal cane, in una giornata insolitamente soleggiata e ha ostentato una totale tranquillità dietro cui si nasconde la forte pressione a cui sia lui che il governo sono sottoposti in questi giorni a causa delle multe del Partygate e per l'aumento del costo della vita. I sondaggi nei giorni precedenti hanno dato previsioni catastrofiche, con un numero di potenziali seggi persi tra i 500 e i 750.

 

Cifre su cui anche i laburisti sono scettici, visto che fin dall'inizio hanno smorzato i toni eccessivamente trionfanti. Il loro leader Keir Starmer, accusato di non essere riuscito ad approfittare appieno della profonda crisi interna ai Conservatori, spera almeno di riuscire a recuperare parzialmente i voti persi dal suo predecessore Jeremy Corbyn nella comunità ebraica. Tra i municipi da tener d'occhio a Londra figurano Westminster, Wandsworth e Barnet.

 

boris johnson in parlamento

Gli ultimi due sono considerati tra quelli che potrebbero passare all'opposizione dopo decenni dì gestione conservatrice, mentre nel primo, dove la larga maggioranza delle preferenze di colore blu si è andata riducendo, il risultato rimane incerto.

 

boris johnson beve birra 4

In Galles il voto assume questa volta una valenza particolarmente importante poiché, a differenza che in Inghilterra dove si vota a 18 anni, per la prima volta voteranno i ragazzi tra i 16 e 17 anni e questa potrebbe rivelarsi una variabile significativa per i risultati dato che su una popolazione di 2 milioni di elettori, i teenager gallesi chiamati alle urne sono ben 70mila.

 

Da osservare con occhio ancor più attento sono anche le elezioni politiche nell'Irlanda del Nord dove si rinnova, dopo tre anni dì sospensione, l'assemblea di Stormont, ovvero il Parlamento di Belfast.

 

boris johnson 3

Per la prima volta, secondo i sondaggi, il favorito è il partito nazionalista Sinn Feinn, dopo che la Brexit ha causato una frattura irreparabile tra gli Unionisti. In caso di vittoria degli indipendentisti, il Partito Unionista Democratico ha già affermato di non voler partecipare a un governo di coalizione guidato da un Primo Ministro del Sinn Feinn. Una diatriba destinata a ripercuotersi anche sul governo Johnson ancora alle prese con l'irrisolto nodo del protocollo irlandese legato alla Brexit.

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...