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IL VATICANO SCENDE IN CAMPO CON IL SUO PROGRAMMA POLITICO! - NELLA DICHIARAZIONE “DIGNITAS INFINITA”, PAPA FRANCESCO FISSA I PUNTI DEL SUO PARTITO: CONDANNA ALL’ABORTO (“È L'UCCISIONE DELIBERATA E DIRETTA DI UN ESSERE UMANO”), DELLA TEORIA GENDER (“È PERICOLOSISSIMA”), DELLA MATERNITÀ SURROGATA (“DIVENTI DELITTO UNIVERSALE”), DELL’EUTANASIA E DEL SUICIDIO ASSISTITO (“NON SONO 'MORTE DEGNA'”), DELLA GUERRA (“BISOGNA USCIRE DALLA LOGICA DELLA LEGITTIMITÀ DELLA GUERRA”) - L’APPELLO A CONTRASTARE POVERTÀ E DISOCCUPAZIONE, A FERMARE LE VIOLENZE SULLE DONNE E AD ACCOGLIERE I MIGRANTI

S.SEDE,VIOLENZE SU DONNE SCANDALO GLOBALE,NEGANO DIGNITÀ

papa francesco alla veglia di pasqua 5

(ANSA) - "Le violenze contro le donne sono uno scandalo globale, che viene sempre di più riconosciuto. Se nelle parole si riconosce l'uguale dignità della donna, in alcuni Paesi le diseguaglianze tra donne e uomini sono gravissime ed anche nei Paesi maggiormente sviluppati e democratici la realtà sociale concreta testimonia il fatto che spesso non si riconosce alle donne la stessa dignità degli uomini". Lo afferma il Dicastero vaticano per la Dottrina della fede nella Dichiarazione 'Dignitas infinita' circa la dignità umana.

 

VIOLENZA SESSUALE

Papa Francesco, si legge nel documento, evidenzia questo fatto quando afferma che "l'organizzazione delle società in tutto il mondo è ancora lontana dal rispecchiare con chiarezza che le donne hanno esattamente la stessa dignità e identici diritti degli uomini. A parole si affermano certe cose, ma le decisioni e la realtà gridano un altro messaggio". Ed è un fatto che "doppiamente povere sono le donne che soffrono situazioni di esclusione, maltrattamento e violenza, perché spesso si trovano con minori possibilità di difendere i loro diritti". […]

 

In questo orizzonte di violenza contro le donne, "non si condannerà mai a sufficienza il fenomeno del femminicidio. Su questo fronte l'impegno dell'intera comunità internazionale deve essere compatto e concreto, come ha ribadito Papa Francesco […]

 

papa francesco durante la messa della domenica delle palme 3

S.SEDE RIBADISCE, MAGISTERO CHIESA SEMPRE CONDANNATO ABORTO

(ANSA) - La Chiesa non cessa di ricordare che "la dignità di ogni essere umano ha un carattere intrinseco e vale dal momento del suo concepimento fino alla sua morte naturale". Sulla base di questo valore intangibile della vita umana, il magistero ecclesiale si è sempre pronunciato contro l'aborto.

 

Lo ricorda il Dicastero per la Dottrina della fede nella Dichiarazione 'Dignitas infinita'. Al riguardo scrive san Giovanni Paolo II: "fra tutti i delitti che l'uomo può compiere contro la vita, l'aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile. […] Ma oggi, nella coscienza di molti, la percezione della sua gravità è andata progressivamente oscurandosi. L'accettazione dell'aborto nella mentalità, nel costume e nella stessa legge è segno eloquente di una pericolosissima crisi del senso morale, che diventa sempre più incapace di distinguere tra il bene e il male, persino quando è in gioco il diritto fondamentale alla vita. […]".

aborto

 

Proprio nel caso dell'aborto si registra la diffusione di una terminologia ambigua, come quella di "interruzione della gravidanza", […] ma "nessuna parola vale a cambiare la realtà delle cose: l'aborto procurato è l'uccisione deliberata e diretta, comunque venga attuata, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita". […]

 

S.SEDE,RISPETTARE I GAY MA TEORIA GENDER PERICOLOSISSIMA

(ANSA) - La Chiesa ribadisce che "ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare 'ogni marchio di ingiusta discriminazione' e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza". Nello stesso tempo evidenzia "le decise criticità presenti nella teoria del gender", che come ha detto papa Francesco "è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali". Così l'ex Sant'Uffizio nella Dichiarazione 'Dignitas infinita'.

papa francesco durante la messa della domenica delle palme 7

 

In merito alla teoria del gender, "sulla cui consistenza scientifica molte sono le discussioni nella comunità degli esperti", la Chiesa ricorda che "la vita umana, in tutte le sue componenti, fisiche e spirituali, è un dono di Dio, che va accolto con gratitudine e posto a servizio del bene. Voler disporre di sé, così come prescrive la teoria del gender, indipendentemente da questa verità basilare della vita umana come dono, non significa altro che cedere all'antichissima tentazione dell'essere umano che si fa Dio".

 

Un secondo rilievo è che essa "vuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri viventi: quella sessuale", "la fonte di quel miracolo che mai smette di sorprenderci che è l'arrivo di nuovi esseri al mondo". In questo senso, "il rispetto del proprio corpo e di quello degli altri è essenziale davanti al proliferare ed alle pretese di nuovi diritti avanzate dalla teoria del gender". Tale ideologia "prospetta una società senza differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia".

 

Diventa così inaccettabile che "alcune ideologie di questo tipo, che pretendono di rispondere a certe aspirazioni a volte comprensibili, cerchino di imporsi come un pensiero unico che determini anche l'educazione dei bambini". Sono, dunque, da respingere "tutti quei tentativi che oscurano il riferimento all'ineliminabile differenza sessuale fra uomo e donna". 'Dignitas infinita' si esprime anche sul cambio di sesso, spiegando che "qualsiasi intervento di cambio di sesso, di norma, rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento". […]

 

coppie gay davanti a san pietro

S.SEDE, MATERNITÀ SURROGATA DIVENTI DELITTO UNIVERSALE

(ANSA) - La Chiesa prende posizione contro la pratica della maternità surrogata, "attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto". Così l'ex Sant'Uffizio in 'Dignitas infinita', citando papa Francesco: "ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. A

 

l riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l'oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica".

 

PAPA FRANCESCO

Il bambino ha perciò il diritto […] di avere un'origine pienamente umana e non artificialmente indotta, e di ricevere il dono di una vita che manifesti, nello stesso tempo, la dignità di chi dona e di chi riceve. […] il legittimo desiderio di avere un figlio non può essere trasformato in un "diritto al figlio" che non rispetta la dignità del figlio stesso come destinatario del dono gratuito della vita. […]

 

S.SEDE, ABUSI SESSUALI SERIO OSTACOLO A MISSIONE CHIESA

(ANSA) - "[…] ogni abuso sessuale lascia profonde cicatrici nel cuore di chi lo subisce: costui si sente, infatti, ferito nella sua dignità umana. Si tratta di 'sofferenze che possono durare tutta la vita e a cui nessun pentimento può porre rimedio. Tale fenomeno è diffuso nella società, tocca anche la Chiesa e rappresenta un serio ostacolo alla sua missione'. Da qui l'impegno che essa non cessa di esercitare per porre fine ad ogni tipo di abuso, iniziando dal suo interno". Così il Dicastero per la Dottrina della fede nella Dichiarazione 'Dignitas infinita'.

 

una coppia gay in piazza san pietro

S.SEDE, ANCHE LA 'VIOLENZA DIGITALE' LEDE LA DIGNITÀ UMANA

(ANSA) - L'elenco delle "gravi violazioni" della dignità umana contenuto nella Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della fede 'Dignitas infinita' si completa con la "violenza digitale", e cita le "nuove forme di violenza che si diffondono attraverso i social media, ad esempio il cyberbullismo" e la "diffusione della pornografia e di sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d'azzardo" sul web. […]

 

S.SEDE,EUTANASIA E SUICIDIO ASSISTITO NON SONO 'MORTE DEGNA'

(ANSA) - Esiste un caso particolare di violazione della dignità umana, che è più silenzioso ma che sta guadagnando molto terreno, avverte il Dicastero per la Dottrina della fede nella Dichiarazione 'Dignitas infinita'. Presenta la peculiarità di utilizzare un concetto errato di dignità umana per rivolgerlo contro la vita stessa. Tale confusione, molto comune oggi, viene alla luce quando si parla di eutanasia.

 

MATERNITA' SURROGATA

Ad esempio, le leggi che riconoscono la possibilità dell'eutanasia o del suicidio assistito si designano a volte come "leggi di morte degna" ("death with dignity acts"). È assai diffusa l'idea che l'eutanasia o il suicidio assistito siano coerenti con il rispetto della dignità della persona umana. Certamente, spiega il documento, la dignità del malato in condizioni critiche o terminali chiede a tutti sforzi adeguati e necessari per alleviare la sua sofferenza tramite opportune cure palliative ed evitando ogni accanimento terapeutico o intervento sproporzionato. Ma un tale sforzo è "del tutto diverso, distinto, anzi contrario alla decisione di eliminare la propria o la vita altrui sotto il peso della sofferenza".

 

PAPA FRANCESCO TRE GIORNI PRIMA DI ESSERE ELETTO PAPA

La vita umana, anche nella condizione dolente, "è portatrice di una dignità che va sempre rispettata, che non può essere perduta ed il cui rispetto rimane incondizionato". Non esistono infatti condizioni mancando le quali la vita umana smette di essere degnamente tale e perciò può essere soppressa: "la vita ha la medesima dignità e lo stesso valore per ciascuno: il rispetto della vita dell'altro è lo stesso che si deve verso la propria esistenza".

 

Aiutare il suicida a togliersi la vita è, pertanto, "un'oggettiva offesa contro la dignità della persona che lo chiede, anche se si compisse così un suo desiderio": «dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocare la morte o aiutare qualsiasi forma di suicidio. Va sempre privilegiato il diritto alla cura e alla cura per tutti, affinché i più deboli, in particolare gli anziani e i malati, non siano mai scartati. La vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata. E questo principio etico riguarda tutti, non solo i cristiani o i credenti".

 

S.SEDE, POVERTÀ ESTREMA NEGA DIGNITÀ DI TANTI ESSERI UMANI

suore 1

(ANSA) - "Uno dei fenomeni che contribuisce considerevolmente a negare la dignità di tanti esseri umani è la povertà estrema, legata all'ineguale distribuzione della ricchezza". Lo afferma la Dichiarazione del Dicastero vaticano per la Dottrina della fede 'Dignitas infinita' circa la dignità umana. […] Nei Paesi ricchi nuove categorie sociali si impoveriscono e nascono nuove povertà.

 

In aree più povere alcuni gruppi godono di una sorta di supersviluppo dissipatore e consumistico che contrasta in modo inaccettabile con perduranti situazioni di miseria disumanizzante. Continua 'lo scandalo di disuguaglianze clamorose'", dove la dignità dei poveri viene doppiamente negata, sia per la mancanza di risorse a disposizione per soddisfare i loro bisogni primari, sia per l'indifferenza con cui sono trattati da coloro che vivono accanto a loro. Con Papa Francesco si deve pertanto concludere che "è aumentata la ricchezza, ma senza equità, e così ciò che accade è che 'nascono nuove povertà'. Quando si dice che il mondo moderno ha ridotto la povertà, lo si fa misurandola con criteri di altre epoche non paragonabili con la realtà attuale".

 

suore 2

Di conseguenza, la povertà si diffonde "in molti modi, come nell'ossessione di ridurre i costi del lavoro, senza rendersi conto delle gravi conseguenze che ciò provoca, perché la disoccupazione che si produce ha come effetto diretto di allargare i confini della povertà". Tra questi "effetti distruttori dell'Impero del denaro", si deve riconoscere che "non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro e della dignità del lavoro". […]

 

S.SEDE, NESSUNA GUERRA VALE LA PERDITA ANCHE DI UNA SOLA VITA

PAPA FRANCESCO

(ANSA) - "Nessuna guerra vale le lacrime di una madre che ha visto suo figlio mutilato o morto; nessuna guerra vale la perdita della vita, fosse anche di una sola persona umana, essere sacro, creato a immagine e somiglianza del creatore; nessuna guerra vale l'avvelenamento della nostra Casa Comune; e nessuna guerra vale la disperazione di quanti sono costretti a lasciare la loro patria e vengono privati, da un momento all'altro, della loro casa e di tutti i legami familiari, amicali, sociali e culturali che sono stati costruiti, a volte attraverso generazioni".

 

La Dichiarazione dell'ex Sant'Uffizio 'Dignitas infinita' mutua le parole di papa Francesco per affermare che "un'altra tragedia che nega la dignità umana è il portarsi della guerra, oggi come in ogni tempo: 'guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali e religiosi, e tanti soprusi contro la dignità umana […] vanno 'moltiplicandosi dolorosamente in molte regioni del mondo, tanto da assumere le fattezze di quella che si potrebbe chiamare una 'terza guerra mondiale a pezzi'". […]

pedofilia

 

Papa Francesco sottolinea […] che "non possiamo più pensare alla guerra come soluzione. Davanti a tale realtà, oggi è molto difficile sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile 'guerra giusta'. Mai più la guerra!". Poiché l'umanità ricade spesso negli stessi errori del passato, "per costruire la pace è necessario uscire dalla logica della legittimità della guerra". […]

 

sinodo 2

S.SEDE,DIRITTI INVIOLABILI MIGRANTI,TRATTA CRIMINE VERSO UMANITÀ

(ANSA) - "I migranti sono tra le prime vittime delle molteplici forme di povertà. Non solo la loro dignità viene negata nei loro Paesi, quanto la loro stessa vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi", dice la Dichiarazione dell'ex Sant'Uffizio 'Dignitas infinita' circa la dignità umana. Una volta poi che sono arrivati in Paesi che dovrebbero essere in grado di accoglierli, "vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro, e si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona […]

 

suore

Non si dirà mai che non sono umani, però in pratica, con le decisioni e il modo di trattarli, si manifesta che li si considera di minor valore, meno importanti, meno umani". […] La loro accoglienza è un modo importante e significativo di difendere "l'inalienabile dignità di ogni persona umana al di là dell'origine, del colore o della religione". La tratta delle persone umane deve anch'essa venire annoverata quale violazione grave della dignità umana. […]

pedofilia 3

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