
CADE UN ALTRO BALUARDO DI CIVILTÀ NELLA GUERRA IN UCRAINA: KIEV SI RITIRA DALLA CONVENZIONE DI OTTAWA, IL TRATTATO INTERNAZIONALE CHE PROIBISCE L'USO DI MINE ANTIUOMO - LA MOSSA DI ZELENSKY, CHE SEGUE QUELLA ANALOGA DI FINLANDIA, LETTONIA, LITUANIA, ESTONIA E POLONIA, È IN FUNZIONE ANTI RUSSIA. ORA ANCHE LE FORZE UCRAINE POTRANNO USARE LE MINE ANTIUOMO - IL DIVIETO ADOTTATO NEL 1997 A OTTAWA ERA STATO UNA GRANDE CONQUISTA PER EVITARE LE MUTILAZIONI E LE MORTI DI CIVILI ANCHE ANNI DOPO LA FINE DEI CONFLITTI…
Paolo Brera per repubblica.it - Estratti
Cade un altro baluardo di civiltà nella guerra in Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto che rende effettiva la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale sul ritiro di Kiev dalla Convenzione di Ottawa, il trattato internazionale che proibisce l'uso, lo stoccaggio e la produzione di mine antiuomo. Via libera, dunque, a sotterrare mine per decimare i nemici di oggi, e i civili di domani.
La notizia è stata diffusa dal deputato Roman Kostenko. La Convenzione è stata adottata il 18 settembre 1997, e l’Ucraina ne è diventata membro nel 1999, con successiva ratifica da parte della Verkhovna Rada solo nel maggio 2005. Le più grandi potenze al mondo in realtà non hanno mai aderito alla Convenzione: Stati Uniti e Cina, Russia, India e Pakistan, tutte potenze atomiche, non sono membri della convenzione.
Ma anziché correre in direzione del progresso umano, il mondo procede in direzione opposta in nome di una presunta necessità di difesa: ritenendo di essere minacciati dalla Russia hanno già fatto un passo indietro diversi altri Paesi, e altri ancora sono in marcia per uscire dalla Convenzione. Giovedì scorso la camera bassa del Parlamento polacco, il Sejm, ha promosso il disegno di legge sul ritiro dalla Convenzione. A metà giugno aveva fatto lo stesso anche il Parlamento finlandese, e a inizio maggio quello lituano.
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
Non è chiaro se occorra un passaggio parlamentare alla Verkhovna Rada, come sostiene Kostenko, per chiudere la procedura politica varando il decreto di Zelensky. Il quale specifica in realtà che l’attuazione è affidata al ‘Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa’ che a sua volta impegna il Consiglio dei ministri senza alcun passaggio menzionato alla Rada, il Parlamento ucraino.
In ogni caso, il dado è tratto: le forze ucraine potranno usare le mine antiuomo diffondendo nel territorio controllato, cioè quasi interamente nella stessa Ucraina, un’arma che resterà micidiale per i civili anche alla fine della guerra, quando il buon senso riuscirà a prevalere sulla logica marziale.
La Convenzione di Ottawa era nata proprio per vietare l’uso di armi che restano devastanti per generazioni. Ma la guerra sempre più aspra e l’offensiva russa d’estate sta mettendo sotto pressione grandi estensioni della linea del fronte sia nel Nord, nella zona di Sumy e Kharkiv; che a Est e soprattutto nel Sudest, dove si concentra la forte spinta delle ultime settimane con la conquista del gigantesco giacimento di litio di Shevchenko.
Per giustificare la decisione il ministero degli Esteri ucraino sostiene che occorreva garantire la massima priorità alla sicurezza dei cittadini e alla difesa dello Stato, ricordando che la Russia “ha fatto ampio uso di mine antiuomo dal 2014, non essendo parte della convenzione”.
VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK
VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN
mine anti uomo
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