amadeus chissa chi e

POSTA - CARO DAGO, CON GLI ASCOLTI DEL PROGRAMMA (RAFFERMO) DI AMADEUS SU LA 9 AL DI SOTTO DEL 3% LA RETE PENSA A UN CAMBIO DI NOME DELLA TRASMISSIONE DA "CHISSA' CHI E' " A "CHISSA' SE CI GUARDANO" – SUL CASO BARBARA D’URSO, MI SENTO DI DIRE CHE UNA SIGNORA DI 67 ANNI POSSA ANCHE RITIRARSI E LASCIARE SPAZIO AD ALTRE. FORSE PRIMA DI LAMENTARSI CHE L'ITALIA NON SIA UN PAESE PER GIOVANI DOVREMMO DAVVERO LASCIARE SPAZIO PROPRIO A QUESTI FANTOMATICI GIOVANI…

Riceviamo e pubblichiamo:

 

chissa chi e amadeus 5

Lettera 1

Caro Dago,  poveretti! Sul "Nove" con Amadeus pensavano di aver acquisito gli spettatori di Sanremo. Invece si ritrovano con quelli della sagra del caciocavallo.

SdA

 

Lettera 2

Caro Dago , con gli ascolti del programma ( raffermo ) di amadeus su la 9 al di sotto del 3 % ( ma fazio dice che ci vuole pazienza e poi aumenteranno anche al 3,2 ) la rete pensa a un cambio di nome della trasmissione da " chissa' chi e' " a " chissa' se ci guardano "

Marco di Gessate

 

bruno vespa 3

Lettera 3

Caro Dago allora la Cancel Culture ha colpito pure Bruno Vespa e cancellato i 30 anni di Porta a Porta sui 70 della RAI....

Amandolfo

 

Lettera 4

Caro Dago

manifestare per la pace con la guerriglia. Mah…

Saluti, Usbergo

 

Lettera 5

Caro Dago,  poveretti! Sul "Nove" con Amadeus pensavano di aver acquisito gli spettatori di Sanremo. Invece si ritrovano con quelli della sagra del caciocavallo.

SdA

 

Lettera6

PAPA FRANCESCO

Caro Dago, 7 ottobre, Papa Francesco: "Un anno fa è divampata la miccia dell'odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra". Con tutto il rispetto, nemmeno "Lassù" si sta facendo un granché in tal senso: distratti dallo smartphone?

Gian Morassi

 

Lettera 7

Caro Dago, anniversario «7 Ottobre»: "Israele prima o poi pagherà il prezzo di questo genocidio che sta portando avanti da un anno". Erdogan assassino prezzo-Nato?

Frankie 

 

Gilles Kepel

Lettera 8

Dago Drago,

Gilles Kepel racconta che alcuni settori dei pasdaran auspicano un Gorbaciov iraniano. Delle due l'una: o il politologo è ignorante o codesti pasdaran sono dementi. Un Gorbaciov a Teheran segnerebbe la fine dell'Iran, così come quello sovietico distrusse l'Urss.

Giancarlo Lehner

 

Lettera 9

Caro Dago, finalmente anche la Boschi ha tirato fuori le unghie per graffiare a modo l'ex avvocato del popolo tale Conte. Lo ha messo a posto con pochi giudizi taglienti e appropriati.

 

MARIA ELENA BOSCHI - ELLY SCHLEIN

L'unica cosa che noto da parte del famoso campo largo (o minato o camposanto...) è la totale assenza di una semplice analisi per spiegare l'atteggiamento del Conte, ovvero lui vorrebbe ancora essere indicato come "candidato premier" forse per replicare le sue sciagurate iniziative; i decreti Salvini, il RDC, il Superbonus...le peggio cose degli ultimi dieci anni...poi con il suo misero 10% dove vuole andare lo sa solo lui.

FB

 

Lettera 10

Dago Professor,

si studia il modo di frenare il mercato dei diplomi farlocchi made in istituti privati. Il barone Tajani propone la cittadinanza ex post 10 anni di frequenza scolastica. Per avere una licenza, un diploma immagino.

 

Facesse un giretto presso le aule delle elementari e delle medie pubbliche. Vedrebbe la realtà dei figli di forensi che soffrono e che abbandonano in altissima percentuale. Sia le famiglie che la Scuola non sono in grado di aiutarlli. Impossibile, per tutti, completare con successo l' excursus studiorum decennale per  ottenere " il diritto alla nazionalità " .

FORZA SCAFISTA - MEME BY VUKIC

- peprig –

 

Lettera 11

Egregio Dago

Per recuperare un po' di quattrini per affrontare la finanziaria senza essere ingiusti, potrebbero tassare i dipendenti di buona parte delle quasi ventunomila PA assunti negli ultimi venti anni perché amici, parenti o sostenitori dei vari politici che affliggono questo ridicolo paese. Sono i loro stipendi che gravano sull'enorme debito pubblico e in più non fanno un beneamato.

Cordialità

Sanvic

 

Lettera 12

Caro Dago,

Elly Schlein a favore della patrimoniale: "tanto guadagni, tanto paghi". Sarebbe da ricordare alla cara signora e tutta la sua accolita che un conto è il guadagno, un conto il patrimonio.

 

barbara durso ballerina per una notte a ballando con le stelle 2

Mettere una patrimoniale significa spostare la pressione fiscale da chi guadagna - lavoratori dipendenti, autonomi, reddite finanziarie - a chi il patrimonio lo detiene, magari accumulato perché da generazioni evade le tasse. Un lapsus che dimostra per la milionesima volta quali interessi tutela il PD.

Ossequi

A.Francesco

 

Lettera 13

Caro Dago,

 

posso dire che non capisco la faida della D'Urso e il mondo proletario simil chic di Twitter che pure la difende? E' stata una professionista pagata (tanti) soldi per fare il suo lavoro. Si chiama lavorare: lei ha ricevuto soldi e l'azienda l'ha pagata per un servizio.

 

barbara durso ballerina per una notte a ballando con le stelle 5

Morto il datore di lavoro, lei si è prestata ad un siparietto (stupido) che ha fatto arrabbiare gli eredi (che probabilmente già non l'amavano). Ma cosa vuole ancora? Ha sbagliato lei. Unica volta che mi trovo d'accordo con PierDudi.

 

Mi sento anche di dire che una signora di 67 anni possa anche ritirarsi e lasciare spazio ad altre. L'unica cosa positiva di Amadeus trasferitosi sul 9 è che hanno lasciato un conduttore giovane (altra domanda se fosse il più qualificato De Martino). Forse prima di lamentarsi che l'Italia non sia un paese per giovani dovremmo davvero lasciare spazio proprio a questi fantomatici giovani.

 

Saluti ai siparietti stupidi,

Lisa

 

Lettera 14

FRANCESCA PASCALE - FOTO LAPRESSE - 3

Sarebbe dura trangugiare tutte le cose che compaiono qui con la benedizione di Dagospino e non poter replicare perché chi dissente viene silenziato. Ma ho fiducia che Dagospino pubblichi una cosetta come questa che sembra marginale ma invece è significativa.

 

Tale Pascale - il cui comportamento per noi cattolici è da considerare senza dubbio alcuno orribile in quanto contrario ai valori cattolici - viene alla ribalta quale frutto diabolico del defunto Berlusconi, il quale ha rappresentato un disastro totale per la politica italiana pur essendo uno capace e furbo in ambito imprenditoriale.

pascale berlusconi

 

Il fatto grave non è la Pascale in se’ essendo ben poca cosa in tutti i sensi, ricordandone anche gli esordi calippari. Il fatto grave è che - come giustamente mette in rilievo Dagospino - ci siano i due fratelli berlusconcini che la usano per fare politica. Proprio come il genitore sceso in campo per salvare le sue aziende e poi diventato statista planetario. Per non parlare delle Tv e della stampa italiota che ha messo in piedi una vera campagna mediatica senza risparmio di mezzi e spudoratezza per attaccare Meloni, Salvini e perché no Taiani!

Che spettacolo la politica e la stampa italiana !

Luciano

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?