1- ALDO GRASSO: \"IL DOLORE COME SHOW, LA SOFFERENZA COME OSCENO LIEVITO DELL’ASCOLTO. OGNI VOLTA, IL LUOGO DELLA TRAGEDIA SI TRASFORMA IN UN ENORME SET TELEVISIVO, CON IL FONDATO RISCHIO CHE IL DOLORE DECLINI IN SPETTACOLO (PERCHÉ LA MADRE ERA IN TV, AVEVA SOLO LA SCIARELLI CUI CHIEDERE SOCCORSO?) - 2- CARLO FRECCERO: “È ASSURDO CHE FEDERICA SIA MESSA ALLA GOGNA. SEMMAI È IL CONTRARIO: BISOGNEREBBE PROCESSARE I GIUDICI E I CARABINIERI PER QUELLO CHE LORO NON HANNO FATTO - LA MADRE DI SARAH NON È STATA STRUMENTALIZZATA. SEMMAI LA SCIARELLI È UNO DEI POCHI STRUMENTI CHE UNA MADRE PROLETARIA HA PER FARE PRESSIONI SULLE ISTITUZIONI. PER ESSERE ASCOLTATA. E INFATTI COSÌ È STATO\"

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1- DAL POZZO DI VERMICINO AL DELITTO DI AVETRANA: SI PUÒ STACCARE LA SPINA DALL\'ORRORE?
Aldo Grasso per il Corriere della Sera

WoodcockWoodcock e SciarelliALDOALDO GRASSO

Ieri, mentre si celebravano i funerali della povera Sarah, al Corriere sono continuate a giungere centinaia di mail di protesta sul programma «Chi l\'ha visto?», sull\'opportunità di annunciare in diretta alla madre la morte atroce della figlia. Le proteste contro la trasmissione continuano da giorni. Ogni volta per esprimere sdegno e rabbia, come se una moviola potesse far tornare indietro il tempo e una mano soccorrevole spegnere quella telecamera.

SarahSarah Scazzi

Passata la commozione e superato lo shock, dobbiamo provare a ragionare a mente fredda. Certo, la trasmissione poteva essere interrotta e la regia evitare di indugiare sul volto pietrificato della madre, ma in simili situazioni è ancora possibile staccare la spina?

Spenta la telecamera di un programma dedicato alle persone scomparse, siamo sicuri che non sarebbe rimasta accesa quella di una tv locale? I media non sono più soltanto strumenti del comunicare, ma rappresentano un nuovo ambiente in cui viviamo, nuotiamo galleggiamo. Interrotto «Chi l\'ha visto?», forse noi oggi inseguiremmo sul web quello stesso volto pietrificato, ripreso magari da un telefonino.

FEDERICAFEDERICA SCIARELLI a chi lha visto LaLa madre di Sarah Scazzi apprende dalla Sciarelli della morte della figlia

Nel 1981 è successa la terribile tragedia di Vermicino, un\'atroce, lunga diretta sull\'agonia di un bambino sprofondato in un pozzo. Vermicino è stato un punto di non ritorno, una di quelle strade dannate e assurde che l\'umanità ogni tanto imbocca e dalla quale non sa più tornare indietro. Con Vermicino qualcosa si è spezzato per sempre. Da allora, tutti i canali hanno alimentato il filone orrorifico, a stento mascherandolo: il dolore come show, la sofferenza come osceno lievito dell\'ascolto. Ogni volta, il luogo della tragedia si trasforma in un enorme set televisivo, con il fondato rischio che il dolore declini in spettacolo. Un fremito sembra anzi scuotere gli astanti, parenti e amici (perché la madre era in tv, aveva solo la Sciarelli cui chiedere soccorso?).

Ma «l\'effetto Vermicino» riguarda solo l\'Italia o è così in tutto il mondo? Qualche anno dopo, era il maggio del 1985, a Bruxelles Juventus e Liverpool si giocavano la finale della Coppa dei campioni. Ebbene, quella sera, allo stadio Heysel, rimasero uccise 39 persone (più 580 feriti): l\'infausta serata fece il giro del mondo in diretta e solo la tv tedesca si rifiutò di mandare in onda le immagini.

CONCETTACONCETTA SCAZZI LA MADRE DI SARAH GIACOMOGIACOMO SCAZZI IL PADRE DI SARAH

In questo momento, in Cile, 33 minatori sono ancora intrappolati nella miniera di San José. Una trivella sta per raggiungerli e liberarli. Intanto, fuori, c\'è un accampamento dove bivaccano parenti e troupe giunte da tutto il mondo. Qualcuno ha evocato il film \'L\'asso nella manica\'. Speriamo vivamente nel lieto fine, ma succedesse una disgrazia finirebbe immediatamente nell\'etere.

Nel luglio di quest\'anno, abbiamo assistito alla tragedia di Duisburg, in Germania, dove 19 ragazzi sono morti a un raduno, la Love parade, per le conseguenze di una calca improvvisa scatenata da momento di panico. C\'era la tv, ma c\'erano soprattutto i telefonini dei ragazzi che sui social network hanno immediatamente caricato i filmati di quel terribile incidente. Se qualche funzionario avesse stoppato le riprese televisive, la tragedia sarebbe comunque andata in onda in diretta, con nuove e inusuali modalità.

ChiChi lha visto e la madre di Sarah Scazzi

L\'11 settembre, la stazione di Atocha, l\'Iraq, la scuola in Ossezia, l\'esecuzione di Fabrizio Quattrocchi da parte dei carnefici di Al Qaeda... Sembra che la brutalità sia la sola retorica della nostra epoca, il solo modo con cui ci esprimiamo. Ci sono giorni in cui malediciamo i media perché mostrano quello che non vorremmo mai vedere: morte, distruzione, sangue.

sarah-scazzisarah-scazzi

Del resto, i fratelli Kennedy, presidenti del Paese tecnologicamente e democraticamente più avanzato, sono morti sotto l\'occhio delle telecamere. Dalla Striscia di Gaza ci giungono spesso immagini di morte. Solo Israele tende a non mostrare l\'orrore in tv, come se il ricordo della Shoah fosse sacro e inviolabile: una decisione, la sua, però contestata da molti, quasi che la ritrosia dello Stato di Israele a mostrare lo strazio delle sue vittime favorisca la propaganda avversa.

A volte, abbiamo la sensazione che certi conduttori, come sciacalli, siano pagati per non retrocedere mai di fronte a ciò che non comprendono, per avere parole anche quando non hanno pensieri e che la tv non conosca la potenza del lutto: altrimenti saprebbe ancora far calare il sipario sull\'orrore. Bisogna smetterla di parlare della normalità del male; qui siamo di fronte al male della normalità.

SARAHSARAH SCAZZISarahSarah Scazzi

Un passo indietro si riesce a fare solo quando un\'intera comunità ristabilisce il senso del tabù. Ma, da Vermicino, tornando al caso della povera Sarah, il Servizio pubblico non ha mai dettato un codice di comportamento per casi simili, anzi ha allegramente alimentato trasmissioni che hanno trasformato la tragedia in entertainment: il «Novi Ligure show», il «Cogne Show», l\'«Erba show», il «Garlasco show» e via elencando. Ha lasciato alla sensibilità dei singoli l\'onere di non degenerare. L\'etica è un insieme di valori condivisi, appartiene prima alla società, poi alla rete televisiva e infine, di conseguenza, ai singoli conduttori.

CARLOCARLO FRECCERO

2- FRECCERO: \"È ASSURDO CHE FEDERICA SIA MESSA ALLA GOGNA. SEMMAI È IL CONTRARIO: BISOGNEREBBE PROCESSARE I GIUDICI E I CARABINIERI PER QUELLO CHE LORO NON HANNO FATTO - LA MADRE DI SARAH NON È STATA STRUMENTALIZZATA. SEMMAI LA SCIARELLI È UNO DEI POCHI STRUMENTI CHE UNA MADRE PROLETARIA HA PER FARE PRESSIONI SULLE ISTITUZIONI. PER ESSERE ASCOLTATA. E INFATTI COSÌ È STATO\"
Luca Telese per il Fatto Quotidiano

\"È assurdo che Federica sia messa alla gogna. Non condivido nemmeno una parola, fra tutte quelle pronunciate per criticare la Sciarelli e Chi l\'ha visto? Non condivido nemmeno l\'articolo che hai scritto (leggi il blog di Luca Telese). Il problema che quella diretta pone, non è il giudizio sulla singola scelta di un conduttore, ma su tutto il rapporto fra la tv, le notizie, la società\".

cognecogne samuele

Carlo Freccero, come è noto, stupisce sempre. Il direttore di Rai4 (incredibilmente) sottratto al canale che inventato, fondato, e portato al successo, non può ancora parlare dell\'ultima censura che ha subito. Però accetta di entrare nel dibattito innescato dal racconto in diretta del ritrovamento di Sarah di fronte alla madre. Che Freccero non si faccia problemi ad andare controcorrente si capisce fin dalla prima domanda.

misserimisseri

Sei stato direttore di rete per tanti anni, cosa avresti fatto al posto di Ruffini quella sera?
Non ho il minimo dubbio. Avrei chiesto che il programma proseguisse, che la madre rimanesse lì, in studio, fino alla fine.

Non pensi che per Concetta sia stata una sofferenza aggiunta, l\'esposizione pubblica del suo dolore?
No. Quello che è successo, l\'affastellarsi delle notizie, la rivelazione dell\'orrore era purtroppo inevitabile. La televisione è il racconto in diretta della realtà, non poteva abbassare la saracinesca e chiudere il collegamento.

Perché?
Perché pochi hanno capito che tutto questo era stato voluto profondamente e fermamente dalla stessa Concetta.

ll incidente di Ted Kennedy a ChappaquiddickLALA MORTE DI KENNEDY

Era stato voluto senza sapere in quale dramma si sarebbe ritrovata.
Prima di risponderti va fatta una riflessione sull\'assoluta unicità di Chi l\'ha visto?, l\'ultimo programma che parte dalla realtà della società italiana.

Spiegati meglio.
Chi l\'ha visto? è il frutto dell\'invenzione di un dirigente come Beghin, uno tra i più colti uomini che la Rai abbia mai avuto. Una strana coincidenza temporale, vuole che la sua morte coincida di pochi giorni con questa polemica sulla sua creatura.

HenryHenry John Woodcock e Federica Sciarelli

Quale è la peculiarità?
Chi l\'ha visto? è la Cronaca vera. È il racconto dei segreti profondi della famiglia italiana. È una infinita lotta contro le violenze nascoste che vivono dentro l\'istituzione-famiglia.

Stai dicendo che Chi l\'ha visto? Può permettersi cose che gli altri programmi non devono fare?
Qualcosa di più: senza Chi l\'ha visto? Non ci sarebbe stata quell\'inchiesta-lampo, la pressione sui media, la confessione in diretta della zio, e nemmeno il ritrovamento.

Una lettura interessante: ma non è la risposta alla domanda su cosa si doveva fare.
Invece sì. Perché Concetta non è stata strumentalizzata. Concetta ha usato la Sciarelli, anche istintivamente, con la forza che solo una madre disperata può avere.

ErikaErika e Omar

Però quella sera era evidentemente sotto choc: noi che facciamo tv non dovremmo preoccuparci di questo?
Non diciamo fesserie. Concetta era sotto choc dal primo giorno in cui Sarah è scomparsa. Ma questo non toglie legittimità a nessuna delle scelte che ha fatto, compresa quella di restare in onda.

Non è ipotizzabile che fosse difficile andarsene, anche se era la cosa più opportuna?
Ma non aveva senso, andarsene! Concetta voleva restare lì, perché la tv era il luogo in cui stavano accadendo le cose. Era, diciamo così, la postazione privilegiata per capire cosa stava accadendo.

OlindoOlindo e Rosa Erba

Fino al paradosso, però, che - dal momento che il telefonino non prendeva - i carabinieri non riuscivano a contattarla!
Ma qui siamo alla farsa. Trovo assurdo che qualcuno possa rimproverare questo alla Sciarelli. Semmai è il contrario: bisognerebbe processare i giudici e i carabinieri per quello che loro non hanno fatto.

Cioè?
Una conduttrice non è una mediatrice, né tantomeno una assistente sociale. Non spetta a lei. È una giornalista che deve dare le notizie. Casomai sono colpevoli le autorità per quello che non hanno fatto.

Ovvero?
Concetta era in diretta. Anziché far circolare indiscrezioni, la prima cosa da fare era mandare due carabinieri a casa, prelevarla, e informarla privatamente di quello che era successo.

FedericaFederica Sciarelli legge in diretta la confessione di Michele Misseri

Sarebbe accaduto, tutto questo, se fosse stata una madre borghese?
Che domanda, no! Ma questo è un problema della nostra società, non della tv. Semmai la Sciarelli è uno dei pochi strumenti che una madre proletaria ha per fare pressioni sulle istituzioni. Per essere ascoltata. E infatti così è stato.

tvtv federica sciarelli chilavisto

Spieghiamolo meglio.
Pensate a cosa ha fatto Chi l\'ha visto? Sul caso di Emanuela Orlandi. Ha indagato più della magistratura!

E la scelta di fare la diretta dalla casa del principale sospettato?
Ma anche qui ha ragione la Sciarelli! Era, fra l\'altro, la casa della migliore amica di Sarah, della testimone più importante. Era il cuore di tutto. Lo zio era quello che aveva trovato il telefonino. Questo è un programma che indaga, non che intrattiene.

Ma neghi che qualcosa sia andato fuori controllo?
Certo. Si è ripetuto un altro caso Vermicino. Ancora una volta è stata la diretta a fare la differenza. Io credo ormai che la tv sia solo il racconto della diretta. E infatti, quella sera, tutto il resto era invecchiato.

FedericaFederica Sciarelli e sullo sfondo Michele Misseri

Ma allora l\'unica legge che riconosci è quella della notizia?
Chi l\'ha visto? è più del racconto, la teatralizzazione del racconto. È il Pirandellismo dei giorni moderni. È l\'Italia povera fotografata dal rapporto Censis che nessuno più racconta. È l\'Italia dei 17 milioni di analfabeti.

È proprio questa Italia la più indifesa rispetto alle telecamere...
Certo: purtroppo l\'ingranaggio della tv spolpa. Ma allora, molto più grave di quello che fa Chi l\'ha visto?, non è che tutta la famiglia adesso si ritrovi squartata nei palinsesti di tutti i canali?

 

 

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