IL CINEMA DEI GIUSTI – ARRIVANO I PIEDIPIATTI CAZZARI D’OLTRALPE

Nell’ipercazzone ma gradevolissimo “Due agenti molto speciali”, Omar Sy in versione “Monnezza” fa coppia con un Laurent Lafitte alla Pozzetto (Piedipiatti style) in un poliziottesco condito da storiellina gialla alla Bruno Corbucci – Ma perché non li facciamo noi questi film: non siamo abbastanza cazzari?...

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Marco Giusti per Dagospia

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Calma! Non è vero che solo noi facciamo commedie cazzare mezzo copiate da quasi tutto scritte così così con zero idee in testa con la coppia sud-nord, povero-ricco che dopo essersi menati per metà film si scoprono amici per la pelle.

due agenti molto specialidue agenti molto speciali

Questo ipercazzaro, ma gradevolissimo "Due agenti molto speciali", traduzione fantasiosa di "De l'autre coté du periph", di David Charhon, regista del mai pervenuto da noi "Cyprien", storia di due poliziotti francesi, uno, Laurent Lafitte, bianco e pariolo di Parigi centro, l'altro, la star Omar Sy, nero, con figlio a carico, nato e cresciuto in periferia che opera in quel di Bobigny, più o meno come Er Tufello, è proprio la dimostrazione che anche in Francia i produttori si comportano proprio come da noi.

Hai fatto un fracasso di soldi con "Quasi amici" con la coppia bianco in carrozzella-nero coatto de borgata? Bene, riprendi Omar Sy, lanciato ormai verso una carriera internazionale, sta girando il novo "X-Men" (cazzo!), lo trucchi da Monnezza, poliziotto di periferia, e lo metti in coppia con un bianco alla Renato Pozzetto (eh, la Madoooona...), un po' scemo ma onesto.

due agenti molto speciali omar sy e laurent lafitte in una scena della commediadue agenti molto speciali omar sy e laurent lafitte in una scena della commedia

Condisci il tutto con una storiellina gialla alla Bruno Corbucci, una ricca strappona col vizietto del gioco viene trovata cadavere in una stradina fetente di Bobigny. Scende da Parigi centro un tenente che vuole diventare commissario e si incontra con Monnezza-Omar Sy. Se ne dicono di tutti i colori, poi diventeranno amici per la pelle.

Non manca niente, il bambino di Monnezza, la bella collega che mostra il culo, Sabrina Ouazani nei panni di Yasmine, complimenti, i cattivi che vengono tutti dal mondo dei poteri forti francesi, legati alle grandi industrie, i sindacalisti corrotti, pure un Bombolo arabo che si chiamava Nadir e ora è diventato Giovanni.

foto dal filmfoto dal film

La cosa più divertente è che, mentre il flic nero Ousmane Diakhité-Omar Sy ha il culto dell'Axel Foley di "Beverly Hills Cop", cioè Eddie Murphy, ovvio, il flic bianco François Monge- Laurent Lafitte, ha quello di "Joss il Professionista", vecchio poliziottesco del 1981 di Georges Lautner con Jean-Paul Belmondo che da loro è quasi un Maurizio Merli.

Aggiungiamo una scena alla "Delitto al Blu Gay" dove i nostri eroi si ritrovano nudi in un club per maniaci sessuali inseguenti i cattivi. E' lì che la bella Yasmine si toglierà tutto per esigenze di lavoro. Non ci sono le scoregge, però il flic pariolo non si perde un culo né per le strade di Bobigny né al commissariato.

omar syomar sy

Più o meno come il personaggio di Daniel Boulanger in "Non sparate sul pianista" di François Truffaut. Citazione altissima. Il film si vede, ma Omar Sy, vero motore di tutto, merita di meglio. In patria ha incassato 15 milioni di euro e qui potrebbe andar benone. Ma perché non li facciamo noi questi film. Non siamo abbastanza cazzari? In sala dal 28 marzo.

 

 

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