vermiglio

COME MAI "VERMIGLIO" È STATO DISTRIBUITO IN COSÌ POCHE SALE? - IL FILM DI MAURA DELPERO, CHE HA VINTO IL LEONE D'ARGENTO A VENEZIA ED È STATO SELEZIONATO PER RAPPRESENTARE L'ITALIA AI PREMI OSCAR DEL 2025, È DISPONIBILE IN SOLAMENTE 23 SALE, MA DA OGGI DIVENTERANNO QUASI 100 - SI TRATTA DI UNA STRATEGIA VOLUTA DA "LUCKY RED", PER OTTENERE UNA MEDIA PER COPIE MOLTO ALTA E CREARE INTERESSE TRA GLI ESERCENTI E GLI SPETTATORI - TAMMARO: "PUÒ RAPPRESENTARE UNO SPARTIACQUE ALL’INTERNO DEL MERCATO ITALIANO. MA POTREBBE DIVENTARE UN CANE CHE SI MORDE LA CODA PERCHÉ…" - VIDEO

Gianmaria Tammaro per https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/vermiglio-film-maura-delpero-successo

 

vermiglio

La settimana scorsa, il 19 settembre, è arrivato al cinema Vermiglio, il nuovo film di Maura Delpero distribuito da Lucky Red e vincitore all’ultima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del Gran premio della giuria. Nel giro di pochi giorni, nonostante il numero ridotto di sale (o grazie proprio a quello?), è riuscito a ottenere una media per copie molto alta. La migliore, secondo Lucky Red, della top 10 del box office italiano dello scorso weekend.

 

[…] Vermiglio, però, rappresenta un caso interessante pure per il modo in cui è stato in grado di intercettare il pubblico. Lucky Red ha adottato – anche se solo in parte, viste le profonde differenze strutturali – un modello che spesso viene utilizzato negli Stati Uniti o, comunque, nei mercati nord-americani: è partita da una distribuzione limitata, in un certo numero di copie, con l’intenzione di allargarsi in seguito (prima della decisione della commissione selezionatrice di nominare Vermiglio rappresentate dell’Italia ai prossimi Oscar, le copie sarebbero dovuto diventare 70; adesso, invece, saranno circa 100).

 

vermiglio

[…] Agli esercenti interessati a Vermiglio e disposti a programmarlo, Lucky Red ha detto di no. Così da mantenere, ha spiegato, un’ottima media per copie. In alcune regioni, Vermiglio non è stato proprio distribuito. E questo effetto megafono in cui spera Lucky Red non si è ancora innescato. Vedremo come andrà ora, dopo la selezione per gli Oscar (non è stato candidato, attenzione; la longlist verrà annunciata dall’Academy a dicembre). Tuttavia è indubbio che si è aperto un nuovo tema: il successo confezionato a tavolino, dove i numeri contano più dell’interesse degli spettatori, dove si cerca di ricreare quasi artificialmente il passaparola, ha senso? E soprattutto: ha senso per un mercato come quello italiano?

 

vermiglio

Sembra quasi di trovarsi nuovamente davanti al caso de La chimera di Alice Rohrwacher. Anche allora 01 Distribution aveva preferito una distribuzione limitata. Fu l’appello della regista e dell’attore protagonista, Josh O’Connor, a portare a una distribuzione allargata e più diffusa. Nel caso di Vermiglio, abbiamo un film con altissime potenzialità. […]

 

Eppure crediamo che il modo migliore per venderlo, per dargli la visibilità che merita, sia muoversi per sottrazione: partiamo da poche copie, incassiamo bene, facciamo notizia, poi ci allarghiamo. In questo modo, però, si rischia di dimenticare che nel frattempo, in sala, sono arrivati – e arriveranno – altri film.

 

All’inizio dell’anno, quando Il ragazzo e l’airone, Perfect Days e Past Lives hanno ottenuto importanti risultati al box office, Lucky Red non aveva usato la stessa strategia. Aveva preferito puntare immediatamente su una distribuzione più larga. Forse non si aspettava di andare così bene oppure, all’opposto, aveva intuito la portata e la forza di un filone simile di film. Non lo sapremo mai con assoluta certezza.

vermiglio

 

Vermiglio, a modo suo, può rappresentare uno spartiacque all’interno del mercato italiano. Perché può indicare una direzione nuova, precedentemente poco tentata, dalle distribuzioni. Bisogna capire quanto di questo entusiasmo resisterà nel corso dei giorni. Dopo il buon weekend della settimana scorsa, i risultati di lunedì e martedì, ancora con circa 24 copie, mostrano un evidente calo.  Forse giovedì 26 settembre, quando le copie aumenteranno, ci sarà un’ulteriore spinta da parte degli spettatori. […]

 

vermiglio

Vermiglio può essere il punto di inizio per un confronto più ampio e sincero sul modo in cui, in Italia, viene immaginata e progettata la comunicazione dei film. Venezia è stata indubbiamente fondamentale, con la vittoria del Gran premio della giuria e lo slancio mediatico del concorso. Ma anche altrove, sui social per esempio, Lucky Red è stata brava nel dare abbastanza agli spettatori per interessarsi a questo titolo – immagini bellissime, un poster accattivante, un trailer ben costruito.

 

Vermiglio è la quintessenza di un cinema d’autore intelligente e ricco, che non si ferma né davanti ai qualunquismi stilistici né davanti alle prescrizioni della critica. È un ottimo film, e questa qualità, a sua volta, è diventata una sorta di trampolino di lancio – se hai delle fondamenta solide, è decisamente più facile e sicuro provare a scommettere sul resto.

vermiglio, la sposa di montagna

 

Il successo – o meglio: la percezione di successo – che Lucky Red è stata in grado di sintetizzare è un esperimento interessante sotto molteplici punti di vista. E non andrebbe sottovalutato. Proprio perché può aprire l’intero mercato a nuove opportunità. Resta, però, il discorso dei cinema e dell’interesse degli esercenti, che non si può ignorare solamente per preservare un dato – una media per copie alta. Lucky Red vuole avere la certezza di riempire le sale, ma se le sale non hanno la possibilità di lavorare su un film, di proporlo al proprio pubblico e di costruire una programmazione attorno a esso, è tutto più difficile. È un cane che si morde la coda.

vermiglio, la sposa di montagna

 

[…] Vedremo, ora, come andrà Vermiglio. Se l’intuizione di inizio anno, con i film di Miyazaki, Wenders e Song, ha mostrato rapidamente i propri frutti, stavolta bisognerà aspettare. Perché la strategia di Lucky Red si muove sul lungo periodo e punta a mantenere il proprio film in sala per molto tempo – più del solito, almeno.

 

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."