IL DIVANO DEI GIUSTI – IN PRIMA SETATA C’È ‘IL VIZIETTO” CON UGO TOGNAZZI E MICHEL SERRAULT, UNA DELLE PRIME COPPIA GAY PROTAGONISTA DI UN FILM – VOGLIA DI FANTASY? SU RAI GULP C'E' IL KOLOSSAL “LA BUSSOLA D’ORO” - NELLA NOTTE TROVATE DUE DECAMERONI INTERESSANTI: IL DARK “CANTERBURY N.2 NUOVE STORIE D’AMORE DEL 300” E L’IRONICO “DECAMERON PROIBITISSIMO” – OCCHIO A UN GIALLO STRACULT CON SERIAL KILLER A CACCIA DI PROSTITUTE E PIENO DI ATTRICI DEL TEMPO COME “CARAMELLE DA UNO SCONOSCIUTO” CON BARBARA DE ROSSI, MARA VENIER, ATHINA CENCI, MARINA SUMA…

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Marco Giusti per Dagospia   

 

IL VIZIETTO IL VIZIETTO

E stasera che vediamo? Ci sarebbe “Il vizietto” diretto da Edouard Molinaro, su Cine 34 alle 21, tratto dalla commedia di Jean Poiret “La cage aux folles”, con Ugo Tognazzi e Michel Serrault come Renato e Albin che fanno una delle prime coppia gay protagonista di un film (ci sarebbe anche “Il sottoscala” di Stanley Donen con Richard Burton e Rex Harrison del 1969).  Fu un successo clamoroso. Tre candidature all’Oscar, César per Serrault, un trionfo di incassi.

 

Allora il film di Molinaro era una macchina comica perfetta, oggi abbiamo qualche problema rispetto al tipo di comicità decisamente scorretta del film. Lo segue, sullo stesso canale, il più raro “Il vizietto II”, sempre di Molinaro dove Tognazzi e Serrault vanno in Italia e incontrano addirittura Paola Borboni. Ricordo una grande scena dove Serrault, vestito da donna, fa le tagliatelle assieme alle donne emiliane.

 

Anche il primo film non solo era una coproduzione italo-francese, con tanto di abiti di Piero Tosi e musiche di Ennio Morricone, ma venne in gran parte girato a Roma, in interni alla Dear. Proprio la coproduzione italiana impose un forte cambiamento di cast rispetto alla fortunata commedia che vedeva accanto a Serrault lo stesso autore, Jean Poiret. Ma Tognazzi si rifiutò di recitare in francese e venne doppiato per l’edizione francese.

 

Su Canale 5 alle 21,20 trovate la commedia “Ma che bella sorpresa” di Alessandro Genovesi con Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini. Il film inizia bene, con la “Madame Bovary” di Gustave Flaubert letta in classe dal professor Bisio a un gruppo di studenti napoletani. E prosegue ancora meglio con Bisio che canta benissimo “Chella là, chella là”. E va detto che è raro trovare nelle librerie in bella vista dei film italiani i libri che ha Bisio a casa sua.

ma che bella sorpresa 1 ma che bella sorpresa 1

 

Ci dispiace quasi, allora, che il film si trasformi poi in un remake, più o meno (in)fedele di un grande successo brasiliano, “A mulher inivisibil” di Claudio Torres, dove un uomo, abbandonato dalla moglie, si innamora di una bellissima ragazza di sua invenzione, che qui diventa la supermodella Chiara Baschetti, bella e disinvolta, anche se forse un po’ troppo Yamamay.

 

ma che bella sorpresa ma che bella sorpresa

Ci dispiace non tanto perché fosse così originale l’idea che ci stavamo facendo dai primi venti minuti del film, un po’ alla “Benvenuti al Sud” e al Nord, col professore milanese a Napoli, Claudio Bisio, l’amico insegnate di educazione fisica, Frank Matano, e il problema di una moglie che lo molla perché troppo perfettino (“Mi manca l’aria, soffoco!”), ma con una bella vicina, Valentina Lodovini, con marito cafone e prepotente (“Giada, tengo fame, preparami lo spuntino!”), che è da sempre innamorata di lui. Quanto perché Bisio qui è in gran forma, e costruisce con Frank Matano una bella coppia. E Alessandro Genovesi sembra interessato alla costruzione di un piccolo mondo napoletano originale, pieno di personaggi, di vita e di canzoni napoletane.

ma che bella sorpresa di alessandro genovesi ppl ma che bella sorpresa di alessandro genovesi ppl

 

E gli attori che troviamo nel film, piccoli e grandi, sono tutti giusti. Dalla Lodovini, moglie frustata di un marito mostruoso, Giovanni Ludeno, e che per fortuna morirà dopo aver mangiato l’ennesimo piatto davanti al televisore (“Bone ste purpette!”), alla moglie infedele Anna Ammirati, che scappa con uno skipper belga rosso e barbuto, tal Olivier Langhendries, che si presenta così a Matano, “C’est la maison d’Anna’?” – “Come anna’, io so appena arriva’”. Dall’avvocatessa supersexy di Galatea Ranzi che ha un numero magistrale alla 50 sfumature di grigio, alla coppia di genitori milanesi del protagonista, Renato Pozzetto che costruisce modellini di barche e una Ornella Vanoni col bicchiere sempre in mano.

Voglia di fantasy? Avete su Rai Gulp alle 20, 30 il kolossal “La bussola d’oro” diretto da Chris Weitz con Nicole Kidman, Daniel Craig, Eva Green e Sam Elliott. Ma avete anche su Iris alle 21 il bel thriller che Taylor Hackford ha tratto dalla “Dolores Claiborne” di Stephen King, “L’ultima eclissi” (che titolo sbagliato…) con Jennifer Jason Leigh, giornalista newyorkese di successo che torna nel Maine quando la madre, Kathy Bates, è accusata di aver ucciso una ricca ereditiera per cui aveva lavorato anni. Bel cast, con Christopher Plummer, David Strathairn, John C. Reilly. Piuttosto riuscito.

 

Sembra invece (ma va?) che sia terribile “Tokarev” di Paco Cabezas, revenge movie con Nicolas Cage alla ricerca degli assassini della figlia, Canale 20 alle 21,05. Molto carino, con una coppia di attori fantastici, la commedia sentimentale sull’incontro fra due dropout a New York, lui cuoco appena uscito di prigione e lei cameriere con vari problemi, “Paura d’amare”, diretto da Garry Marshall con Michelle Pfeiffer e Al Pacino. Ai critici americani non piace. Io non sarei così cattivo.

 

 

how to be a latin lover how to be a latin lover

Su Rai Movie alle 21, 10 passa un film sui gigolo “How To be a Latin Lover” di Ken Marino con Eugenio Derbez, Salma Hayek, Rob Lowe, Michael Cera e Raquel Welch. Bello, serio, benissimo recitato “Lettere da Berlino”, diretto da Vincent Perez e interpretato da due campioni come Emma Thompson e Brendan Gleeson. Il film è tratto dall’ultimo libro che scrisse Hans Fallada poco prima di morire, “Ognuno muore solo”, che Primo Levi riteneva “il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza al nazismo”.

 

lettere da berlino lettere da berlino

Tratto dalla vera storia di Otto e Elise Hampel, che vennero giustiziati nel 1942 per aver diffuso materiali di propaganda anti-nazista, in pratica delle cartoline dove si diceva la verità su Hitler e sulla guerra, il libro venne scritto da Fallada in soli 24 giorni nel 1947 e risulta una specie di instant book molto realistico sul delirio nazista che aveva invaso la Germania e sull’orrore quotidiano a Berlino.

 

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Il film prodotto da Stefan Arndt e Uwe Schott, già responsabili de Il nastro bianco e di Amour di Michael Haneke, ma anche di Frantz di François Ozon, e della serie tv Babylon Berlin di Tom Twyker, ricostruisce con grande precisione, grazie alla sceneggiatura di Achim e Bettine Von Borries, il testo di Fallada e la storia degli Hampel, interpretati appunto da Brendan Gleeson e Emma Thompson. Quando nel 1940, proprio il giorno della vittoria della Germania sulla Francia, gli Hampel ricevano la notizia che il loro unico figlio è morto in guerra, tutto cambia per loro.

 

 

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Otto risponde alla tragedia della morte del figlio con una presa di posizione da guerriglia urbana subito seguito dalla moglie, che qui si chiama Anna. Scriverà delle cartoline, scritte con bella calligrafia da lui stesso, che dicano la verità ai berlinesi sulla guerra e su Hitler. E sarà lui stesso a farle circolare per la città.

 

Su Canale 27 alle 21,10 trovate “Scuola di polizia 6. La città assediata” di Peter Bonerz con G.W.Bailey, George Gaynes, Bubba Smith e Kenneth Mars. Occhio al piccolo horror “Escape Room” di Adam Robitel perché la protagonista, Taylor Russell, è la stessa del nuovo film di Luca Guadagnino, Bones and All”, che sarà presto una star importante, scrive “Variety”. Ma Guadagnino se ne è innamorato vedendola in “Waves”.

escape room 2 escape room 2

 

Su Iyalia 1 alle 21,20 vedo che torna il “Godzilla” di Gareth Edwards con Bryan Cranston, Juliette Binoche, Aaaron Taylor-Johnson, Elisabeth Olsev e Ken Watanabe. Ritrovate Juliette Binoche, ma senza Godzilla, anche nel “Wuthering Heights” diretto da Peter Kosminsky con Ralph Fiennes e Janet McTeer, Tv2000 alle 21,20.

 

happy family happy family

In seconda serata, Rai Movie alle 23,10, avete la divertente e bislacca commedia diretta da Gabriele Salvatores e scritta da Alessandro Genovesi “Happy Family” con Fabio De Luigi, Margherita Buy, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bilello. Su Cielo alle 23,15 la commedia erotica (ma è erotica solo sul manifesto) spagnola con una giovanissima Ornella Muti e Philippe Leroy “La segretaria” di Francisco Lara Polop. Perdibile. Solo per completisti.

 

ANNA KARENINA ANNA KARENINA

Meglio buttarsi sulla commedia napoletana, perché girata a Napoli, “Pensavo che fosse amore invece era un calesse” ultimo film comico diretto da Massimo Troisi dove divide la scena con Francesca Neri e Angelo Orlando in un ruolo pensato per Lello Arena, Rete 4 alle 23,25. Visto allora, ma devo dire che non me lo ricordo più. Da rivedere. Su Iris alle 23,40 avete il dirompente, fin troppo “messo in scena” da Joe Wright con grandi macchine scenografiche non per tutti i gusti, “Anna Karenina” con Keira Knightley, Jude Law, Aaron Taylor Johnson.

 

e adesso sesso e adesso sesso

Molto visto anche “E adesso sesso”, saggio-omaggio dei Vanzina ai grandi film di Dino Risi sul sesso a episodi. Ci sono Max Giusti, lo incontrai la prima volta alla conferenza stampa del film e poi lo chiamammo per una serie di sketch a Stracult in coppia con Max Tortora, Adolfo Margiotta, Youma, Tony Sperandeo e Gigi Burruano assolutamente favolosi, Paolo Triestini. Più divertente di quel che sembra.

e adesso sesso 2 e adesso sesso 2

 

Rai Tre/Fuori Orario presenta i film più belli della notte, “Missione di morte” di Edward Dmytryk con Dick Powell, Walter Slezak, Luther Adler, Micheline Cheirel alle 00,55, il bellissimo “Il passo del carnefice” di Richard Wallace con John Garfield, Maureen O’Hara, Walter Slezak alle 2,35.

 

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Su Cine 34 alle 2,40 trovate un paio di decameroni interessanti (almeno per me), “Canterbury n.2 Nuove storie d’amore del 300” e a seguire, alle 4, “Decameron proibitissimo”. Il primo è un decamerone strano e molto dark, di solito attribuito a Aristide Massaccesi-Joe D’Amato, ma in realtà diretto da un vero regista inglese di nome John Shadow, marito di Ewa Aulin, e prodotto dall’interessante Roberto Loyola (Colpo rovente). Fanno fede la parola del direttore della fotografia Roberto Girometti che ricorda bene il set, e i ricordi di Dada Gallotti.

 

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La Gallotti ricorda a “Cine70” di aver girato il suo episodio a Spello. “Nel mio episodio l’unica donna ero io, poi c’era un attore inglese bruttino, con un viso particolare, che aveva fatto parecchi film e che era anche ne L’asino d’oro. Erano delle storie un po’ perverse e nel mio episodio c’era tutta una situazione in cui io praticamente amavo dei cani”. Curiosa apparizione di Dalila Di Lazzaro come comparsa. Lei non si ricorda assolutamente il film. Rik Battaglia è doppiato in sardo da Vittorio Congia. Davide Pulici, di “Nocturno”, lo reputa “uno dei migliori film del periodo se non il migliore tout court”.

 

Il secondo è diretto da Marino Girolami e scritto da Amendola e Corbucci con poca grazia, ma con una certa ironia e ispirato a vere novelle del Boccaccio. Morando Morandini ne parla come di “uno dei meno scalcinati del plotone, se non altro per una certa cura tecnica e scenografica”. In un episodio c’è pure Maurizio Merli protagonista. Girato a Assisi, il quarto episodio a Tarquinia, il quinto alla Faggetta di Soriano nel Cimino.

 

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Occhio a un giallo stracult con serial killer a caccia di prostitute e pieno di attrici del tempo come “Caramelle da uno sconosciuto” di Franco Ferrini con Barbara De Rossi, Mara Venier, Athina Cenci, Marina Suma, Laura Betti, Annie Papa, Italia 1 alle 2,40.

 

Chiudo con uno dei capolavori di Nicholas Ray, “Neve rossa”, Rai Movie alle 5, thriller con poliziotto violento, Robert Ryan, che viene salvato dall’amore della ragazza cieca Ida Lupino, che abita in una casa wrightiana costruita in mezzo al bosco, con un albero al centro del living. Ray aveva non solo studiato architettura con Wright, ma era stato uno dei suoi collaboratori a Taliesin. 

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