non toccare la donna bianca 4 .

IL DIVANO DEI GIUSTI – STRACULTISSIMO, IMPERDIBILE È “NON TOCCARE LA DONNA BIANCA” ALL’1, 10 SU RAI MOVIE (MA PERCHÉ COSÌ TARDI?). CURIOSO, GENIALE, ASSURDO WESTERN IDEOLOGICO COMICO DI MARCO FERRERI, GIRATO NEL BUCO APERTO DELLE HALLES, IL MERCATO GENERALE DI PARIGI, IN COMPLETA DEMOLIZIONE. È LÌ CHE FERRERI IMMAGINA IL SUO LITTLE BIG HORN, CON UN GRUPPO DI ATTORI STAR AMICI NEI RUOLI PIÙ ASSURDI - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

fuga da alcatraz 2

Che vediamo oggi? Io direi il clamoroso “Fuga da Alcatraz” di Don Siegel con Clint Eastwood, La7 alle 21, 15, capolavoro di regia e di sceneggiatura. Quinto e ultimo film che vede Clint lavorare per Don Siegel, il regista che assieme a Sergio Leone lo ha più ispirato.

 

La storia è quella verissima di Frank L, Morris, interpretato da Clint stesso, che, assieme ai fratelli Anglin, Fred Ward e Jack Thibeau, evasero magistralmente da Alcatraz il 12 giugno del 1962. Il film è la ricostruzione fedele, opera dello sceneggiatura Richard Tuggle, che poi dirigerà Clint in “Corda tesa”, della fuga girata proprio ad Alcatraz, che era stata chiusa neanche un anno dopo l’evasione.

 

la prima cosa bella

In alternativa avete un buon film livornese di Paolo Virzì, “La prima cosa bella”, Cine 34 alle 21, 10, con Micaela Ramazzotti che sandrelleggia come Sandrelli giovane, la Sandrelli stessa che sandrelleggia come Sandrelli grande, Valerio Mastandrea che fa il figlio con dei problemi, e la vera toscana Claudia Pandolfi. Pieno di citazioni cinematografico, omaggio al Pietrangeli di “Io la conoscevo bene”, ma alla fine fatto col cuore e ben scritto da Francesco Bruni.

 

le verita' nascoste 2

E’ stravisto ma rimane un thriller perfetto e molto hitchcockiano “Le verità nascoste” di Robert Zemekis con Harrison Ford e Michelle Pfeiffer impaurita più di noi spettatori, Rai 3 akke 21, 20. Tutti ci ricordiamo, penso, l’incredibile scena del bagno con l’acqua che sta per straboccare.

 

Ci sarebbe pure un buon “Robin Hood” di Ridley Scott con un Russell Crowe non anora ingrassato, Canale 5 alle 21, 20, il melenso ma riuscito “Buon giorno Mister Grape” di Lasse Halstrom con Johnny Depp giovane e Leonardo Di Caprio ragazzetto, Cielo alle 21, 10, “Commado” di Mark L. Lester con Arnold Schwarzenegger su Iris alle 21.

 

 

robin hood 1

 

Meno visto, forse non riuscito, ma di sicuro di facile presa tra gli spettatori più legati al cinema italiano di genere è “Un genio, due compari, un pollo”, diretto da Damiano Damiani, sceneggiato da Ernesto Gastaldi e prodotto da Sergio Leone con Terence Hill, Miou Miou, Robert Charlebois e Klaus Kinski, Rai Movie alle 18, 55. Damiani lo girò in parte nella Monumental Valley negli stessi posti di Ombre rosse e di Il massacro di Fort Apache.

 

un genio, due compari, un pollo

Ma riusa anche la città costruita da Carlo Simi per la grande scena dell’arrivo di Claudia Cardinale in C’era una volta il West (“ma questa volta avevamo poco tempo per preparare la scena e non molti soldi). Per il terzetto di protagonisti Leone aveva visto bene il terzetto di I santissimi di Bertrand Blier, cioé Gérard Depardieu, Patrick Dewaere e Miou-Miou, al quale il film era parzialmente ispirato.

 

I due protagonisti diventano poi Terence Hill e il cantante canadese Robert Charlebois. Miou-Miou rimane.  Ma Damiani non è la persona adatta per l’operazione (ma chi sarebbe mai andato bene a Leone?). Questo e gli alti costi producono problemi immediati. Al punto che Leone e Giuliano Montaldo girano delle scene del film. Sergio Leone vedeva il film come una specie di scanzonata storia del west, ma è il primo ad ammettere che l’immisione di Damiani non funzionò.

 

miou miou un genio, due compari, un pollo

“Ho commesso un errore enorme. Damiani eccelle nelle cose drammatiche, ma non è un umorista. Non ha alcun senso della farsa e dell’ironia. E pensare che io volevo fare La stangata in chiave western.” Per lui non funziona neppure troppo bene il cast maschile. Con Charlebois (pur doppiato da Ferruccio Amendola) fu un incontro mancato: “possiede la comicità e l’umanità di un Eli Wallach, ma Damiani non ha saputo utilizzarlo.

 

Miou-Miou è l’unica che ne è uscita bene. Era perfetta, carina, una brava attrice di commedia, dotata anche di temperamento.” Per Damiani il film non è così male. “Forse non è un gran film, ha qualche errore, ma ha delle sue qualità. (..) Forse dovevamo curare di più la comicità. Le gag, quelle le trovo facilmente: forse dovevamo soffermarci di più sulle situazioni, sull’intreccio”.

 

Rik Battaglia, amico di vecchia data di Sergio Leone, che aveva un piccolo ruolo, ricorda che “Il fatto è che Damiani detestava tutti quelli che erano amici di Sergio e sul set non fu facile. Il fatto è che Sergio metteva soggezione a tutti.” Molte scene, si è detto, le gira lo stesso Leone. “Ho girato la sequenza prima dei titoli con l’attacco dei falsi indiani”, ha detto.

manchester by the sea

 

“Giuliano Montaldo ha girato l’assedio dei pellerossa, tutto per questione di tempo. Ma il film mi ha tanto deluso che dopo ho deciso di non produrre mai più western”. È evidente che sul set non è andata come sperava e comunque non sarebbe stato facile per nessun regista muoversi col fiato di Leone sul collo.

 

sylvester stallone i falchi della notte

In seconda serata stasera avete lo Stallone di “I falchi della notte” diretto da Bruce Malmuth, Iris alle 22,55, il bellissomo mélo moderno “Manchester By The Sea” di Kenneth Lonergan con Casey Affleck, Lucas Hedgse e Michelle Williams, RSI alle 22, 55. Preparate i fazzoletti, il bel thriller dello specialista Richard Donner “Solo due ore” con Bruce Willis ancora in forma, Paramount alle 23.

 

 

non toccare la donna bianca 5

 

Stracultissimo, imperdibile è “Non toccare la donna bianca” all’1, 10 su Rai Movie (ma perché così tardi?)., curioso, geniale, assurdo western ideologico comico di Marco Ferreri (e coprodotto dalla PEA di Grimaldi…), girato nel buco aperto delle Halles, il mercato generale di Parigi, in completa demolizione.

 

È lì che Ferreri immagina il suo Little Big Horn, con un gruppo di attori star amici nei ruoli più assurdi, da Mastroianni come Custer a Piccoli come Buffalo Bill a Serge Reggiani come Cavallo Pazzo. “Perché Custer alle Halles, a Parigi, nel 1973?”, si chiede il regista.

 

non toccare la donna bianca 6

“Perché secondo me noi viviamo in un clima western.  Perché il western è sempre stato l’enorme trappola in cui siamo caduti fin da bambini. Il western esprime in maniera semplice ed elementare i concetti: Dio, Patria, famiglia. Io riprendo questi concetti e li faccio scoppiare dal ridere”. In questo contesto acquista un valore diverso il buco delle Halles. “L’immagine di questo buco in mezzo alla città mi ricorda l’immagine dei circhi di gladiatori, i deserti del Dakota, le piazze dove i poliziotti lanciano le bombe lacrimogene”.

 

non toccare la donna bianca 2

E acquista senso, come negli spaghetti western più  politicizzati anche l’immagine degli indiani. “Quando io penso ai pellerossa, io penso al proletariato e al sottoproletariato che si lascia schiacciare e umiliare”. Quasi tutti improvvisano. Il povero Mastroianni si ritrova una parrucca di capelli scuri quando notoriamente Custer era biondo al punto di essere chiamato Capelli Gialli, ma Ferreri ha trovato quella e gliela mette in testa.

 

non toccare la donna bianca 1

Michel Piccoli come Buffalo Bill è fantastico, Serge Reggiani come Cavallo Pazzo fin troppo preso nella parte, Ugo Tognazzi è l’unico che legge il film come una parodia vecchio stile di Giorgio Simonelli e si muove rapidissimo come in uno sketch con Raimondo Vianello. Se ce la fate alle 5 parte su Rai Movie anche l’ottimo 007 all’italiana “Le spie uccidono in silenzio” di Mario Caiano con Lang Jeffries e Emma Danieli.

le spie uccidono in silenzioterence hill un genio, due compari, un pollonon toccare la donna bianca 3non toccare la donna bianca non toccare la donna bianca 7non toccare la donna bianca 4un genio, due compari, un pollo 2le verita' nascostenon toccare la donna biancala prima cosa bella 1fuga da alcatrazfuga da alcatraz 3un genio, due compari, un pollo 1fuga da alcatraz 1non toccare la donna bianca robin hood

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...