monica maggioni carlo fuortes

DA DOVE NASCONO I GUAI DI CARLO FUORTES? - IL SUO “PECCATO ORIGINALE” È LA NOMINA DI MONICA MAGGIONI ALLA DIREZIONE DEL TG1. L’EX INVIATA DI GUERRA (SI FA PER DIRE) NON È IN QUOTA PD, BENSÌ GIANNI LETTA. LA SUA NOMINA È STATA UNA CAMBIALETTA CHE DRAGHI HA PAGATO ALL’EMINENZA AZZURRINA - IL PD, CHE HA VISTO CONFERMATO IL MAL-DESTRO SANGIULIANO AL TG2 E LA NOMINA DI SIMONA SALA IN QUOTA M5S AL TG3, È RIMASTO A BOCCA ASCIUTTA. DI QUI L’AZZOPPAMENTO DI FUORTES – INTANTO VIENE ANNUNCIATO DAL SITO DEL “FATTO” IL SILURAMENTO DELLA PIDDINA ILARIA D’AMICO SULLA SALVINIANA RAI2, SOSTITUITA DA GIORGINO, MA FUORTES SMENTISCE….

CARLO FUORTES

DAGONEWS

 

Da dove nasce l’insofferenza (eufemismo) del Pd verso l’ad Rai Carlo Fuortes? Il suo “peccato originale” va ricercato nella nomina dei direttori dei telegiornali. In modo particolare la scelta di portare Monica Maggioni alla direzione del Tg1. L’ex inviata di guerra (si fa per dire) non è in quota Pd. Non è rappresentativa del mondo dem. 

 

monica maggioni speciale tg1 elezioni francesi 1

La sua nomina è stata una cambialetta che Draghi ha dovuto pagare a Gianni Letta. L’Eminenza azzurrina, che sente ogni mattina al telefono la sua amica Maggioni, ha chiesto a Mariopio di riconoscere il valore della giornalista con una bella poltrona pesante. In nome dei vecchi tempi (fu il governo Berlusconi, dunque Letta, a fine 2005 a nominare Draghi governatore della Banca d’Italia), la richiesta è stata esaudita con una telefonata a Fuortes.

 

gianni letta foto di bacco (2)

Il Pd, che ha visto confermato il mal-destro Sangiuliano al Tg2 e la nomina di Simona Sala in quota M5s al Tg3, è rimasto a bocca asciutta (e Orfeo ci ha provato fino alla fine di prendersi il Tg1). Di qui l’incazzatura di Enrico Letta. Di qui il “risarcimento” di Fuortes: il caso Orfeo ha innescato un valzer di incarichi che “premia” il Pd: Antonio Di Bella, ex direttore del Day Time e molto contiguo ai dem, va a guidare gli Approfondimenti giornalistici al posto di Mario Orfeo. Al Day Time, prima diretto da Di Bella, va Simona Sala, che a sua volta lascia la guida del Tg3 a Orfeo che fa felice il Nazareno: a Letta non dispiace, infatti, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, avere un telegiornale amico. 

mario orfeo

 

A proposito di Fuortes. Il consiglio di amministrazione della Rai, nonostante i mal di pancia, stamattina ha dato il via libera alle nomine proposte dall’ad, con cinque voti favorevoli (Simona Agnes in quota Forza Italia/Gianni Letta, Francesca Bria in quota Orlando/Pd e Igor De Biasio in quota Lega; oltre alla presidente Marinella Soldi e Fuortes) e due contrari (il pentastellato Di Majo orfano di Simona Sala e Laganà, emissario dei dipendenti Rai). 

 

antonio di bella

La presidente Rai Marinella Soldi e la consigliera in quota Pd Francesca Bria hanno lavorato in duplex per calmare gli animi ed evitare un traumatico siluramento di Fuortes, fedeli al vecchio adagio della politica: ora come ora, meglio azzopparlo che mandarlo via. 

 

Comunque, ora sta diventando chiaro il sì del leghista De Biasio: il sito del Fatto Quotidiano annuncia il siluramento della piddina Ilaria D’Amico, posizionata da Orfeo sulla salviniana Rai2, per essere sostituita da Francesco Giorgino….

   

simona sala

SALTA L’ARRIVO DI ILARIA D’AMICO, “ABUSIVA” DI RAI2

Giuseppe Candela per www.ilfattoquotidiano.it

 

Manovre, spostamenti, incontri. Quando mancano venti giorni alla presentazione dei Palinsesti Rai, a Viale Mazzini arrivano nuovi colpi di scena. L’amministratore delegato Carlo Fuortes ha deciso di rimuovere dalla direzione Approfondimenti (tradotto quella che si occupa dei talk show) Mario Orfeo. Ex direttore generale, già alla guida dei tre telegiornali Rai. Renziano ma con referenze trasversali da destra a sinistra.

 

di ilaria d’amico

A differenza di quanto circolato nei giorni scorsi, il Cda Rai ha dato il via libera al nuovo pacchetto di nomine: la “retrocessione”, ma anche il ritorno, di Orfeo al Tg3 sostituito agli Approfondimenti da Antonio Di Bella, quest’ultimo ha ceduto la poltrona del Daytime a Simona Sala. Fino alla fine sono stati bilico i voti di Riccardo Laganà e del consigliere Alessandro Di Majo, rappresentante del Movimento 5 Stelle.

 

In questo scenario, di fatto con collegamenti inevitabili, sono arrivati altri cambiamenti. Come anticipato dall’agenzia LaPresse è saltato l’arrivo in Rai di Ilaria D’Amico. Nei mesi scorsi il sito Dagospia aveva annunciato lo sbarco a Viale Mazzini per condurre il nuovo talk show di Rai2, destinato al prime del giovedì sera. Notizia confermata e rilanciata da diverse fonti. FqMagazine apprende da fonti qualificate che era tutto pronto ed era stato scelto anche il capoautore, l’ex iena Alessandro Sortino. Operazione voluta con forza dal manager Beppe Caschetto (che assiste la D’Amico) e da Mario Orfeo.

marinella soldi

 

Al suo posto arriva Francesco Giorgino, attualmente impegnato alla conduzione del Tg1 delle 20, oltre che come vicedirettore della testata. Un nome interno apprezzato dall’intero centrodestra, gradito in particolare alla Lega. Al suo fianco o con un ruolo minore potrebbe esserci la giornalista Annalisa Chirico. Non l’unico cambiamento, al posto di Giorgino approda al Tg1 come vicedirettore Francesco Primozich, ora nello stesso ruolo al Tg2, anche lui nome gradito alla Lega.

francesco giorginoalessandro di majo foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”