TRA LE GUIDE DI ROMA, VA MESSO IL ROMANZO “DORMIREMO DA VECCHI” DI PINO CORRIAS – FORMIDABILE PER CAPIRE IL PASSAGGIO ALLA “TRUCE VITA” DI UN MONDO TELE-CINEMATOGRAFARO CHE TI RUTTA IN FACCIA L’ALITO CATTIVO DEL DENARO OSCURO E L’ARROGANZA DELL’ALCOL E DELLA COCAINA

Oscar Martello, lo strabordante e fantastico protagonista, parla una lingua mista fra Dagospia, Charles Bukowski e quella sincopata degli sceneggiati televisivi anni Novanta. Attorno a lui brulica quel genere di umanità che dai tempi del Satyricon non è che sia poi molto cambiata. «Politici pieni di testosterone, figli buoni a nulla dediti al body building, squali con dentature da commercialista, giovani ereditiere con l’alito cattivo, avvocati della Locride carichi di forfora e di contanti, vedove con rughe, rubini e isterici Jack Russel che pisciavano sui divani"... -

Condividi questo articolo


LA COPERTINA DEL NUOVO LIBRO DI PINO CORRIAS LA COPERTINA DEL NUOVO LIBRO DI PINO CORRIAS

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

 

Si diceva tanto tempo fa a Roma di certi, pure allora assai coloriti personaggi: «È un cinematografaro». Un po’ come “palazzinaro” quella degradante e preliminare designazione comportava una conveniente dose di diffidenza.

 

A ripensarci oggi, era anche un modo istintivo che il genius loci della città eterna aveva inventato e messo in circolo per tenersi a debita distanza e scongiurare proprio il genere di impicci e poi di guai che danno vita e allegria ed euforia, ma anche cenere e malinconia a questo romanzo di Pino Corrias, Dormiremo da vecchi (Chiarelettere, pagg. 249, euro 16,90).

 

Oscar Martello, lo strabordante e fantastico protagonista, campione di cinismo e di vitalità, di mediocri successi e di copiosi guadagni illegali, si definisce “produttore”. In realtà è l’evoluzione selvaggia, per certi versi terminale, del “cinematografaro”. Come tale si crogiola nella perdizione: super reggia sull’Aventino, sigaroni Cohiba, yacht, società anonime, beneficenza e un sacco di cocaina, il cui smercio nell’ambiente della “dolceRoma” è alla base del suo iniziale slancio. Vive comunque a scapito di tutti, alcuni schiavizza, altri cannibalizza, altri e altre ancora consuma come fazzoletti di carta per poi buttarli via con un sovrappiù di ferocia.

 

pino corrias pino corrias

È fatto così: «Io rubo e la chiamo economia reale, la chiamo adrenalina e gioia di vivere ». Megalomane, furbissimo e cialtrone, gioiosamente e colpevolmente scambia i nomi di persone ed opere. Coltiva il sogno infantile di comprarsi Cinecittà. Parla una lingua mista fra Dagospia, Charles Bukowski e quella sincopata degli sceneggiati televisivi anni Novanta.

 

Attorno a lui brulica quel genere di umanità che dai tempi del Satyricon non è che sia poi molto cambiata. «Politici pieni di testosterone, figli buoni a nulla dediti al body building, squali con dentature da commercialista, giovani ereditiere con l’alito cattivo, avvocati della Locride carichi di forfora e di contanti, vedove con rughe, rubini e isterici Jack Russel che pisciavano sui divani».

cinecittà cinecittà

 

La trama. C’è un film di cassetta sulla mafia venuto male e cui restano appese, con le loro magagne e i loro capricci, diverse persone, oltre i guadagni dell’avido e ingegnosissimo Martello. Per rilanciarlo, questi mette su un dispositivo infernale, di cronaca nera, che spintona, forza e alla fine cerca disperatamente di violentare la realtà lungo l’asse Roma-Parigi. E però... Giornalista, dirigente Rai, autore di fiction, Corrias si è certamente divertito a scrivere, cosa della quale chi legge gli è senz’altro grato. Sennonché l’autore risulta anche, ormai più di vent’anni orsono, non dimenticato biografo del profeta della società dello spettacolo Guy Debord.

 

invitata al gran gala della liberazione di roma invitata al gran gala della liberazione di roma

Ragion per cui, al di là dei tristi e variopinti figuri della narrazione, ben oltre i segreti di quella “carne umana sparpagliata sui divani”, dietro la più avventata e capitolina promiscuità di monsignori e metanfetamine, tatuaggi e pixel, youporn e speciali coltelli giapponesi da sushi, ecco, pare di cogliere in tutta questa storia un senso terribile di vuoto, come solo produce e mette in scena il Grande Inganno della falsificazione, una volta uccisa ogni autenticità.

invitata al gran gala della liberazione di roma (10) invitata al gran gala della liberazione di roma (10)

 

Restano impresse due feste rimarchevoli, una a Sabaudia, l’altra a casa Martello. Poi un uragano e infine un rogo. Chissà quando e con quanta avventata libertà i romani – scettici o perbene che fossero – hanno smesso di nominare, per la loro sicurezza, la figura del “cinematografaro”. Certo è stata un’omissione a suo modo apocalittica. Lo spettacolo aveva succhiato l’anima al mondo, e se pure gliela restituisce dopo mezzo secolo e più, è comunque troppo tardi.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO