1 - COM’È TRISTE L’ISOLA DEI NAUFRAGHI (PER NIENTE) FAMOSI

Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

isola dei famosi catherine spaak lascia l isola

 

Stare in piedi fino all’una di notte per vedere «L’Isola dei Famosi» è una triste follia. Mai visto un programma così maldestro e interminabile per ragioni d’ascolto (Canale 5, lunedì, 21.30). È vero che i reality hanno bisogno di tempo per scaldare il motore, ma l’edizione di quest’anno, la cui unica chiave interpretativa sembra il doppio senso, lascia poche speranze.

 

I naufraghi non sono famosi, lo studio è debole, gli autori sono meno creativi dell’uragano della settimana scorsa, Cecilia Belén (sorella di) deve spogliarsi per pagare il mutuo della casa dei genitori (ci mancava solo il risvolto sociale), Alessia Marcuzzi non sa cosa sia il senso del ritmo, Mara Venier è una signora («Quanto sei str…», dice al suo opinionista di riferimento) e Alfonso Signorini ha perso quel po’ di autoironia che un tempo esibiva. 
 

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Il grande Dino Risi aveva già capito tutto. Basta rivedere quel pezzo del Sorpasso in cui tratteggia la giovane Catherine Spaak per intuire che sarebbe finita così. È probabile che tutto sia combinato (nei reality non si sa mai), ma certo l’uscita di scena della Spaak è di rara ridicolaggine: «Io mi trovo veramente molto in difficoltà… quando, una settimana fa, abbiamo preso questa barca… per raggiungere l’Isola, non sapendo che saremmo tornati indietro, è successa una cosa che mi ha fatto stare molto male. La barca si muoveva moltissimo, abbiamo sbattuto, qualcuno rideva, qualcuno no. Io posso dire di aver passato la mezz’ora più brutta della mia vita». 

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La mezz’ora più brutta della sua vita? A rendere ancora più ridicola la situazione ci pensa Slurpino Diaco, il più grande paraguru della tv italiana, con le sue tirate retoriche e profittatrici. Pessima la regia di Roberto Cenci. Credo che il problema più importante sia questo: finora non si sono fuse le culture produttive di Mediaset e di Magnolia. Questi programmi o sono appaltati chiavi in mano o l’ibrido crea queste mostruosità. 

 

2 - IL MISTERO DI CATHERINE SPAAK MANCO IL PATTO DEL NAZARENO

Nanni Delbecchi per il “Fatto quotidiano”

 

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Angelino Alfano si è fatto convincere a votare per Mattarella, Catherine Spaak non si è fatta convincere a restare nell’Isola dei famosi. È rimasta un’altra settimana a spese di Canale 5 solo per annunciare il ritorno a casa nel corso della prima, vera puntata del reality. “Mi sono molto spaventata vedendo il mare in tempesta. Verrò in studio a spiegare perché ho deciso di dare forfait”, dice in un intenso primo piano, illuminata dalla calda luce delle torce. Roba da Ingmar Bergman più che da Rocco Siffredi.

 

Partono frenetiche trattative tra Cologno Monzese e le Honduras il cui unico risultato è ridurre a pezzi lo stato maggiore del reality, quasi come Forza Italia dopo le quirinarie, colombe e falchi sempre ai ferri sempre più corti. “Perché te ne vuoi andare, Catherine?”, ripete Alessia Marcuzzi dalla profondità dei suoi spacchi, ma senza ottenere una vera risposta.

 

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È vero che Cayo Cochinos non è il Colle, e che Pierluigi Diaco non è il Nazareno, anche lui se vorrebbe tanto, eppure tutto questo non basta a spiegare il giallo.

In attesa che il caso venga affidato a Sherlock Holmes, tre sono le scuole di pensiero. Secondo la prima scuola, la Spaak avrebbe firmato con la produzione un contratto segreto, poi disatteso, che le avrebbe garantito di non dover entrare in acqua e di non indossare il costume da bagno; se così fosse, gli autori dell’Isola andrebbero candidati immediatamente al Nobel per la fisica, visto che il passo successivo è la dimostrazione che l’acqua non è bagnata.

 

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La seconda scuola di pensiero è che fosse tutto concordato, e guarda caso proprio mentre si consumava lo psicodramma in diretta qualcuno sul web scopriva che la Spaak era annunciata tra le interpreti di uno spettacolo teatrale in cartellone il 7 febbraio (poi precipitosamente annullato). La terza scuola di pensiero è meglio affidarla alla cronaca delle quattro ore e passa.

 

Rispetto alle passate edizioni la grande novità è Isla Bonita, “una location da sogno dove pochi privilegiati godranno di un lusso sfrenato, per esempio lettini regolabili in edizione limitata” (Marcuzzi); ma c’è anche la Playa Desnuda, “dove si torna alle origini, allo stato primitivo”, e dove il modello tartarugato Brice Martinè e la sorella di Belèn Cecilia Rodriguez, dopo un lungo travaglio interiore, accettano di spogliarsi nudi.

 

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Questo sì che è senso dello stato (primitivo). Che altro? La prova di intelligenza consiste nel piazzare un asse come passerella tra due ponti, ma né Patrizio Oliva, né Melissa P. né Pierluigi D. ci arrivano. Sempre Pierluigi D., gettandosi dall’elicottero, pronuncia la storica frase “Alessia, mi tuffo nel mare della televisione popolare!”, ma nonostante l’impegno strenuo continua a mangiare la polvere da Rocco Siffredi perché fondamentalmente siamo nel suo mondo, tutto l’insieme sembra un film di Rocco a cui hanno tagliato le scene di sesso.

 

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“Rocco ti piace la Palapa?” “Rocco, vi facciamo votare due alla volta perché dobbiamo fare presto” “OK Alessia. Ma io non sono abituato a fare presto”. E allora, Sherlock, perché la Spaak se n’è andata? Forse perché questa Isola è la versione più trash del programma più trash della storia della televisione italiana, e nemmeno lei se l’aspettava. Per quanto la realtà superi l’immaginazione, il trash riesce a superare perfino la realtà. Elementare, Watson.

 

3 - POSTA SELVAGGIA N° 4: SPECIALE ISOLA DEI FAMOSI

Selvaggia Lucarelli per https://it.lifestyle.yahoo.com/

 

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Visto che in tanti mi avete scritto lettere per chiedermi di commentare la puntata di ieri dell'Isola dei Famosi eccovi accontentati con la mia pagella.

 

Inutile girarci intorno: vuoi per la discreta quantità di criprogay tra i concorrenti, vuoi per la netta superiorità estetica degli uomini di questa edizione, vuoi per la presenza di due icone gay tra gli opinionisti in studio, quest’anno l’isola dei famosi non è Cayo Paloma, ma Gaio Paloma. Ecco le mie pagelle:

 

Mara Venier, voto 9: ironica, stravaccata al punto giusto, genuinamente divertita, riesce nella non facile impresa di fare da spalla alle altre conduttrici. Ogni tanto è perfino troppo a suo agio, per cui la guardi e temi che da un momento all’altro si alzi per andare a prendere le ciocie o il latte e i Pan di Stelle.

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Alfonso Signorini, voto 4: un uomo che ci ha abituati alle sue interviste a schiena dritta di fronte ai poteri forti di questo paese. Un uomo che intervista Berlusconi e gli chiede se per Dudù preferisce l’umido o il secco e ha davanti Catherine Spaak è per poco non le chiede se sia implicata nel caso Calvi. La veemenza con cui aggredisce questa donna è commovente: prima la accusa di avergli mentito SPUDORATAMENTE perché alla domanda “Hai paura della barca?”, nella scorsa puntata lei gli aveva risposto “No”.

 

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Roba che le bugie di Nixon durante il Watergate furono robetta al confronto. Poi la accusa di aver partecipato all’isola col mero scopo di un’esposizione mediatica, come se invece gli altri concorrenti fossero lì per un master in biomeccanica. Poi fa la battutina “Risparmiateci almeno la Spaak sulla playa desnuda, come se lui fosse stato  la controfigura di Brad Pitt in Troy. Insomma, lui che è passato dalle copertine su Chi con Berlusconi al poster di Renzi in camera, non accetta che la Spaak possa cambiare idea sulla sua presenza sull’isola.

 

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Esige coerenza. Notevole anche la sua sottile analisi psicologica della strategia di gioco. Secondo Signorini, Valerio Scanu e Patrizio Oliva sono andati in nomination perché il gruppo li ritieni i più forti. Perché Scanu è positivo, simpatico e un trascinatore. Ho deciso che metterò nel bussolotto questi tre aggettivi e ne tirerò su uno a caso per decidere quale sia più ad minchiam.

 

Scanu è tutto fuorchè simpatico (fa ridere, ma perché è fuori contesto, non perché simpatico), fuorchè positivo (Melissa P ha chiaramente fatto capire che parla male pure di Alvin che è l’uomo più buono del mondo dopo Paolo Brosio), fuorchè un trascinatore (a malapena trascina le sue chiappe fuori dall’acqua).

 

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Alessia Marcuzzi, voto 6: Che le cose sarebbero andate meglio s’è capito subito. I capelli sono passati dal giallo Limoncello al giallo paglierino e la piega è tornata quella di un tempo. Anche il look è passato dal castigato della scorsa settimana alla gonna modalità “ho provato a scavalcare la cancellata e mi s’è impigliata mentre scendevo”, ma l’insieme era molto sexy. Ha cercato fin da subito la pace con gli opinionisti, in particolare con Mara, per far capire che va tutto bene, che la storia della lite era fantasia, per cui ci ha ricordato spesso che sono amici, che si tengono per mano e che volemose bene. Da casa ci piacerebbe ricordarle che pure se si stessero tutti e tre allegramente sulle palle noi prenderemmo sonno lo stesso e senza l’ausilio di psicofarmaci, ma va bene ugualmente. La vogliamo più cazzuta però. Daje.

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Alvin, voto 7: a parte il pantalone blu e la camicia blu da autista dell’atac, è sembrato decisamente più simpatico e disinvolto di come lo conoscevamo, quindi è probabile che al suo ritorno a Verissimo chiederà più spazio alla Toffanin e a maggio lo vedremo a incipriare il naso a Pardo durante gli spot a Tikitaka.

 

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Rocco Siffredi, voto 5: appare frastornato. Schiavo dei doppisensi che fa e che subisce a ogni battito di ciglia, fatica a tirar fuori il meglio. (naturalmente anche questo era un doppiosenso). Nonostante si sia accoppiato in tutte le posizioni possibili compresa qualla a volo d’angelo dal lampadario, dice che soffre di vertigini. E’ l’unico concorrente ad aver detto più volte “Ti amo” alla moglie in studio, per cui è svelato il romantico mistero per farsi amare da uno uomo dopo decenni di matrimonio: farlo trombare con chi gli pare.

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Le Donatella, voto 6: Sono la versione androgina di Paola e Chiara. Il problema è che con Paola e Chiara al massimo capitava che uno non capisse chi fosse Paola e chi Chiara, qui non si sa come cazzo si chiamino entrambe.

 

Valerio Scanu, voto 9: E’ quello che si dice “un personaggio” nel linguaggio televisivo, un “soggetto” in quello da strada. E’ chiaramente la persona meno adattabile del globo terracqueo, la meno predisposta al contatto con la natura (se nella vasca dei granchi ci fossero state piastre per capelli accese le avrebbe prese a mani a aperte), la meno a suo agio con se stessa (è stato disinvolto solo quando gli si è chiesto di imitare Mara Venier, come lo era a Tale e quale quando era Anna Oxa). Insomma, l’isola lo costringe a svelare la sua identità e con questa faccenda è a suo agio quanto Matteo Salvini col mezzo tight.

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Alex Belli, voto 8: fino ad oggi non se ne era capita l’utilità sociale. Da quando è uscito dall’acqua spettinato e in canotta nel corso della prima prova, lo ritengo utile anche alla corretta rotazione dell’asse terrestre.

 

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Charlotte Caniggia, voto 5: è l’esempio vivente di quanto i selfie su instagram vendano più fumo dei marocchini in Corso Como.  Dalle foto pareva una gnocca mondiale, appena svanita la piega dopo il tuffo pareva la sosia brutta di Giada De Blank. Spero che arrivi in finale per contarle i cm di ricrescita perché secondo me batterà i cm di Rocco.

 

Melissa P. voto 6: si proclama fine astrologa e a dimostrazione di ciò annuncia che ha Saturno su Venere quindi dimagrirà, per cui ora sappiamo che se abbiamo un culo delle dimensioni delle Baleari è colpa di Saturno, non della sbrisolona.

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Pierluigi Diaco, voto 5: al momento l’unica cosa che s’è capita è che dovrebbe essere quello intelligente del gruppo e il suo picco di genialità è stato quando ha dichiarato con enfasi “Nella vita bisogna dirsi le cose in faccia”. S’è capito anche che è innamorato di Alex Belli ma che se Andrea Montovoli gli citofonasse di domenica con le pastarelle, lui comunque gli aprirebbe. Non s’è capito invece il perché del suo invecchiamento precoce, fatto sta che ha 38 anni e la Spaak pareva la sua primogenita.

 

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Catherine Spaak, voto 4: a me che abbia cambiato idea e sia voluta tornare a casa non frega un’emerita cippa. La Moretti ha preso 138 mila voti alle Europee e ci ha ripensato e s’è fatto meno casino. L’unico passaggio che si poteva risparmiare è “Quella mezz’ora sulla barca che si inclinava è stata la mezz’ora più scioccante della mia vita”. Ecco, forse i passeggeri della Concordia avrebbero un paio di cosine da dirle.

 

Fanny Neguesha, voto 7: presentata come “top model”, lei che al massimo può sfilare, certo, ma una calza a Kate Moss con un’ unghia finta, è stata la concorrente donna ad essersi aggiudicata la prova coraggio. Non si sa se per aver resistito al fuoco o a  un anno con Balotelli, ma comunque è decisamente la più bella e solare del gruppo. 

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Rachida, voto 7: La Snai dà una sua lite con Scanu a 1,50 e si prevedono picchi di tragicità che neanche nell’Edipo Re.

 

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Brice Martinet e Cecilia Rodriguez, voto 3: Sono la versione sgarrupata dei due di Laguna blu. Lui che si spoglia affermando di sentirsi a suo agio col suo corpo, lei che finge indecisione e titubanza, il fidanzato in studio che dichiara “Cecilia lo aspettava da tanto come percorso, come crescita”. Non è chiaro che tipo di percorso sia calarsi le mutande in un reality ma vabbè, e aggiunge “Certo che sono geloso, io sono terrone”. Certo, proprio il classico terrone, è pieno di donne a Corleone che girano per strada senza mutande e i mariti che alzano le spalle rassegnate. Insomma, se Cecilia Rodriguez voleva convincerci definitivamente del fatto che non ha stoffa, ora sappiamo che no, non ne ha. E ahimè, neppure il fatto che stia nuda per una settimana è una gran trovata in quella famiglia: la sorella gira nuda da 30 anni e nessuno ci fa più caso.

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