“QUANDO MUOIO UCCIDETE IL MIO CANE” – LA SCELTA DI ALAIN DELON SCATENA POLEMICHE – FELTRI: "HA RAGIONE A NON FIDARSI DI FIGLI E PARENTI. ANCHE IO E LA MIA CONSORTE ABBIAMO ALCUNI GATTI A CUI SIAMO MOLTI AFFEZIONATI. PER CUI SE CI TOCCA TIRARE LE CUOIA, PREFERIREI CHE SI ADDORMENTASSERO SERENI PIUTTOSTO CHE VEDERLI SOPRAVVIVERE NELL'INDIFFERENZA…"

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Vittorio Feltri per Libero Quotidiano

 

Alain Delon non ha torto. Dice che se dovesse morire, e gli auguriamo ciò possa accadere il più tardi possibile, preferirebbe che il suo cane sparisse con lui.

 

Ovvio. Chi si fida degli eredi, figli, nipoti, eccetera, i quali non appena incassato il bottino, se ne fregano delle volontà del defunto e si regolano secondo il proprio interesse? In sostanza, arraffano, litigano tra loro per arricchirsi e del resto non si occupano.

 

Se Delon andasse all' altro mondo, il suo amico a quattro zampe farebbe quasi certamente una brutta fine, abbandonato in un canile o chissà dove. Chi non ama gli animali li considera oggetti ingombranti e li sottovaluta. Anziché affidarli ai parenti conviene sopprimerli con una sana eutanasia, così almeno non soffrono.

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Crepi Sansone con tutti i filistei.

 

Questa è saggezza ispirata alla conoscenza dello sporco mondo che ci circonda anche in famiglia.

Bravo Alain, sono dalla sua parte. Io e la mia consorte abbiamo alcuni gatti ai quali siamo molto affezionati. La nostra preoccupazione è: se ci tocca tirare le cuoia, quale destino avrebbero i nostri adorati mici? Abbiamo dei figli.

 

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Ma essi hanno la loro vita. Se non riescono a dedicarsi ai genitori, come pretendere che si prendano cura dei felini? Non siamo tanto ingenui da pensare che assicurino alle bestiole l' amore garantito da noi. Per cui, dipendesse da me, preferirei che si addormentassero sereni piuttosto che vederli sopravvivere nell' indifferenza, per non dire trascuratezza, di coloro che rimangono su questa terra e magari ritengono i gatti un fastidio insopportabile.

 

Quando la sera rientro a casa e vedo gli occhi dei miei mici provo un sentimento profondo. Mi piace accarezzare il pelo morbido di questi meravigliosi esseri e non reggo all' idea di perderli. Sarà sano egoismo, ma non sono capace di stare senza la loro compagnia, e il sospetto che qualcuno li maltratti mi induce a concludere che, lontani da me, essi non desiderino campare.

Caro Delon, per quel poco che conta, sono del suo stesso parere.

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