liliana cavani 90 anni

LILIANA CAVANI FA 90! – NELLA SALA DELLA CROCIERA DEL MINISTERO DELLA CULTURA, PER FESTEGGIARE LA REGISTA DI CAPOLAVORI COME “IL PORTIERE DI NOTTE” E “FRANCESCO” SI È RITROVATO IL MEGLIO DEL CINEMA ITALIANO. PRESENTI MARCO BELLOCCHIO, PAOLO SORRENTINO, PAOLO VIRZÌ, PUPI AVATI, MICHELE PLACIDO. E POI, GIANNI LETTA, FAUSTO BERTINOTTI, BARBARA ALBERTI – PADRONI CASA IL MINISTRO GENNARO SANGIULIANO (“UNA CELEBRAZIONE DIVERTENTE, SEMBRA UN’ASSEMBLEA STUDENTESCA”) E IL SOTTOSEGRETARIO VITTORIO SGARBI – VIDEO DI FULVIO ABBATE

 

Da www.ansa.it

 

liliana cavani festeggiamento 90 gennaro sangiuliano vittorio sgarbi

Nella Sala della Crociera del ministero della Cultura a festeggiarla, davanti ad una gigantesca torta bianca con sopra rose rosse, tanti artisti italiani mentre il ministro Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario Vittorio Sgarbi facevano gli auguri alla grande regista italiana che li compirà il 12 gennaio.

 

C'erano, tra gli altri, Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Pupi Avati, Michele Placido, Giovanna Ralli, Susanna Nicchiarelli, Cristina Comencini e poi ancora Fausto Bertinotti, Luciano Violante, Walter Veltroni, Gianni Letta, il produttore Pietro Valsecchi, la poetessa Barbara Alberti, la direttrice del Centro sperimentale Marta Donzelli, quella della Festa di Roma Paola Malanga oltre al sottosegretario Gianmarco Mazzi.

 

liliana cavani festeggiamento 90 gennaro sangiuliano vittorio sgarbi 4

"Una celebrazione riuscita e divertente - ha commentato al termine Sangiuliano - sembrava un'assemblea studentesca". Anche con annuncio a sorpresa: il direttore del teatro Quirino, l'attore, produttore e regista napoletano Geppy Gleijeses ha dato notizia del ritorno alla regia teatrale della Cavani con una coproduzione con il teatro La Pergola di Firenze per Sei personaggi in cerca di autore, rendendola ancora di più sorpresa e felice per un impegno programmato per il 2024 dopo che avrà finito di lavorare e lanciare il nuovo film, L'ordine del tempo, dal bestseller del fisico Carlo Rovelli, con Claudia Gerini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo protagonisti.   

 

"Un grazie infinito. Pensavo di trovare dieci persone e già erano sufficienti, mi hai sorpreso - ha detto al taglio della torta Liliana Cavani rivolgendosi al deus ex machina di tutta la festa ossia Vittorio Sgarbi - Grazie grazie grazie", ha ripetuto. "Sono grata per questa manifestazione gentile, generossima, benevola, non so neanche se me la sono meritata. Intanto ringrazio, ho sentito tante cose interessanti e belle".    

 

liliana cavani festeggiamento 90 gennaro sangiuliano vittorio sgarbi2

Nata al Capri, Hollywood di Pascal Vicedomini "quando ho avuto l'apparizione di questa ragazza", ha detto Sgarbi, l'idea di festeggiare tra i libri della meravigliosa sala del ministero ha visto d'accordo subito Sangiuliano. "Vittorio mi chiama 7-8 volte al giorno per proporre dalle 30 alle 40 idee. Su questa non c'è stato bisogno di convincermi. Per me la Cavani è La Pelle, un film che ho molto amato". Telefonate notturne dal sottosegretario agli artisti "che hanno subito aderito perché la amano, convinto che ci siano tesori nazionali viventi", ha detto Sgarbi raccontando dei due film che lo hanno segnato nell'infanzia, Ultimo tango a Parigi e Il portiere di notte.   

 

L'happening, perché di questo alla fine si è trattato, è servito a riunire grandi maestri, ciascuno con la propria personalità pronta ad emergere. Pupi Avati, "mi sveglio pensando di avere 14 anni poi mi rendo conto di quanti ne ho" ha scherzato il regista "più antico" in sala. "Cavani Bellocchio Bertolucci sono i tre moschettieri che mi hanno ispirato da ragazzo", ha detto.

 

liliana cavani festeggiamento 90 anni gennaro sangiuliano vittorio sgarbi 2

Poi Marco Bellocchio, l'amico di una generazione, quello per cui Cavani ha avuto stasera uno slancio affettuoso: "Noi siamo in prima linea lo siamo sempre stati, siamo la generazione più avanti, con emozione e con amore dico che ci accomuna una coerenza che credo sia pagante, per questo siamo ancora vivi, se non altro cercando di fare il film che volevamo fare".

 

E dopo Paolo Virzì che da affabulatore ha ripercorso la cinematografia della "giovanotta", film per film, "folgorato dai Cannibali, la scoperta al Quattro Mori di Livorno, un film di rabbia istinto rivolta, spiazzante libero scandaloso che, avevo 16 anni, mi fece uscire esaltato". Sorrentino si è intrattenuto con il ministro, che gli ha ricordato una comunanza di strade a Napoli e poi via via si sono alternati i saluti dei presenti come Barbara Alberti che ne ha ricordato gli scandali ("oggi con certe sue scene si finisce in galera"), Bertinotti, Letta, Veltroni.

liliana cavani festeggiamento 90 anni al ministero della cultura

 

E gli assenti come Edoardo Leo - "non mettere candeline né numeri, non contare niente, tu sei una donna senza età" - e Alice Rohrwacher ("hai fatto crescere il mio sguardo come una vela al vento"), con parole affidate alla presidente del sindacato giornalisti cinematografici Laura Delli Colli. "Fare film è passione, se no perché lo faccio? Altrimenti lavorerei. Mi sono sempre sentita fortunata a fare quello che volevo e questo - ha concluso Cavani, ricordando pure le polemiche e le censure del Portiere di notte - è stato il regalo bellissimo che mi ha dato la vita".

LILIANA CAVANI FESTEGGIAMENTO PER I 90 ANNI CON VITTORIO SGARBI E GENNARO SANGIULIANO

gennaro sangiuliano paolo sorrentinoliliana cavani festeggiamento 90 anni al ministero della cultura 1liliana cavani paolo sorrentinoliliana cavani gennaro sangiulianoliliana cavani vittorio sgarbi pupi avatililiana cavani paolo virzi paolo sorrentino marco bellocchioliliana cavani paolo virzi paolo sorrentino marco bellocchio 1liliana cavani michele placidoliliana cavani michele placido vittorio sgarbililiana cavani gennaro sanguiliano liliana cavani festeggiamento 90 anni al ministero della cultura 3liliana cavani festeggiamento 90 anni al ministero della cultura 2liliana cavani festeggiamento 90 anni al ministero della cultura 5liliana cavani festeggiamento 90 anni al ministero della cultura parla gianni letta

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…