corrado guzzanti

"APPENA HO ACCETTATO DI FARE ''LOL 2'' MI SONO DATO DEL PAZZO" - CORRADO GUZZANTI RIAPPARE IN TV CON LA SECONDA STAGIONE DELLO SHOW DI PRIME VIDEO: "MI ERO CHIUSO IN UN ECCESSO DI COMFORT ZONE, AGGRAVATO DA DUE ANNI TAPPATO IN CASA PER LA PANDEMIA. TORNO, AVEVO BISOGNO DI UNO CHOC. SE SONO ANCORA DI SINISTRA? CERTAMENTE NON SONO DI DESTRA. LA SATIRA OGGI È COSÌ: UN FAST FOOD DI ALTA QUALITÀ, BATTUTE FULMINANTI, MEME..."

Renato Franco per www.corriere.it

 

corrado guzzanti durante lol 5

Godot al confronto era uno che si faceva vivo spesso. Corrado Guzzanti è fatto così, un misto di pigrizia accidiosa e maniacale voglia di perfezione che ne fanno uno dei personaggi più evocati e meno presenti.

 

Sì, recita nel BarLume ma non vale, perché i suoi fan lo vogliono solista, battitore libero e lo venerano come i suoi seguaci fanno con Quelo, il santone cialtrone che è una delle sue innumerevoli creazioni strepitose.

 

corrado guzzanti durante lol 3

Praticamente aveva dato buca per sei anni di fila, l’ultima vera epifania con Dove è Mario?. Adesso Corrado Guzzanti torna in tv con la seconda stagione di Lol - Chi ride è fuori (prodotto da Endemol Shine Italy) che verrà rilasciato su Prime Video dal 24 febbraio.

 

corrado guzzanti durante lol 2

Come mai esce dalla sua comfort zone casalinga?

«Ho preso una decisione che ha stupito pure me stesso, appena ho accettato mi sono dato del pazzo.

 

corrado guzzanti durante lol 1

Mi ero chiuso in un eccesso di comfort zone aggravato da due anni tappato in casa per la pandemia. Considero quest’esperienza uno sport estremo, come buttarsi con il deltaplano o fare bungee-jumping, avevo bisogno di uno choc terapeutico come una serie di sedute junghiane. È una decisione un po’ folle, perché è lontana dalla mia storia».

 

corrado guzzanti 2

La sua comicità è soprattutto intellettuale, scritta e pensata, anche se non disdegna le battute di pancia («’mbuti»). La prima edizione di Lol sembra aver dato spazio alla comicità slapstick, all’esuberanza della mimica. Questa come sarà?

«Ho l’impressione che ci siano meno trovate di pancia rispetto alla scorsa edizione. Io ho una passione per il mondo dei comici e per la loro disperazione — come ho raccontato anche in Dove è Mario? —, qui il cast è oculato, ci sono comici di estrazione ed età diverse: gli youtuber, quelli che vengono dal teatro, gente che scrive, gli anzianotti come me (quando cominciano a chiamarti maestro vuol dire che sei invecchiato, e mi imbarazza pure).

 

corrado guzzanti 1

Lol è uno zoo di comici, con le giraffe, i leoni, gli elefanti... Questa convivenza di ore e ore, una maratona infinita, è un esperimento interessante perché si creano interazioni che in altri contesti non sarebbero state possibili».

 

Tra i comici in gara chi è stato quello più difficile a cui resistere?

«Quelli più affini a me, con cui ho inevitabilmente interagito di più, come Virginia Raffaele e Maccio Capatonda. Nel gruppo c’era chi voleva disperatamente vincere e pensava alle strategie, chi aveva paura di rimanere solo e voleva uscire prima.

 

corrado guzzanti durante lol 4

Io ho vissuto quest’esperienza in modo più sportivo che competitivo, la vittoria al gioco non conta: per me non era importante non ridere ma far ridere chi guarda».

 

I comici in cattività, una sorta di reality dell’umorismo: dal suo punto di vista qual è l’aspetto più interessante del gioco?

«Ho seguito la prima edizione perché volevo vedere cosa combinava mia sorella Caterina e ho trovato il meccanismo affascinante. Penso che questa reclusione sia un interessante saggio antropologico sui comici, ancora più interessante per gli addetti ai lavori: è dura dire tre battute e vedere che nessuno ride».

 

corrado guzzanti

L’ultima volta in tv è stato sei anni fa. È una questione di pigrizia o perfezionismo?

«Tutti e due... un misto di accidia e maniacalità. E poi penso che a causa della politica lo scenario della satira sia molto cambiato negli ultimi anni. Mi sembra che le cose che facevo anni fa adesso avrebbero meno senso.

 

corrado guzzanti a propaganda live 2

Oggi c’è una satira molto di consumo sull’attualità, sulle ultime 24 ore... Probabilmente tornerò a fare uno spettacolo a teatro e sto scrivendo una serie comica, strampalata, che come spirito ricorda Fascisti su Marte».

 

corrado guzzanti a propaganda live 1

Adesso funziona l’immediatezza: Osho (una foto, una battuta), Lercio (false notizie con taglio ironico), Spinoza (la satira sull’attualità in un tweet). La satira è morta?

«Oggi è più difficile fare satira, il livello della politica negli ultimi anni si è talmente abbassato che fare le parodie diventa un esercizio sterile: una parte della classe politica è satiricamente totalmente autosufficiente, non ha bisogno di commenti.

 

corrado guzzanti a propaganda live 5

E poi è cambiato il linguaggio, la satira è esplosa sui social, è diventata uno sport nazionale. Una volta esisteva solo sulla tv generalista, oggi il web ne trabocca, tutti fanno satira, gli stessi giornalisti fanno battute pungenti, è un linguaggio molto più diffuso.

 

Osho mi diverte molto ma fa riflettere che uno dei satirici più influenti faccia dei meme e non degli sketch, basta una foto con un dialogo immaginato, il monologo non serve più».

 

corrado guzzanti a propaganda live 4

Non è una bella notizia, la satira ha da sempre una funzione sociale, accende un faro sulle contraddizioni della classe politica.

«Oggi la satira è un fast food di alta qualità, è velocissima, immediata. In realtà sento parlare di crisi della satira da quando ho cominciato, ed era il 1988. Diciamo che oggi mi sembra estinta la satira che cerca di raccontare di più, ma parliamo di un linguaggio che si trasforma, in continua evoluzione. Domani diventerà un’altra cosa, oggi è così: battute fulminanti, meme».

vulvia corrado guzzanti

 

È una delle sue riflessioni più tristemente comiche: «Solo ripetendo sempre gli stessi errori si impara a eseguirli alla perfezione». Vale anche per la sinistra di oggi?

«Loro sono i maestri supremi nella ricerca della perfezione dell’errore grossolano, ma si può sempre fare di meglio...».

 

Riesce a essere ancora di sinistra?

«È una domanda che non mi faccio più, certamente non sono di destra... mi sento di sinistra ma faccio parte di quella buona parte di popolazione italiana che nella sinistra di oggi non si rispecchia».

 

corrado guzzanti

Gli italiani sono peggiorati?

«Non lo so, certo il Covid ci ha mostrato un’umanità che non sospettavamo esistesse. E poi questi sono anni in cui l’eccesso di informazione ha fatto emergere risvolti drammatici: non so chi guarda più i tg, mi sembra che Facebook sia più potente nel bene e nel male, viviamo una perdita generale di credibilità, l’esperto viene visto con diffidenza».

 

corrado guzzanti

I social?

«Hanno aperto un canale di sfogo sulla nevrosi e sulla rabbia repressa delle persone, non li frequento tanto, ma capisco che hanno livellato tutto, ogni opinione è buona, ogni verità è buona.

 

L’effetto dell’algoritmo, del feed, poi è micidiale: pensi che le tue idee siano l’opinione diffusa, le scambi per la realtà. Ti arrivano solo conferme, nessuna smentita: è una piega inquietante».

 

corrado guzzanti

Poca vita mondana, la noia è una spinta a essere creativi?

«Anche annoiandosi il cervello non smette mai di lavorare, io mi appunto continuamente idee, ho macigni di spunti su Word dove scrivo le cose più disparate, migliaia di pagine con battute e invenzioni.

 

È diventata un’enciclopedia senza alcun ordine dove in mezzo c’è anche la lista della spesa; ogni giorno aggiungo qualcosa e mi ci perdo quando la rileggo...Non ho paura di annoiarmi, anzi la noia è uno stimolo. Da tempo, come diceva quel filosofo, sono fuori dal tunnel del divertimento...».

 

I Delitti del BarLume cosa rappresentano?

la porta corrado guzzanti

«In questo caso molto divertimento. Mi piace interpretare questo veneto che incarna l’italiano medio, ambizioso, furbo ma non tanto intelligente. L’italiano medio è quello che non si sente tale e ride fragorosamente pensando che si parli di qualcun altro».

 

Ci sarà il nuovo Boris con il cast storico questa volta alle prese con il mondo dello streaming e delle piattaforme social...

«Incrociando le dita delle mani e dei piedi mi sembra che queste nuove puntate siano molto divertenti. È un ritorno evocatissimo, Boris aveva tanti orfani, la spinta è stata anche la voglia di noi amici di fare un omaggio a Mattia Torre che non c’è più».

 

corrado guzzanti brunello robertetti

Il suo pubblico la aspetta con grande venerazione: si sente Godot? E soprattutto arriverà?

«Il fatto è che cerco di trovare progetti in cui mi posso divertire, non sono uno che si limita a timbrare il cartellino se non ho niente da dire».

 

Tra timbrare il cartellino e il fine pena mai c’è una via di mezzo...

«Diciamo che stiamo lavorando per la via di mezzo. Sì, arriverò...».

Articoli correlati

\'LOL: CHI RIDE E FUORI\', INIZIATE LE RIPRESE DELLA NUOVA STAGIONE: NEL CAST CORRADO GUZZANTI, MACCIO

E\' STATA PRESENTATA LA SECONDA STAGIONE DI \'LOL - CHI RIDE E\' FUORI\', CHE DEBUTTA IL 24 FEBBRAIO...

LA SINISTRA NON CAMBIA E OGGI FARE IL COMICO E' ANCORA PIU' DIFFICILE\'-PARLA CORRADO GUZZANTI...

gigi marzullo michele cucuzza sabina paolo e corrado guzzanti francesca reggianiCORRADO GUZZANTIANIENE DI CORRADO GUZZANTICORRADO GUZZANTI LORENZO MATURITAcorrado guzzanti dov e mario corrado guzzanti mario bambea bizio CORRADO GUZZANTIcorrado guzzantiLORENZO - CORRADO GUZZANTIQUELO CORRADO GUZZANTICORRADO GUZZANTI GIANNI LIVOREcorrado guzzanti

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO