LA ROMA DEI GIUSTI – SI INIZIA CON UN’ANTEPRIMA ITALIANA, "IN VIAGGIO CON ADELE", OPERA PRIMA DI ALESSANDRO CAPITANI, SCRITTA DA NICOLA GUAGLIANONE - UN 'ON THE ROAD' STRAVAGANTE, PIENO DI BATTUTE SCORRETTE ("COME LO TIENI IL CAZZO, GRANDE O PICCOLO?") CON ALESSANDRO HABER CHE SI APPROFITTA DELLA SUA AGENTE ISABELLA FERRARI: "FACCIO L'AGENTE NON LA MIGNOTTA!" – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

haber ferrari in viaggio con adele haber ferrari in viaggio con adele

Festa del Cinema di Roma. Si inizia con un'anteprima italiana, In viaggio con Adele, opera prima di Alessandro Capitani, scritta da Nicola Guaglianone, interpretata da Alessandro Haber e Sara Serraiocco, un on the road povero ma molto grazioso, stravagante, pieno di battute scorrette ("Come lo tieni il cazzo, grande o piccolo?"), di situazioni originali che danno modo ai due protagonisti , così lontani, di costruire un rapporto umano e sensibile di padre e figlia.

 

Lui, Aldo Leone, è un attore di teatro che non fa cinema da trent'anni, egocentrico come tutti gli attori, che si approfitta della sua agente Isabella Ferrari ("Faccio l'agente non la mignotta!").

 

in viaggio con adele in viaggio con adele

Lei, Adele, è una ragazza diversa che vive dentro un pigiama da coniglio e attacca ovunque post-it. Quando muore la mamma di lei, Margherita ("Chi? la Buy?"), vecchia fiamma di lui, i due si incontrano e lui scopre di avere una figlia ("Ma come chi è il padre? Sei tu!"). Parte così un viaggio che cambierà la vita a tutti e due. E dove lui dovrà trovare il coraggio di dire a lei di essere suo padre. Ma lei non è proprio normale, ammesso che essere normali sia una qualità.

 

E lui sa che non può tardare per il provino a Parigi che deve fare con Patrice Leconte, quello vero, per un Cyrano cinematografico. Ma già si sente l'ombra di Toni Servillo che aleggia sul progetto. "Non può far tutto!". Film che Haber sognava di fare da quattro anni perché scritto su di lui, lo ha detto in conferenza stampa stamane, e che vedeva sempre sfumare perché i produttori possibili sognavano un protagonista più di cassetta funziona benissimo nel rapporto tra padre e figlia, cioè nel cuore della storia, anche se l'ambientazione pugliese da Film Commission stavolta è un po' invadente e la povertà dei mezzi si sente. Rimane però un'opera sentita, mai banale e piena di trovate e battute con due ottimi protagonisti.

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