AMAZON, ZITTO E PAGA! - IL GRUPPO DI BEZOS VERSERA’ 100 MILIONI AL FISCO ITALIANO PER CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL CONTENZIOSO LEGATO AL PERIODO D’IMPOSTA 2011-2015 - AD APRILE LA GUARDIA DI FINANZA AVEVA ACCERTATO UNA PRESUNTA EVASIONE FISCALE DI CIRCA 130 MILIONI SU UN GIRO D’AFFARI DI 2,5 MILIARDI

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Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

amazon jeff bezos amazon jeff bezos

Cento milioni per chiudere il contenzioso con il fisco italiano. E' quanto verserà Amazon per risolvere la controversia relativa al pagamento delle imposte nel periodo 2011-15. L' accordo tra la società di Jeff Bezos e l' Agenzia delle entrate è stato firmato per risolvere le potenziali controversie in merito alle indagini fiscali sulle tasse riferite a quegli anni. Lo scorso aprile il nucleo di polizia tributaria della gdf ha accertato una presunta evasione fiscale a carico della multinazionale per circa 130 milioni, su un giro d' affari di 2,5 miliardi di euro.

 

SUCCURSALE ITALIANA

telecamera nascosta in un magazzino amazon inglese telecamera nascosta in un magazzino amazon inglese

L'importo di cento milioni è riferibile sia ad Amazon EU S.ar.l che ad Amazon Italia Services srl, precisa il colosso dell' e-commerce. L' intesa si profila come il primo passo di un disegno più ampio. «Con Amazon sarà ripreso il percorso, a suo tempo sospeso a seguito dei controlli attivati, finalizzato alla stipula di accordi preventivi per la corretta tassazione in Italia in futuro delle attività riferibili al nostro Paese», fa sapere l' Agenzia delle entrate.

 

Come rileva il direttore Ernesto Ruffini, «il fisco può e deve essere spinta e motore di crescita per il Paese». Ora il gruppo di Bezos, che fino al 2015 ha avuto come sede legale il Lussemburgo, mette nero su bianco che «a maggio 2015, per garantire di avere in futuro la migliore struttura per servire i nostri clienti, abbiamo costituito la succursale italiana di Amazon Eu Sarl che registra tutti i ricavi, le spese, i profitti e le imposte dovute in Italia per le vendite al dettaglio». E precisa che «rimaniamo focalizzati a offrire una grande esperienza di acquisto ai nostri clienti in Italia dove abbiamo investito oltre 800 milioni di euro dal 2010 e creato oltre 3.000 posti di lavoro».

AMAZON PIACENZA AMAZON PIACENZA

 

L'INCHIESTA PENALE

Prima di Amazon hanno firmato l' atto di adesione all' accertamento Apple (per 318 milioni) e Google (306 milioni), ma per il gigante dell' e-commerce il paradigma per la fiscalità futura appare più semplice. E' stata infatti la stessa Amazon nel 2011 a presentare all' Agenzia delle entrate un «advance pricing agreement» per stabilire quale organizzazione adottare per non violare la normativa, e proprio da questa procedura si arrivò alla contestazione del fisco.

 

Inoltre dal 2015 la multinazionale ha la sede logistica di smistamento nel piacentino e la controllata italiana con sede legale a Milano. Non dovendo occuparsi di strutture societarie e rientri dall' estero, dunque, i 100 milioni equivalgono al prezzo con cui Amazon italiana remunera e remunererà la casa madre in Lussemburgo per l' uso di beni come il marchio e il server.

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Conclusa la vertenza fiscale, resta ancora sullo sfondo l' inchiesta penale per omessa dichiarazione dei redditi condotta dalla procura di Milano: per Apple e Google la chiusura del contenzioso è stata la premessa di un patteggiamento e alcune archiviazioni. Ed è aperto anche lo spinoso capitolo delle tasse pagate in Lussemburgo, a cui la Ue ha chiesto di recuperare 250 milioni di euro di minor tassazione realizzata attraverso un accordo al ribasso di «tax ruling». Ma il piccolo Paese europeo si è appellato alla corte di giustizia europea.

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