AMICI MAI - UNO STUDIO DEL MIT DI BOSTON HA DIMOSTRATO CHE NELLA METÀ DELLE RELAZIONI AFFETTIVE I SENTIMENTI NON SONO RECIPROCI: IL DIVARIO TRA L’AMICIZIA REALE E PERCEPITA E’ DIVENTATO ENORME, ANCHE A CAUSA DEI SOCIAL NETWORK - LA VERA AMICIZIA? RENDERSI VULNERABILI

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Articolo di Kate Murphy per “The New York Times” e pubblicato da “la Repubblica” - Traduzione Anna Bissanti

 

AMICIZIA SU FACEBOOK AMICIZIA SU FACEBOOK

Pensate a tutte le persone con le quali interagite durante la giornata, il mese, l' anno; le tante anime con cui vi scambiate un saluto o un caloroso abbraccio. Per una qualche coincidenza del destino, convivono nel vostro ambiente. Ma chi, tra loro, potete definire "vero amico"? Una ricerca recente indica che solo la metà delle amicizie ritenute tali è ricambiata. Chi pensate sia vostro amico potrebbe non essere legato a voi nello stesso modo; viceversa, qualcuno che conoscete a stento vi riterrà suo migliore amico.

 

amicizia schiele amicizia schiele

La scoperta ha innescato il dibattito fra gli esperti: di questo divario tra amicizia reale e percepita, alcuni accusano l' ottimismo di fondo, in qualche caso l' egocentrismo. Altri puntano il dito contro il concetto stesso di amicizia in un'epoca in cui l'inclusione o l' esclusione sociale sono facili quanto il passaggio di un dito sullo schermo dello smartphone. Il che preoccupa: l'autenticità delle relazioni ha un impatto enorme su salute e benessere.

 

«Alla gente non piace sentirsi dire che l' amicizia non è corrisposta», dice Alex Pentland, ricercatore di scienze sociali computazionali al Mit, coautore dello studio Per i tuoi amici, sei davvero un amico?, appena pubblicato. Qui sono stati analizzati i rapporti di amicizia tra 84 persone fra i 23 e i 38 anni; è stato chiesto loro di classificarli in una scala da "non lo conosco" a "è uno dei migliori amici". I sentimenti erano reciproci il 53% delle volte, mentre le aspettative di reciprocità erano al 94%. Dati coerenti con molti altri studi sull' amicizia condotti negli ultimi dieci anni, su oltre 92mila persone, nei quali la reciprocità varia dal 34 al 53 percento.

amicizia uomo donna amicizia uomo donna

 

Alex Pentland dice: «L'amicizia non ricambiata può mettere alla prova l'immagine che si ha di sé». Ma il problema forse ha più a che fare con la confusione su cosa sia l'amicizia. «Difficile descriverla», secondo il professore di filosofia di Princeton Alexander Nehamas, che ha tentato di farlo nel suo ultimo libro, Sull'amicizia: «È più facile dire cosa non è».

Di sicuro, non è un mezzo per elevare il proprio status, per essere invitati in vacanza o per sfuggire alla noia.

TAYLOR SWIFT INSTAGRAM TAYLOR SWIFT INSTAGRAM

 

L'amicizia, secondo Nehamas, tocca qualcosa nel profondo, è più simile alla bellezza o all'arte. Eppure, pop star come Taylor Swift e Drake sono ammirate per le loro amicizie strategiche, se non promozionali. I social media consentono di esibire amicizie per esaltare la propria immagine.

 

«Trattare gli amici per utilità o come fossero investimenti è un affronto all' idea stessa di amicizia», dice il professor Ronald Sharp, che al Vassar College cura un corso di letteratura dell' amicizia. Lui rimpiange l'"arte perduta" del passare il tempo per il gusto di stare in compagnia. Il tempo è limitato, come il numero di amici che si possono avere, secondo Robin I. M. Dunbar.

 

drake drake

Questo psicologo dell' età evolutiva descrive vari livelli di amicizia: al più alto ci sono una o due persone - il coniuge, l'amico più caro - con cui si hanno intimità e interazioni quotidiane. A un livello inferiore si collocano al massimo quattro persone con le quali si condividono affinità, affetto, e si mantengono i rapporti settimanalmente. Al terzo stadio, gli amici occasionali, con cui si trascorre poco tempo e il legame è debole: senza contatti costanti, ricadono tra i conoscenti.

 

jagger e bowie amici e amanti jagger e bowie amici e amanti

Come si riconoscono le "anime affini", in una cultura che confonde l'affidarsi agli altri con un segno di debolezza? La vera amicizia richiede di rendersi vulnerabili, sottolinea Nehamas: bisogna correre il rischio di veder rivelate cose di sé che non corrispondono all'immagine patinata creata su Facebook o Instagram. Non molti sono pronti a correre il rischio.

 

Ma andare sul sicuro instaurando rapporti superficiali o non ricambiati può avere ripercussioni fisiche, dicono gli esperti. Il senso di isolamento che ne deriva aumenta il rischio di morte quanto fumo, alcool e obesità; e può far perdere tonicità al nervo vago, che permette di entrare in sintonia con gli altri.

 

marc marquez vacanza con amici marc marquez vacanza con amici

Insomma vale la pena individuare quali, tra le tante persone che si incontrano nella vita, siano "vere amiche". Non esiste una definizione condivisa di amicizia, ma sono le amicizie a dar forma al modo in cui guardiamo il mondo: meglio o peggio, in base a come le scegliamo. Non si dice "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei"?

 

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