olindo romano rosa bazzi

BAZZI, LAZZI E CA**I AMARI PER OLINDO - ''NON VUOLE USCIRE DAL CARCERE: È INNAMORATO DI ROSA BAZZI''. UN DETENUTO DI BOLLATE È PAZZO DI LEI, E LA NOTIZIA AVREBBE FATTO INFURIARE IL MARITO, CHE ALL'EPOCA SI AFFRETTÒ A PRENDERSI LA COLPA PUR DI SALVARE L'AMATA ROSA - L'AVVOCATO DEI DUE: ''QUALCUNO CHE CE L'HA CON LORO STA COLPENDO SUL PERSONALE''. LA NOTIZIA È UN MODO PER DIVIDERLI ORA CHE LE ''IENE'' HANNO GLI ELEMENTI PER RIAPRIRE IL CASO?

VIDEO: LE IENE INTERVISTANO ROSA BAZZI

 

https://www.iene.mediaset.it/video/erba-strage-carabinieri-rosa-bazzi-olindo-romano-ergastolo-processo-condanna-prove-intervista_384352.shtml

 

 

1 - INFATUATO DI ROSA BAZZI: RESTA IN CARCERE

Felice Manti per “il Giornale

 

rosa bazzi

Dalla cella matrimoniale al divorzio? È una Rosa Bazzi inedita quella che emerge da due fatti di cronaca apparentemente scollegati. La donna accusata della strage di Erba assieme al marito Olindo Romano sarebbe legata a un altro uomo. Secondo il Corriere di Como infatti un detenuto del carcere di Bollate, dove si trova reclusa la Bazzi dal novembre del 2009 per scontare una condanna all' ergastolo, si sarebbe rifiutato di accedere al regime di semilibertà, cioè alla possibilità di lavorare fuori dal carcere «per non dover lasciare la sezione in cui si trova attualmente e per non dover quindi allontanarsi da Rosa Bazzi», con cui, sempre secondo il giornale comasco, avrebbe una relazione da tempo.

 

Ma in realtà la storia di Olindo e Rosa è finita di nuovo sotto i riflettori per il pasticcio sui alcuni reperti mai analizzati che la difesa voleva usare per riaprire il processo: una parte è stata inspiegabilmente distrutta da un cancelliere di Como nonostante una sentenza contraria della Cassazione. Una parte, su cui lo stesso tribunale non vuole autorizzare nuove indagini, contravvenendo ancora una volta a una sentenza della Suprema Corte, invece è stata ritrovati senza sigilli. In più Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, vuole che la Corte d' Appello di Milano riapra il processo.

rosa bazzi

 

E proprio la Bazzi è stata intervistata in esclusiva domenica sera dalle Iene dopo un silenzio durato 12 anni. Chi si aspettava una donna diversa da quella immortalata nella famosa «confessione» fatta davanti al criminologo Massimo Picozzi, (che invece era solo un colloquio difensivo tra perito e assistito, che avrebbe dovuto restare riservato, ma tant' è) non è rimasto deluso.

 

rosa bazzi

 Dopo aver ribadito la propria innocenza e aver accusato nuovamente i carabinieri e gli inquirenti di averla imbeccata con foto e rivelazioni di particolari inediti pur di farla confessare («Abbiamo sbagliato ad accollarci quello che ci hanno detto ma avevamo fiducia del maresciallo Gallorini»), la donna ha detto di aver visto un estraneo sul luogo della strage.

 

Ma quando la iena Antonino Monteleone le ha chiesto: «Possibile che vi siate accollate gli omicidi pur di stare insieme?» lei ha risposto: «Allora era così, adesso le cose sono cambiate». L' avvocato della coppia Fabio Schembri è furioso: «Rosa ha un amante? No, ma se chi ce l' ha con loro li colpisce sul personale, sta raschiando il fondo del barile. Toccare quella sfera significa cadere in basso».

 

 

2 - IL NUOVO AMICO DI ROSA FA ARRABBIARE OLINDO

Azzurra Barbuto per “Libero quotidiano

OLINDO ROMANO ROSA BAZZI

 

Sventurato Olindo Romano. Non solo è finito in gattabuia a vita per crimini che sostiene di non avere commesso e di avere confessato poiché indotto a farlo sotto la falsa promessa - così racconta - di poter restare accanto alla donna che ama, Rosa Bazzi, all' interno di una confortevole cella matrimoniale, ma adesso qualcuno vuole pure farlo passare per cornuto.

 

Su La Provincia di Como, in prima pagina, ieri faceva bella mostra un titolo capace di mandare in tilt, se non addirittura stroncare, il cuore del netturbino condannato all' ergastolo in quanto ritenuto insieme alla consorte autore della strage di Erba dell' 11 dicembre del 2006: "Nuovo amore in carcere per Rosa Bazzi". Nell' articolo si raccontava la bizzarra vicenda di un detenuto dell' istituto penitenziario di Bollate, dove vive Rosa, il quale avrebbe rifiutato davanti ai giudici del tribunale di Milano l' accesso alla semilibertà pur di non distaccarsi dalla sua amata compagna di detenzione, Rosa, dal momento che il cambio di regime comporterebbe il trasferimento di sezione.

 

olindo romano

L' identità di quest' uomo resta un mistero, tuttavia noi lo conosciamo. Egli era venuto a trovare la sottoscritta presso la redazione di Libero, dato che già gode della possibilità di uscire dalla prigione alcune ore. Voleva a tutti i costi mettersi in contatto con me per il mio interessamento costante alla vicenda giudiziaria che riguarda i coniugi Romano.

 

 

PRIMA IL LAVORO

Ed in effetti fu proprio lui, che è molto vicino a Rosa in qualità di amico e collega di lavoro, a raccontarmi che la detenuta fabbrica a mano borse e che il ricavato derivante dalla vendita di questi accessori viene devoluto in beneficenza a favore dei bambini africani. Sono rimasta in contatto con questa persona, il cui interessamento nei confronti delle sorti della condannata non nego che abbia destato in me alcune perplessità, poiché io stessa, qualora mi trovassi in galera, penserei più alle mie problematiche legali che a quelle degli altri reclusi.

 

 

antonino monteleone olindo romano

Tuttavia non escludiamo che in simili circostanze possano instaurarsi dei rapporti stretti di solidarietà. Ci risulta che il soggetto, lungi dall' essere il nuovo partner della signora, abbia rigettato la prospettiva di godere di maggiore libertà non per non distaccarsi dalla sua bella bensì per non perdere un bene oggigiorno più prezioso dell' amore: il lavoro.

 

Tra le sbarre egli è certo di poter continuare a svolgere la sua attività, fuori rischierebbe di ritrovarsi senza impiego. Il che implica un' amara quanto doverosa riflessione: l' inserimento lavorativo post-penitenziario continua ad essere una chimera. Così accade sovente che, vittima del pregiudizio sociale, l' ex detenuto non abbia alternative alla devianza e alla disoccupazione. Eventualità da scongiurare per evitare che gli istituti di pena si trasformino in luoghi in cui si entra, si esce e poi si rientra, in un circolo vizioso senza fine. Quello di Bollate, ad ogni modo, si conferma istituto in cui viene rispettata la dignità del reo ed in cui questi ha la possibilità di rendersi utile trasformandosi in risorsa per se stessa e la società.

olindo romano

 

Ci preme rassicurare Olindo, delle cui condizioni l' avvocato Fabio Schembri, che abbiamo raggiunto ieri telefonicamente, si è detto molto preoccupato. «Leggendo una follia simile, Olindo potrebbe morire», ha esclamato Schembri. Non vogliamo che a Romano venga il crepacuore né che si tolga la vita, perciò ci teniamo a fargli sapere che Rosa non lo ha abbandonato né gli ha fatto le corna, ma come lui continua ad aspettare il giorno in cui verrà ricongiunta all' unico amore della sua esistenza.

 

TROPPO LONTANI

Da anni ormai il netturbino, che si trova rinchiuso nel carcere di Opera dove svolge la mansione di cuoco per i colleghi con discreto successo, attende che venga accettata la sua richiesta di trasferimento presso l' istituto di Bollate, avvicinandosi alla sua dolce metà. Perché continuare a tenere divisi questi due innamorati? Ci sembra una crudeltà priva di senso e di scopo. E come se non bastasse ora si mormora pure che qualcuno abbia messo gli occhi su Rosa e voglia soffiarla al suo legittimo sposo, e che la donna faccia strage sì, però di cuori, persino tra le pareti fredde e desolanti del penitenziario.

OLINDO E ROSA1

 

Lo avevamo già scritto, ma lo ripetiamo: quella dei Romano potrebbe essere una delle storie d' amore più romantiche di sempre se non fosse intrecciata a quella che fu definita dal pm Massimo Astori «la più atroce impresa criminale nella storia della Repubblica». Insomma, Olindo e Rosa a Renzo e Lucia, così come a Romeo e Giulietta, gli fanno un baffo.

Speriamo in un lieto fine o in un fine pena.

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...