giorgia meloni caivano andrea giambruno vignetta natangelo

A CAIVANO MELONI RISCHIA UNA CUTRO-BIS – C'È FORTE TENSIONE PER LA VISITA DI OGGI DELLA PREMIER NEL COMUNE NAPOLETANO, DOVE UN BRANCO DI RAGAZZI HA STUPRATO DUE CUGINE 12ENNI – SUI SOCIAL MINACCE DI MORTE ALLA PREMIER DA CHI HA PERSO IL REDDITO DI CITTADINANZA – LA DUCETTA VUOLE MOSTRARE IL PUGNO DURO CONTRO LA DELINQUENZA, MA C'È IL TIMORE DI PROTESTE, CHE SPOSTINO L'ATTENZIONE, COME AVVENNE IL 7 MARZO SCORSO IN CALABRIA – PER QUESTO FDI HA ORGANIZZATO UNA CLAQUE…

Estratto dell'articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

caivano 1

Una Cutro-bis. Per tutto il giorno a Palazzo Chigi, dove si sono susseguite le riunioni per organizzare la visita di questa mattina, è stato questo lo spettro che ha agitato l'entourage di Giorgia Meloni: la premier […] sarà al Parco Verde di Caivano (periferia nord di Napoli) dove nei giorni scorsi sono stati violente due cuginette di 12 anni.

 

Il timore è quello di proteste, non organizzate ma di singoli individui, che spostino l'attenzione dalla visita di Meloni come avvenne già il 7 marzo scorso a Cutro, trasferta che diventò un boomerang per il governo.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

Nello specifico a Palazzo Chigi si temono contestazioni sul taglio al Reddito di cittadinanza e sul tema delle violenze sessuali: la premier, che dovrebbe fare un punto stampa alla scuola “Francesco Morano”, rischiando di dover rispondere a qualche domanda sulle frasi imbarazzanti del compagno Andrea Giambruno che hanno provocato lo sdegno dei social e ieri anche dei giornali internazionali (“Se eviti di ubriacarti, eviti di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”).

 

CAIVANO - PARCO VERDE

È anche per questo che ieri il governo ha deciso di alzare i toni su alcune minacce social che sarebbero arrivate nei confronti del premier proprio per la decisione di togliere il Reddito di cittadinanza a molti occupabili nella zona. “Speriamo che rimani morta a Caivano”, “io ti consiglio di stare a casa” e ancora “Sei sicura che tornerai?” sarebbero le minacce che ieri sono state ben evidenziate dalle agenzie di stampa (senza citare alcuna fonte) […]

 

manifestazione a caivano 2

Anche Meloni alla fine ha deciso di rispondere: “Le intimidazioni non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli – ha detto la premier – nella lotta alla criminalità questo governo non farà passi indietro”.

 

Insomma il messaggio è chiaro: dimostrare il pugno duro dello Stato nei confronti della criminalità. Il timore di contestazioni però ha portato a organizzare la trasferta in maniera certosina: a occuparsene è stato direttamente il sottosegretario Alfredo Mantovano con don Patriciello, il prete antimafia simbolo di quel luogo.

 

giorgia meloni a cutro

La premier visiterà la chiesa e la scuola di Caivano dove, insieme ai ministri Matteo Piantedosi, Andrea Abodi e Giuseppe Valditara, presiederà un comitato di ordine e sicurezza con le autorità locali. Non ci sarà un provvedimento ad hoc come fu per il decreto Cutro: oltre alla riapertura della palestra e alla bonifica del parco, in quella sede sarà firmato un patto per la sicurezza da parte di tutti gli enti interessati che garantisce un presidio di polizia continuo sul territorio.

 

Quindi più presenza delle forze di polizia, ma anche la trasformazione del centro polifunzionale “Delphinia sporting club” dove sono state violentate le due ragazzine in uno scenario della legalità. Meloni, che farà anche un giro per le strade di Caivano, incontrerà anche la mamma di una delle due ragazzine violente che ha chiesto un faccia a faccia con la premier: “Non mi sento sicura, ci stanno minacciando”.

manifestazione a caivano 3

 

Il timore di contestazioni ha portato i vertici locali di Fratelli d'Italia a precettare iscritti e militanti per costruire un “cordone” di sostegno a Meloni e isolare il più possibile i contestatori. Ieri il coordinatore campano e deputato di FdI Michele Schiano ha mandato un messaggio ai militanti per chiedere di “mobilitarsi” ma non “con simboli di partito”: “Le persone devono sembrare cittadini qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (lì sarà pieno di reddito di cittadinanza)”. […]  

parco verde di caivanoCAIVANO - PARCO VERDE GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI A CUTRO parco verde di caivano

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA