IL DRAGONE SU 2 RUOTE - ADESSO PURE IL BIKE-SHARING E’ MADE IN CHINA: PRONTO AL DEBUTTO IN ITALIA "MOBIKE", LE BICI SI SBLOCCANO CON L’APP E POI SI LASCIANO OVUNQUE, ANCHE FUORI DALLE RASTRELLIERE DEDICATE - PRIMA A FIRENZE, POI MILANO. E A ROMA? I CINESI MICA SO' FESSI… GIA’ SANNO CHE LE BICI RISCHIANO LA FINE DI UN GATTO IN TANGENZIALE - VIDEO

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Ernesto Ferrara per la Repubblica

 

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Si prendono ovunque, si lasciano ovunque. Niente stazioni, niente lucchetti, costi limitati: 30 centesimi mezz'ora, 50 a partire da settembre. E tutto con una app. La rivoluzione del bike sharing cinese, che ha già messo un piede in Europa debuttando due settimane fa a Manchester, ora sbarca a Firenze subito, a Milano in autunno. E per la mobilità delle città italiane è l' inizio di una nuova era.

 

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È il modello "free flow", flusso libero. Niente impattanti stazioni per il ritiro delle bici, niente pannelli pubblicitari per ripagare i mega investimenti del gestore. In Germania e Stati Uniti il mercato si sta sviluppando ma è in Cina che è esploso il fenomeno. Da Pechino a Chongqing le due ruote che erano in calo dal 2016 sono tornate a invadere le città facendo crollare il mercato delle auto e anche quello dei produttori tradizionali di bici. Le aziende si chiamano Mobike, Ofo, U-bicycle, Xiaoming Bike. Un business milionario. Coi suoi buchi neri: bici parcheggiate ovunque, rottami. L' Europa però è già nel mirino.

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Prima Manchester, ora Firenze, poi Milano. I sindaci Dario Nardella e Beppe Sala hanno presentato il servizio ieri. Le biciclette color argento e arancio di Mobike - colosso da un miliardo di dollari, lo guida la trentenne Hu Weiwei, in Cina totalizza 25 milioni di noleggi al giorno - cominceranno a girare per Firenze dal 2 agosto. Circa 500 bici al debutto in riva all' Arno e obiettivi ambiziosi: 4.000 entro settembre, un piano economico basato sulla stima di 20mila noleggi al giorno. Anche Ofo, l' altro big del mercato cinese, sta guardando con interesse a Firenze per ampliare una flotta che Nardella stima possa arrivare a 8mila.

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A Milano per l' inaugurazione di Mobike è tutto pronto per ottobre: 8mila bici per iniziare, si affiancheranno alle 4.650 del bike sharing classico, che pure funziona bene con punte di 24mila noleggi giornalieri: il sindaco Sala ritiene la maggior parte delle nuove bici a flusso libero vadano messe in periferia. A servizio della Grande Milano, dove si stimano 40mila noleggi al giorno potenziali. La società Evlonet, che ha importato il brand con un investimento di circa 20 milioni di euro, già teorizza di colonizzare l' Italia: Roma, Torino, Bologna.

 

BIKE SHARING - MOBIKE BIKE SHARING - MOBIKE

Dove sta la svolta? Nel modello: libertà di parcheggio, basta la rastrelliera vicino casa. Firenze sta disegnando pure 130 nuovi stalli riservati, chi li occupa senza titolo rischia una multa. Milano aumenterà le rastrelliere. Come funziona? Si scarica la app "Mobike", si inseriscono dati anagrafici (servono più di 16 anni) e carta di credito. Si paga una cauzione iniziale di 50 euro che assicura anche contro danni, furti, multe. La app geolocalizza la bici più vicina, si avvicina il telefono al Qr code sul telaio per sbloccare il lucchetto e si parte. Sulla app si possono lasciare anche recensioni e accumulare punti segnalando gli utenti cafoni. Da settembre saranno disponibili abbonamenti. Come sono le bici? Piuttosto pesanti, 15 chili, senza marce: non il massimo. Ma il patron di Evlonet Alessandro Felici annuncia presto nuovi modelli: più alti e ben ammortizzati.

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