auto sequestrate in mostra al al mauto di torino-24

EVASIONE COL TURBO - FERRARI, LAMBORGHINI, HARLEY DAVIDSON, MA ANCHE UNA CHEVROLET CORVETTE C1, DUE BIANCHINA, UNA RARA ISETTA BICOLORE. IL FORTUNATO PROPRIETARIO? FINO A DUE ANNI FA UN “NULLATENENTE” DI GENOVA PIZZICATO DALLA GUARDIA DI FINANZA CHE HA CONSEGNATO I “GIOIELLI” AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI TORINO CHE HA DECISO DI METTERLE IN ESPOSIZIONE...

Savina Confaloni per "Libero Quotidiano"

 

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 23

Un garage da "nullatenente" che farebbe invidia a qualsiasi collezionista: supercar, auto d'epoca e motociclette, che le Fiamme Gialle hanno sequestrato a un evasore totale di Genova e che ora sono protagoniste di un'esposizione al Mauto-Museo Nazionale dell'Automobile di Torino.

 

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 2

Ferrari, Lamborghini, Harley Davidson, ma anche una Chevrolet Corvette C1, due Bianchina, una rara Isetta Biscolore, tutte in buonissimo stato di conservazione, che la Procura della Repubblica di Genova ha affidato in custodia al Mauto di Torino, dove potranno essere ammirate dagli appassionati e conservate in modo adeguato.

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 22

 

L'operazione Risale a due anni fa l'operazione internazionale "Rien ne va plus", che portò alla luce tutte le operazioni illecite di un evasore di Genova, apparentemente nullatenente, e dei suoi otto complici prestanome che operavano tra Maranello, la Liguria, Montecarlo e Regno Unito.

 

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 20

Ed è bella l'idea di non tenere un patrimonio di vetture così prestigiose recluse in un garage della Guardia di Finanza: «L'obiettivo è quello di coniugare da una parte l'esigenza di corretta conservazione e valorizzazione della collezione grazie alle specifiche competenze del Museo dell'Auto di Torino - spiega il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Genova, il Generale di Brigata Vincenzo Tomei- e dall'altra di rendere disponibili i pezzi pregiati, riconducibili ad attività di illeciti fiscali, che la Guardia di Finanza ha recuperato, a beneficio dell'erario e della collettività».

 

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 1

GIOIELLI A 4 RUOTE Al museo torinese arrivano dunque 17 dei modelli sequestrati - 14 automobili e 3 motociclette - destinati all'epoca alle principali aste internazionali, proprio per eludere i controlli delle Fiamme Gialle, tra cui la Ferrari Testarossa Monodado immatricolata nel 1987, le Ferrari 430 Scuderia e 360 Challenge stradale, e una Lamborghini Diablo. Fra le vetture che stavano per arrivare nelle mani dei battitori al Classic&Sports Cars e al britannico Goodwood Festival of Speed, anche uno dei primi esemplari di Lamborghini Murcielago LP 670-4 SV delle 185 complessivamente prodotte.

 

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 21

LA MANO DEL FISCO L'operazione era nata a seguito dell'apertura di una verifica fiscale nei confronti del principale indagato, un 55enne genovese, ex imprenditore immobiliare e "ricco" nullatenente: il collezionista era già noto al fisco perché con la sua precedente attività di real estate aveva accumulato tasse non pagate per un milione di euro, e per questa esposizione con l'erario si era spogliato di tutti i beni intestati, attribuendoli fittiziamente ai parenti della propria compagna - tutti sprovvisti di reddito - e ad altri soggetti compiacenti anche attraverso re-immatricolazioni addirittura nel Principato di Monaco.

auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 25auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 16auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 12auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 6auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 13auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 11auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 10auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 14auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 9auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 8auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 15auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 17auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 7auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 18auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 24auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 5auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 4auto sequestrate in mostra al al mauto di torino 19

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO