migranti coronavirus

LA FASE TRE DEI MIGRANTI – A MAGGIO SONO RIPRESI GLI ARRIVI DEI MIGRANTI IN ITALIA: NON SOLO DA GOMMONI E BARCHINI PROVENIENTI DA LIBIA E TUNISIA, MA ANCHE DALLA ROTTA BALCANICA SLOVENA, DA DOVE CI SONO STATI PIÙ DI 900 INGRESSI ILLEGALI – A VENTIMIGLIA SIAMO TORNATI ALLE VECCHIE ABITUDINI: I POLIZIOTTI FRANCESI CI RIMANDANO INDIETRO I MIGRANTI…

 

 

 

1 - SBARCHI, PIÙ 40 PER CENTO A MAGGIO MA IL NUOVO FRONTE CALDO È LA SLOVENIA

Alessandra Ziniti per “la Repubblica”

 

migranti

Arrivano da mare ma anche da terra. Dalla Libia e dalla Tunisia, su gommoni e barchini, ma anche dalla rotta Balcanica. Il 40 per cento in più di sbarchi nel Mediterraneo solo a maggio, dieci volte di più dal confine sloveno.

 

E l'Italia è solo la porta d'ingresso di un flusso migratorio la cui pressione sui confini preoccupa l'Europa dove è ancora lontano l'accordo sul pacchetto di proposte a cui sta lavorando la commissione europea, dalla riforma del regolamento di Dublino alla ricollocazione obbligatoria di chi arriva.

migranti al confine con la slovenia

 

I numeri diffusi ieri dall'Agenzia europea Frontex raccontano di una forte ripresa dei viaggi dopo il lockdown con un consistente aumento rispetto ad aprile mese in cui, naturalmente, la pandemia aveva fortemente condizionato i flussi. Soprattutto sulla rotta terrestre, con il sospetto che la Turchia abbia ripreso a far partire le migliaia di migranti ammassati al confine con la Grecia.

 

 «Ci sono stati più di 900 ingressi illegali su questa rotta a maggio - scrive Frontex - dieci volte di più rispetto al mese precedente. Nei primi cinque mesi del 2020, il numero degli arrivi è aumentato del 50 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, circa 6900».

la rotta balcanica dei migranti

 

Già da prima del lockdown il Viminale aveva posto particolare attenzione agli arrivi dal confine del Friuli-Venezia Giulia disponendo l'invio di contingenti delle forze dell'ordine e dell'esercito per i pattugliamenti. E molte associazioni, tra cui l'Asgi, denuncia decine di riammissioni in Slovenia di afghani, pachistani, siriani, iracheni che si traducono in respingimenti verso la Croazia e la Bosnia.

 

Anche i trafficanti libici e tunisini hanno ripreso a far partire i barconi: sono 5.638 gli sbarchi in Italia nel 2020, quasi il triplo rispetto all'anno scorso. Due Ong sono tornate in missione ma nell'ultima settimana non hanno soccorso nessuno. Ma non è la rotta del Mediterraneo centrale la più battuta, bensì quella orientale verso la Grecia dove nei primi cinque mesi dell'anno sono transitati in 12.700, soprattutto afghani.

la rotta balcanica dei migranti 1

 

Quadruplicati anche gli arrivi dal Mediterraneo occidentale, circa 3700 dal Marocco o dall'Algeria. Complessivamente, sono 31.600 gli immigrati che nel 2020 sono entrati illegalmente in Europa, il 6 per cento in più dell'anno scorso.

 

2 - RITORNO A VENTIMIGLIA CENTINAIA ACCAMPATI COL MIRAGGIO DELLA FRANCIA

VENTIMIGLIA

Massimo Calandri per “la Repubblica”

 

Anche ieri sono arrivati almeno in 30, comprese due famiglie siriane con 6 bambini. E al confine, come tutte le mattine dall'inizio di giugno, la gendarmerie ne ha ricacciati indietro altri 45, a spintoni e male parole. Migranti.

 

Con la riapertura delle regioni, i controlli meno severi alla frontiera slovena, hanno cominciato a raggiungere Ventimiglia. L'ultima città italiana prima della Francia. Dove ci sono come minimo 6 valichi per provare ad espatriare e continuare così un viaggio che dalla rotta balcanica porta - forse - a un mondo migliore: il Nord Europa.

 

«È stato come aprire una diga», dicono le organizzazioni umanitarie. Sì, ma oggi quel flusso di vite e speranze si ferma lì. In una città che il sindaco, Gaetano Scullino, suo malgrado, definisce «un imbuto ». «Perché coi poliziotti francesi non si passa. Neppure le mamme, i piccoli in braccio.

 

la rotta balcanica dei migranti

Quelli se ne fregano: ci rimandano anche qualcuno che magari è entrato da loro attraverso altri Paesi». Il centro della Croce Rossa è chiuso per ragioni di sicurezza, dopo un caso di Covid. «Agli stranieri non rimane che dormire sulla spiaggia. Si arrangiano sull'erba dei giardini pubblici o s' accampano sul greto del fiume Roja. In attesa di riprovare ad andare dall'altra parte. Oggi sono 500. Tanti minorenni. Nel giro di una decina di giorni, la situazione rischia di essere fuori controllo».

 

migranti al confine ventimiglia

Cinque anni fa, la barriera italo-francese - con la chiesa trasformata in dormitorio e poi la tendopoli, gli sgomberi - finì sotto i riflettori del mondo. «Allora nella mia gente c'era più comprensione, disponibilità. Oggi, non so. Qui si vive di turismo. E siamo reduci da mesi impossibili». Marsha Cuccuvé è la responsabile del Campo Roja, centro di transito gestito dalla Croce Rossa. Ha 28 anni, e ha appena trascorso un mese e mezzo di quarantena con 240 ospiti. Era stato segnalato un caso di Coronavirus: un pachistano, ricoverato in ospedale e guarito. Poi un bimbo nigeriano è risultato "debolmente positivo".

MIGRANTI VENTIMIGLIA

 

«E insomma, abbiamo riaperto i cancelli il 20 maggio scorso. Tutti sono stati disciplinati, l'Asl ci ha monitorato ogni giorno: stiamo bene, benissimo». Però la Prefettura non permette di accogliere altri ospiti, per il momento. «È un delitto, perché avremmo molti spazi disponibili. In passato siamo arrivati ad ospitare oltre 600 persone». In un meno di un mese, il numero di presenze si è ridotto ad un centinaio, 7 donne.

la rotta balcanica dei migranti1

 

«È un centro di transito ». Che fine hanno fatto, quelli hanno lasciato il Campo? Hanno provato ad andare in Francia, prima o poi ci riusciranno. Succede sempre così. «Non ci sono muri che possano fermare il diritto e la voglia di vivere ». Ma nel frattempo? C'è un ferroviere francese che è in malattia da più di un anno. Da quando col suo treno ha travolto e ucciso un migrante in galleria.

 

migranti canale della manica 3

La storia la racconta Christian Papini, direttore del centro Caritas che sta proprio accanto alla stazione. C'è chi si arrampica sui tetti dei convogli diretti in Francia, ma non sa che dopo la frontiera il voltaggio elettrico raddoppia e finisce folgorato. O asfissiato nelle sale macchine, dove prova a nascondersi durante il viaggio.

 

 I dipendenti delle Ferrovie francesi a Ventimiglia distribuiscono volantini, per scoraggiare chi tenta di entrare in quel modo. «Intanto i migranti guardano i treni passare, la Francia è giusto la fermata dopo. Come se ad uomo che muore di fame gli si mette sotto il naso un banchetto: voi riuscireste a resistere?», chiede Papini, insieme alla collega Serena Regazzoni.

 

GAETANO SCULLINO SINDACO VENTIMIGLIA

Sono tornati a lavorare i passeurs , che garantiscono il passaggio oltre frontiera. «Prima costava 150-200 euro, adesso ne chiedono anche a 500», racconta Jacopo Colombo, di Weworld. Ma poi arriva la gendarmerie . La polizia di frontiera italiana conferma: «Ogni giorno, rimandano indietro una media di 40-50 persone ».

 

Gli agenti italiani fanno lo stesso con gli irregolari che dalla Francia provano a venire in Italia scommettendo sulla recente sanatoria. «Quattro o 5 al massimo». «Dopo il passato, gli hanno tolto il futuro. La fame, e la sete di vita»: sono le parole di una targa che accompagna il monumento al cane randagio, eretto vicino alla foce del fiume Roja, all'inizio della passeggiata di Ventimiglia.

scontri tra polizia e migranti al confine tra turchia e grecia 4

 

Ieri sera un gruppo di ragazzi africani ha dormito lì, nascosto tra le siepi. Come cani. «Il ministero dell'Interno deve ripristinare quel servizio di pullman che alla frontiera recupera i migranti cacciati dalla Francia, e li porta direttamente nei centri di accoglienza», dice Scullino, che nella sua città non li vuole. Era sindaco anche dieci anni fa.

 

migranti spiaggia ventimiglia

«Mi ritrovai a gestire l'arrivo di 25.000 tunisini, dopo la primavera araba. Vi giuro, oggi è più difficile. Serve che qualcuno lo dica ben chiaro e forte a tutta questa gente: non venite a Ventimiglia, perché i francesi non vi faranno passare». Non ora, almeno.

migrantiMIGRANTI VENTIMIGLIAMIGRANTI VENTIMIGLIA MIGRANTI VENTIMIGLIA migranti ventimigliaMIGRANTI VENTIMIGLIAMIGRANTI VENTIMIGLIAMigranti scendono dalla nave Gregoretti

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…