FOLLIE SOTTO L’ALBERO- IN BRUNEI CHI FESTEGGIA IL NATALE BECCA 5 ANNI DI GALERA - IN FRANCIA PRESEPI VIA DAI MUNICIPI: “NON COMPATIBILI CON LA LAICITA’” - A OSTIA BABBO NATALE CACCIATO DALL’ASILO PERCHÉ POTREBBE SPAVENTARE I FIGLI DI IMMIGRATI!

Il sultano del Brunei, difensore dell'interpretazione più intransigente dell'Islam tanto da aver introdotto per calcare la mano quest'anno ha deciso che chiunque festeggerà il Natale sarà condannato a 5 anni di carcere - In Francia anche il Front National promette battaglia contro la decisione dell’assemblea dei sindaci di vietare i presepi...

Condividi questo articolo


BABBO NATALE 2 BABBO NATALE 2

Gabriele Villa per “il Giornale”

 

Arriva il Natale. Ma è meglio non farlo sapere troppo in giro. Anzi, meglio ancora, non celebrarlo. Altrimenti si rischia financo la galera. Angoli bui del mondo. Dove le luminarie si spengono per accendere rigurgiti di integralismo surreale.

 

Come ad Ostia, per esempio, dove Babbo Natale quest' anno non potrà entrare nell' asilo delle Acque Rosse perché, così ha decretato la lungimirante direttrice «potrebbe spaventare i tanti figli di immigrati musulmani e nordafricani che si troverebbero davanti un personaggio estraneo alla loro cultura». Quindi?
 

PRESEPI PRESEPI

Quindi nonostante la sollevazione generale di tutti quei genitori, l' uomo in rosso, dalla barba bianca non si presenterà per consegnare, come da tradizione, i doni ai ragazzi. Evitando, così, di seminare terrore e raccapriccio.
 

E si che in questi stessi giorni a Dubai, Emirati Arabi, area che ospita giusto qualche moschea, ci sono, ad esempio, in circolazione più Babbi Natale che al Polo Nord e che negli alberghi, nei Mall e in ogni luogo pubblico ci sono luci e festoni natalizi che non spaventano nessuno.

 

BABBO NATALE 3 BABBO NATALE 3

E che nessuno, laggiù, si pone come ad Ostia o come in Francia, il problema di urtare la suscettibilità degli islamici. O, peggio ancora, di spaventarli. Già, perché anche nella vicina Francia, non scherzano quanto a provvedimenti risibili se non fossero imbarazzanti.
 

L' Assemblea dei sindaci francesi ha infatti invitato tutti i primi cittadini del Paese a evitare di realizzare presepi nelle sedi municipali perchè «non compatibile con la laicità».

BRUNEI BRUNEI

L' affermazione, certamente discutibile, è contenuta nel Vademecum sulla laicità firmato dall' ex ministro di centrodestra, Francois Baroin, oggi presidente dell' Amf e la «raccomandazione» non è stata certo accolta con favore da tutti.

 

«É un testo rivelatore di un laicismo forsennato che imperversa nella società», protesta il partito cristiano- democratico, creato nel 2009 dall' ex ministro Christine Boutin, che ha lanciato una petizione online raccogliendo in poco tempo oltre 106mila adesioni. E anche il Front National promette battaglia tanto che alcuni sindaci di FN hanno già ritirato la loro adesione all' Amf.

 

BRUNEI BRUNEI

Certo che se a non fare il presepe non si rischia nulla, nel piccolo Sultanato del Brunei si può finire in carcere per molto meno. Anche se il Sultano Hassanal Bolkian, tra gli uomini più ricchi del mondo, apprezza molto i lussi occidentali, nel proprio Stato è un difensore dell' interpretazione più intransigente dell' Islam tanto da aver introdotto la Sharia (la severa legge coranica) nel 2014. Per calcare la mano quest' anno ha deciso che chiunque festeggerà il Natale sarà condannato a 5 anni di carcere.

 

Specificando che per «festeggiare» si deve intendere «indossare simboli religiosi come croci, accendere candele, addobbare alberi di Natale, cantare inni religiosi, mandare auguri di Natale, montare decorazioni». In sintesi, tutto ciò che rappresenta il Natale. Alternative? I non musulmani nel Brunei potranno santificare il Natale solo all' interno della loro comunità e, soprattutto, solo dopo aver notificato alle autorità le loro intenzioni.

NATALE FOLLIE NATALE FOLLIE

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...