sesto calende - maria luisa ruggerone

IL GIALLO DI SESTO CALENDE - IMMAGINATE UNA SCENA HORROR: SANGUE, DAPPERTUTTO. IN SOGGIORNO, IN BAGNO, IN CUCINA. UN VESTITO STRAPPATO CON VIOLENZA, FINITO SOTTO UNA PANCA. UNA DONNA DI 88 ANNI MORTA, SEMINUDA, SUL DIVANO. UNA RECINZIONE MANOMESSA, UNA BORSETTA E IL CONTENUTO SPARITI E LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BUSTO ARSIZIO CHE CHIEDE DI ARCHIVIARE PER MORTE NATURALE CAUSATA DALLA PERITONITE! - LA STORIA  

Marco Gregoretti per Dagospia

 

marco gregoretti

Sangue, sangue dappertutto. In soggiorno, in bagno, in cucina. Un vestito estivo da casa strappato con violenza, finito sotto una panca. Una donna anziana morta, seminuda, sul divano. Ma la Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha chiesto di archiviare per morte naturale causata dalla peritonite! La scena che si  presentò a Maurizio Fantoni, 60 anni, quando il 14 luglio  2019 entrò, la sera alle 23,30, nella villetta di Sesto Calende, dove viveva l’anziana madre, Maria Luisa Ruggerone 88 anni,  ex primario all’ospedale milanese Niguarda, capo del famoso Centro veleni, fu terribile.

 

il giallo di sesto calende maria luisa ruggerone

Le luci del giardino e del salone erano spente… “Entrai con la vicina di casa di mia mamma, Elena Bonora, che mi aveva aperto perché aveva una copia delle chiavi. Mia madre era seduta sul divano del salotto senza vita. Era quasi nuda, senza gli slip. Indossava solo il reggiseno, con le spalline abbassate e la coppa di sinistra mal posizionata. Infatti le coprii il corpo con un tessuto che trovai lì , a fianco. L’addome di mia mamma era incredibilmente gonfio, i polsi e le mani erano di un intenso colore bluastro, mentre i piedi e le gambe non lo erano.

 

C’erano a terra e sui tavolini adiacenti il divano circa una trentina di fazzoletti impregnati di sangue, la radio era accesa, una poltrona, sulla quale si era evidentemente seduta, era macchiata di sangue e spostata di circa un metro e mezzo dalla posizione abituale”. Fantoni è un imprenditore di buona famiglia, educato al pudore e alla riservatezza, anche se ora è triste e incazzato.

sesto calende la morte di maria luisa ruggerone

 

“Non ho mai visto mia madre così scoperta” dice a Dagospia. “In casa indossava sempre una veste lunga fino al ginocchio”. Quando il figlio della sventurata donna è andato in bagno ha trovato questo spettacolo: “C’era sangue ovunque, a terra una chiazza enorme, abbondanti tracce ematiche pure sul coperchio, sull’asse e all’interno del WC, nel bidet, sul bordo della vasca e sull’anta dell’armadietto dal quale era stata prelevata una confezione di guanti di plastica, lasciata sulla vasca”.

 

sesto calende la morte di maria luisa ruggerone 4

Fantoni, in una sorta di trance, mantenne freddezza e fotografò ogni dettaglio, compreso il cadavere della madre. Il suo racconto è assolutamente verosimile. Indossando guanti sterili e copri scarpe, sono entrato, infatti, anche io nella villetta: dopo cinque mesi non è stato toccato nulla. Ancora sangue, rappreso, dappertutto. Inoltre in un punto si vede bene come la recinzione del  giardino sia stata schiacciata verso il basso, evidentemente da chi si è introdotto all’interno.

 

sesto calende la morte di maria luisa ruggerone 3

“Immediatamente ho pensato a un’intrusione per rapina” racconta ancora Fantoni a Dagospia. “In effetti quando sono andato nella cameretta degli ospiti dove mia madre teneva alcuni effetti personali, la borsetta che conteneva il portafoglio con le carte di credito, i documenti, le chiavi dell’appartamento di Milano e quelle dell’auto parcheggiate nel garage al piano inferiore, era sparita. Non c’era più”.

 

sesto calende la morte di maria luisa ruggerone 2

I Carabinieri, chiamati subito da Fantoni, erano nella villetta a mezzanotte. “Il maresciallo Di Raffaele era seduto sulla panca sotto la quale c’era il vestito strappato che indossava mia madre. Non se n’è neanche accorto. Più tardi sono stati fatti i rilievi scientifici, ma mi hanno invitato a uscire. Non è stato possibile neanche seguire l’autopsia”.  Che, comunque, stabilì che Maria Luisa Ruggerone fosse morta per “peritonite stercoracea”, quindi per cause naturali, per una patologia che la stessa comunità scientifica non ritiene in grado di uccidere all’improvviso. Lo psichiatra e criminologo Alessandro Meluzzi, che si sta occupando di questa vicenda, avanza ipotesi molto più violente e invasive, arrivando a pensare che la vittima sia stata uccisa con un bastone.

sesto calende la morte di maria luisa ruggerone 1

 

“D’altronde” spiega ancora il figlio della donna morta: “ne io ne mio padre, anche lui medico, siamo riusciti a capire se sia stata eseguita una ispezione rettale e vaginale accurata. Inoltre nessuno ha saputo spiegarci che cosa avesse provocato la fuoruscita di tutto quel sangue, almeno due litri”. Una scena horror, un vestito strappato, una recinzione manomessa, una borsetta e il contenuto spariti. Però il 26 settembre la procura della Repubblica di Busto Arsizio ha chiesto l’archiviazione.

il giallo di sesto calende maria luisa ruggerone

 

Il sette novembre i legali di Fantoni hanno presentato opposizione. Ma il giudice per le indagini preliminari non ha ancora risposto. Ma la a lunga e meticolosa perizia realizzata, per conto del figlio della vittima, dal medico legale Rita Celli, potrebbe finalmente convincere che si tratta di un delitto. Sono 52 pagine che smontano con millimetrica precisione le prime, forse frettolose, deduzioni medico-legali. La dottoressa Celli ha esaminato, goccia per goccia, anche il sangue, per determinare la dinamica dell’evento.

 

il giallo di sesto calende maria luisa ruggerone

“Ogni goccia rinvenuta sulla sena dei fatti, si legge a pagina 27, ha una storia da raccontare, rilevata attraverso un’attenta e accurata analisi del materiale repertato” E quindi? E quindi, scrive il medico legale a pag 50, “La causa della morte era chiara anche prima dell’autopsia e delle indagini effettuate dal dott Moretti e non può che essere ricondotta alle gravissime lesioni e al copioso sanguinamento con successivo shock emorragico e defaillance cardiaca e ipovolemia”.

 

il giallo di sesto calende maria luisa ruggerone 3

Gravissime lesioni, già. Celli invita a operare un esame Tac total body, “ancora eseguibile in corso di una eventuale seconda autopsia”. Perché, un fatto è certo, scrive ancora: “La lesività descritta nel corso degli accertamenti fin qui effettuati non si accorda con una morte da cause naturali”.  Ha ragione Meluzzi a sostenere che una banda di balordi potrebbe essere entrata a casa della vittima per rubare e uccidere brutalmente, violentandola, una donna di 88 anni?

il giallo di sesto calende maurizio fantoni figlio di maria luisa ruggerone

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…