LA DIFESA DI CIRO GRILLO PUNTA SUL BACIO SCAMBIATO IN DISCOTECA CON LA RAGAZZA CHE LO ACCUSA DI STUPRO PER DIMOSTRARE L'ESISTENZA DI UNA COMPLICITA' CHE SI SAREBBE POI TRASFORMATA IN PASSIONE - IL PROGRAMMA MEDIASET "CONTROCORRENTE" HA TRASMESSO UN VIDEO DI 30 SECONDI CON LE EFFUSIONI SCAMBIATE IN DISCOTECA TRA I DUE - LA RAGAZZA CHE ACCUSA GRILLO DI VIOLENZA, A LUGLIO DEL 2019, OVVERO UN PAIO DI SETTIMANE DOPO IL PRESUNTO STUPRO IN SARDEGNA, STAVA ORGANIZZANDO UNA VACANZA IN BRASILE PER FARE KITE SURF CON UN RAGAZZO CHE AVEVA APPENA INIZIATO A FREQUENTARE…

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Giacomo Amadori per "la Verità"

 

 

Alla fine è uscita la prova anche del bacio in discoteca tra Ciro Grillo e la presunta vittima di stupro, la ventenne  S. A mandarlo in onda in esclusiva è stata ieri sera la trasmissione Controcorrente di Retequattro, condotta da Veronica Gentili. Si tratta di un video di 30 secondi girato durante la serata che Ciro e i suoi amici hanno trascorso dopo la mezzanotte del 17 luglio 2019 nella discoteca Billionaire di Porto Cervo insieme con le ragazze milanesi che adesso li accusano di violenza e molestie. E da questo locale bisogna partire per raccontare tutta la storia.

 

 

Qui i quattro genovesi (Grillo jr, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) e le due milanesi si sono conosciuti grazie a un comune amico, Alex. Ciro ha prenotato un tavolo da 12 e i ragazzi hanno pagato 600 euro per una bottiglia di vodka e una di champagne. Come hanno raccontato tutti i protagonisti la comitiva ha ballato, riso e si è divertita.Ma veniamo al filmato.

 

Ciro e S. sono seduti da soli nel privé e dalle immagini sembra che a farsi avanti sia la giovane e che inizialmente il figlio del leader 5 stelle scosti il viso, per poi ripensarci e provarci a sua volta. In questo caso senza essere corrisposto. Ciro, in qualità di indagato, viene interrogato il 5 settembre del 2019 dai magistrati di Tempio Pausania e parla di quel bacio. Sei giorni dopo, la sua difesa consegna agli inquirenti il video girato, tra l'una, 20 minuti e 2 secondi e l'una e 20 minuti e 32 secondi, con il telefonino da Matteo Scarnecchia, fratellastro di Grillo jr e organizzatore di eventi.

ciro grillo ciro grillo

 

Nei verbali dell'inchiesta sono entrati anche i corteggiamenti di quella serata. Per esempio R. si è soffermata sulle attenzioni degli indagati nei confronti di S.: «Nel prosieguo della serata mi sono accorta che un po' tutti i ragazzi si avvicinavano interessati a S.». R. ha sottolineato di non aver dato confidenza ai genovesi, contrariamente all'amica: «All'interno del locale nessuno dei ragazzi si è avvicinato a me anche perché io sono più riservata, mentre S. è più estroversa».

 

In Procura testimoni, vittime e indagati hanno parlato anche del bacio. Un'effusione su cui non sono mancate le domande degli inquirenti. Per le parti civili quel furtivo schiocco di labbra non significa niente, mentre per le difese è la prova di una complicità che, poi, durante la notte sarebbe diventata passione. Il bacio è stato descritto così dal figlio di Grillo: «Durante la serata ci ho provato con S., la quale mi ha anche baciato».

 

francesco corsiglia francesco corsiglia

Alex, l'amico che ha messo in contatto le ragazze milanesi con i coetanei genovesi, ha aggiunto: «A un certo punto mi sono girato e ho visto non in pista, ma nel privé, che Ciro Grillo e S. si baciavano, erano soli nel privé». Anche Vittorio Lauria ha affrontato l'argomento: «Vidi S. e Ciro baciarsi in discoteca». R. è quella che si è dilungata di più sull'episodio: «Mentre ero in pista mi sono voltata verso il tavolo e ho visto Ciro e S. da soli seduti su un divanetto, che si baciavano, in particolare ho visto che il bacio è partito da S. e che dopo pochissimo S. si staccava, non mi è sembrato lo respingesse in maniera brusca, ma, comunque, conoscendola, mi è sembrato dal suo atteggiamento che non corrispondesse l'interesse verso Ciro; ho visto che dopo questo gesto S. è rimasta comunque seduta sul divano accanto a Ciro e che parlavano».

edoardo capitta edoardo capitta

 

La trasmissione Controcorrente ha anche trasmesso alcuni audio inediti trovati sul cellulare di S. J. e risalenti alla fine di luglio del 2019, ovvero a un paio di settimane dopo il presunto stupro in Sardegna. Si riferiscono all'organizzazione di una vacanza in Brasile per fare kite surf con Leonardo, un ragazzo che S. aveva appena iniziato a frequentare.

vittorio lauria vittorio lauria

 

La giovane è in agitazione, non sa come comportarsi. Ma, visto che ha appena denunciato la violenza, la madre le ha sconsigliato di partire. Alla fine, S. comunica a un'amica la sua decisione: «Sono felice di dire di no, del fatto che non andrò in Brasile, anche mamma adesso sta continuando a dire di non andare».

 

Per correggersi subito dopo: «Mi dispiace dire di no, che palle, anche perché un po' ho voglia, ovviamente ho voglia, però, dall'altra parte non mi sento di andare». In un altro vocale precisa: «Nel senso, semmai dico: "Sono successe cose personali e non me la sento di andare, preferisco stare con la mia famiglia in calma e tranquillità" non lo so, dovrò inventare qualche stronzata, che alla fine è vero non posso raccontare quello che è successo».

 

un messaggio spedito dalla ragazza che accusa ciro grillo un messaggio spedito dalla ragazza che accusa ciro grillo

Poi arriva lo sfogo finale: «Guarda ti giuro, fossi stato in un altro stato mentale, lui senza ragazza e tutto fosse stata un'estate diversa in poche parole, porca t se ci sarei stata però in queste condizioni mi sento ristretta di non lo so, ho la mia barriera la mia circonferenza di quello che posso fare è troppo ristretta, manco mi riconosco sinceramente sono un po' ammanettata in questo momento e quindi niente prenderò la coca cola, perché giustamente io sono astemia (sogghigna, ndr) e poi, boh, andrò a dormire nel mio lettino singolo a casa mia dicendo ciao ciao».

 

 

La trasmissione ha dedicato un servizio pure alle scuse di R. a S.. Infatti dopo aver subito il primo presunto stupro a casa dei quattro ragazzi genovesi, la studentessa italo-norvegese si sarebbe presentata piangente dall'amica R., ma questa non avrebbe compreso la situazione e si sarebbe rimessa a dormire. Il 31 luglio, dopo che S. aveva presentato denuncia e R. era stata interrogata dai carabinieri, la stessa R. scrive a S. questo messaggio, in cui si scusa per non essersi resa conto dell'accaduto: «[] Quella sera in Sardegna non ci sono stata per te, ma vorrei spiegarti il mio punto di vista, non per trovare una scusa ma perché tu capisca le mie azioni.

la visita al centro antiviolenza della ragazza che accusa ciro grillo la visita al centro antiviolenza della ragazza che accusa ciro grillo

 

Quando tu mi hai svegliata e stavi piangendo io non ho capito cosa era successo e anche quando tu me lo hai spiegato io non sapevo cosa fare. Non avevo capito al 100% cosa fosse successo e non riuscivo a pensare chiaramente, volevo solo andarmene da lì e parlare con te.

 

Non puoi capire quanto io mi sia pentita di non aver fatto qualcosa immediatamente e più volte ho cercato di parlare con te, ma quando vedevo che cambiavi argomento non volevo forzarti considerando ciò che era successo. [] Scusa tantissimo per tutto, posso solo immaginare come tu ti senta in questo periodo e non sai quanto mi spiaccia non esserci stata per te. Ti voglio bene e mi manchi tanto».

 

 

Un messaggio che non sembra aver avuto l'effetto voluto. Infatti il 17 febbraio 2020 davanti ai magistrati S. prima dichiara: «Questa esperienza mi ha legato di più a R.. A Milano è venuta spesso a casa mia per chiedermi come stavo». Nello stesso interrogatorio, poche risposte dopo, però, fa una bruca retromarcia: «Sono certa di aver detto a R. che ero stata violentata, anche qualche mese dopo le ho chiesto perché non fossimo andate via quando l'avevo svegliata e lei mi ha risposto che non si era resa conto di quello che le avevo detto. Adesso non siamo più amiche».

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